martedì 28 febbraio 2012

Beirut - Vagabond + Paul Weller - That Dangerous Age

Il nuovo video dei Beirut, Vagabond, dall'album The Rip Tide dello scorso anno.




That Dangerous Age, invece, è l'anteprima del nuovo disco di Paul Weller dal titolo Sonik Kicks la cui uscita è prevista per i primi di aprile.

venerdì 24 febbraio 2012

GIU' PER IL TUBO - Playlist di febbraio



Povero Marvin! Non immagina nemmeno che di lì a poco la sua testa verrà "spalmata" sui sedili posteriori dell'auto. La prima volta che vidi Pulp Fiction non ci capii un granchè. Sembrava non seguire un filo logico. Poi tutto andò ad incastrarsi perfettamente, ma dovetti rivederlo necessariamente più volte per apprezzarlo nella sua bellezza totale, con alcune scene memorabili, tra cui proprio quella del colpo accidentale partito dalla pistola di Vincent (Travolta) e frasi diventate ormai celebri "questa è una merdosissima realtà della vita, ma è una realtà della vita davanti alla quale il tuo culo deve essere realista".  Grandioso!
E questa che vi lascio è una compilation Pulp, moolto Pulp!
Buon week end a tutti! 

giovedì 23 febbraio 2012

Le anteprime di Brad e Josh Ritter

Altra interessante novità arriva da uno dei progetti paralleli di Stone Gossard dei Pearl Jam, ovvero i Brad, che tornano ad aprile con un nuovo album dal titolo United We Stand. Camuffata dalla bellissima voce di Shawn Smith, questa A Reason To Be In My Skin non è altro che una nuova canzone dei Pearl Jam che ben figurerebbe in uno dei loro tanti album. Sonorità molto solari e brano piacevole all'udito. Il primo disco in verità, molto più sofferto e dolente, Shame del '93, fu davvero ottimo e mai eguagliato. Aspettiamo di ascoltare il resto del disco.

Brad - A Reason To Be In My Skin



Josh Ritter: Bringing In The Darlings CDEPA poco più di due anni da So Runs the World Away, invece, il cantautore Josh Ritter torna con un nuovo Ep, Bringing In The Darlings, e una nuova e sognante canzone Love Is Making Its Way Back Home per la quale ha realizzato questo video, creato con 12000 cartoncini colorati con un bellissimo effetto finale. Buon ascolto e buona visione.

mercoledì 22 febbraio 2012

THE KILLS – Pale Blue eyes (The Velvet Underground Cover)



Ogni volta che mi accingo ad ascoltare la cover di qualche brano famoso lo faccio spesso in punta di piedi: è sempre forte il timore di sentire qualcosa di talmente brutto da far saltare in aria l'impianto. Qualche remora in meno, però, ce l'ho quando la cosa riguarda artisti che ugualmente mi piacciono e stimo ma che non ho vissuto sulla pelle; non hanno camminato insieme a me.
The Velvet Underground sono uno di quegli esempi. Così The Kills, per il lancio del singolo The Last Goodbye dal nuovo album Pale Blue Eyes, hanno scelto di stampare sul lato B del 45 giri (nostalgia canaglia!), questa canzone dei Velvet Underground, che non toglie e non aggiunge niente all'originale, ma la riproduce in maniera fedele. Forse è un bene (magari la storpiavano con un versione orrenda), oppure è un male (zero slancio propositivo). La voce di Alison Mosshart, comunque, tiene botta. Intanto, buon ascolto.



L'originale


Husky – The Woods






martedì 21 febbraio 2012

Barry Adamson - I Will Set You Free

E' uscito da poco il nuovo album di Barry Adamson. Artista musicale a pieno titolo, visto che quando non incide un disco di sole canzoni collabora a svariati progetti e alla realizzazione di colonne sonore. Un bel patchwork di musica soul e R&B, questo I Will Set You Free, che spazia tra ballabili in salsa Barry White (ma una Turnaround l'ascolteremo mai alla radio?) a suoni più cupi ma sempre ben costruiti, così come il singolo Destination, dove la voce di Bowie si affaccia prepotentemente. Un bel 7 in pagella. Buon ascolto dei brani che Adamson ha reso gratuiti per il download.


Turnaround


Destination



venerdì 17 febbraio 2012

ANNI ’90, il Blues oltre il Grunge



Eppure gli inizi degli anni ’90 non furono solo pane e grunge. Il vecchio e caro blues ebbe un sussulto d’orgoglio davvero impetuoso, tra colpi di coda dei classici, una volta di più alla ribalta, capaci di aggiungere ancora qualche fregio alla lunga e gloriosa carriera e le nuove leve, in grado di riappropriarsi del blues e rilanciarlo, dando nuova luce ad uno stile mai troppo logoro. Non è questo post una disanima accurata e critica della materia, anche (soprattutto) perchè non ho un bagaglio culturale sul blues tale da consentirlo, ma solo il desiderio di dare voce a qualche bel ricordo del passato, per cui vado un po' a memoria, un po' aiutato da qualche ritaglio di giornale ben conservato.

