Nel 2003, quando non ero stato ancora e totalmente "compresso" dal mondo dell'mp3, mi dilettai a compilare un cd di una quindicina di canzoni che avevo gradito nel corso dell'anno. L'ho riascoltato qualche giorno fa e la cosa mi ha fatto notevolmente piacere perchè l'ho trovata dai contenuti piacevolissimi. Ve la propongo in formato audiocassetta, anticipando gli auguri di compleanno di alcune importanti uscite di 10 anni fa, altre meno, ma con alcune canzoni sempre piacevoli all'ascolto. In particolare, il 2003, fu l'anno dei stupefacenti album di
Okkervil River e
Fiery Furnaces, mai più ripetutisi a quei livelli.
Down the River of Golden Dreams rimane ancora il miglior album di indie folk dei 2000, con la band di Will Sheff ispiratissima in musica e in parole, mentre l'esordio dei fratelli Mathew ed Eleanor Friedberger, Gallowsbird's Bank è un'esplosione perfetta, e la deflagrazione dei 16 brani, apparentemente come schegge impazzite, si diramano in maniera ineccepibile in ogni direzione musicale, centrando appieno una miriade di stili diversi.
C'è Born Again degli
Starsailor dal loro 2° disco Silence is Easy prodotto anche da Phil Spector, gruppo in voga nel periodo New Acoustic Movement di fine '90 inizi 2000 in Terra d'Albione, insieme, tra gli altri a
Coldplay e
Turin Brakes, anche loro presenti in questo mix con il brano Long Distance, anche qui tratto dal loro secondo lavoro
Ether Song.
Gli australiani
The-Go Betweens (una delle band di nicchia per antonomasia) rimasti nel cuore di molti nonostante la breve carriera, che ha avuto il suo apice artistico nel disco
Before Hollywood del 1983 e tornati nel 2000 dopo un lunghissimo stand-by con il bellissimo
The Friends of Rachel Worth. Poison in the Well fa parte del seguente
Bright Yellow Bright Orange, mentre,
Oceand Apart del 2005 è l'ultimo squillo di tromba della band che dopo la morte nel 2006 di Grant McLennan cessò di esistere definitavemente. Pop cristallino di primissima qualità.
Ci sono i
Grandaddy, band, a parere di chi scrive, troppo sopravvalutata già dal loro esordio
Under the Western Freeway del 1997; non nego, però che A.M.180, Summer Here Kids presenti in quel disco e questa Now It's On sono irrimediabilmente contagiose e buone per ogni stagione dell'anno. Nella cassettina, poi, un po' di cani sciolti non esattamente del 2003 ma scoperti allora, quale
The Flaming Lips (mai piaciuti), Ocean Side di Colin Meloy e soci,
Daniel Johnston, l'iper produttivo
Daniel Lanois, sicuramente meglio come produttore ma
Acadie del 1989 resta un Signor Album.
Quella cosa chiamata SOPHIA, una specie di progetto a maglie larghe di Robin Porper-Shepard e l'inarrivabile Oh My Love, qui in versione acustica, perla del disco
People are like Seasons.
Ancora una bella canzone del mio coetaneo
Tom McRae, anche lui dopo il primo e omonimo album e splendido anzicheno, persosi tra ripetizioni, sbadigli e qualche altra buona prova e niente più.
Ancora,
Sleeping With Ghosts dei
Placebo, una delle poche cose buone uscite dagli anni '90 dall'Inghilterra, così come i
Charlatans, quì degnamente rappresentati dalla prima (delle 2) prove soliste di
Tim Burgess. Poi c'è Death to Death di una band candese chiamata
Stars, che leggo ancora in attività; Formulae degli iralndesi
JJ72, gruppo della durata di 2 album.... i bravissimi
The Warlocks e Releast da uno dei progetti riusciti meglio a Lou Barlow, ovvero
The Folk Implosion.
Beh, mi sembra di averli citati tutti. E' solo una compilation fatta sugli ascolti del momento, e non una lista delle migliori uscite in assoluto di quell'anno o giù di lì. Prendetela per quella che è, un'ora di buona musica ...spero.
Un monitorato saluto.
A presto.