Tra gli evergreen di un certo calibro da ricordare John Lee Hooker uscito nel 1991 con l’album Mr. Lucky, disco che fa il paio con il notevole The Healer di 2 anni prima e la collaborazione (tra gli altri) con Miles Davis nella colonna sonora del film The Hot Spot del ’90 di Dennis Hopper. Stesso anno, il ’91, altro disco blues degno di menzione, quello di Buddy Guy, God Damn I’ve Got the Blues, nero e sanguigno, con qualche cover ben riuscita come Mustang Sally e ospitate d’eccezione quali Jeff Beck ed Eric Clapton. Un'accoppiata formidabile si formò nel ’94; quella di Cooder/Toure, ovvero il blues del deserto americano unito a quello del Mali, che in 3 giorni registrò l’album Talking Timbuktu, “tra l’evocazione di un mondo antichissimo e la sapienza musicale di un artigiano sopraffino come Cooder”. L’anno successivo, invece, nel 1995, il bluesman Gary Moore rende omaggio al suo idolo, il chitarrista dei Fleetwood Mac, Peter Green, re-interpretando alcuni suoi classici, in un disco che molti reputano il suo migliore di sempre, Blues for Greeny. In tema di cover non potevo non rispolverare il progetto Hindu Love Gods, ovvero ¾ dei REM insieme alla catramosa ugola di Warren Zevon: un disco che è un treno senza fermate, (forse una, quella della cover tiratissima di Raspberry Beret di Prince) che parte da Robert Johnson, Bo Diddley passa per Muddy Waters e arriva a Woody Guthrie. Si arriva a destinazione senza esserci nemmeno accorti dei territori puntellati dalle canzoni. Grande e unico, purtroppo.

John Lee Hooker - Mr. Lucky


Buddy Guy - Damn Right, I've Got The Blues


Ali Farka Toure & Ry Cooder - Diaraby


Gary Moore - Blues for Greeny


Hindu Love Gods - Walkin' Blues



Si diceva della riappropriazione del blues da parte delle nuove generazioni. I primi 2 ottimi esempi che mi vengono in mente sono quelli di Ben Harper e della Jon Spencer Blues Explosion: entrambi con un paio d’album iniziali di notevole spessore, Welcome to the Cruel World [1994] e Fight for your Mind [1995] per Harper e Orange del ’94 e Now i got Worry del ’96 per Jon Spencer. Due interpreti "estremi", che hanno letteralmente scarnificato il blues in maniera differente e autentica: Ben Harper, privilegiando il suono acustico e ancestrale del blues, mentre Jon Spencer “ha rimestato le acque scure del Mississippi…un ciclone che spezza, spacca, rompe e dissemina schegge rumorose in ogni dove…ciò che rimane del blues è, oltre al nome della band, un pretesto che fa rima con esplosione”.
Dopo gli inizi, però, non sono riuscito più a seguirli. Qualche buono spunto in ognuno dei rispettivi lavori successivi, ma pressoché copie fotostatiche di quanto già fatto sentire.

Ben Harper - Like a King


Ben Harper - Excuse me Mr


Jon Spencer Blues Explosion - Chicken Dog


Jon Spencer Blues Explosion - Blues X Man



E infine un omaggio a due perdenti-nati ...  e morti, troppo presto. Giusto il tempo per un paio di album per John Campbell, natio della Lousiana, per ottenere unanimi apprezzamenti da critica e pubblico in tutto il mondo già a partire dall'esordio di  One Believer del ’91 e seguito, a due anni di distanza, dal secondo Howlin’ Wind, che ha in se due classici magistralmente reinterpretati quali When the Leeve Breaks dei Led Zeppelin e Down in a Hole di Tom Waits, resa, se possibile, ancora più scura dell’originale. Poi, a 41 anni, il cuore già sofferente, ha smesso di battere, privando la scena blues di un possibile e duraturo protagonista.       Carriera simile è toccata a Chris Whitley, il quale ha avuto “la fortuna” di incidere qualche album in più di Campbell, ma senza mai toccare i vertici dell’esordio Living with the Law: “denso, scuro, psichedelico. Pieno di sentimento di cui è fatta la musica delle origini…fatto di ballate difficili, visioni di città di frontiera, il senso oscuro del profondo sud, i silenzi misteriosi del Mississippi, il lamento di una musica che viene direttamente dall’anima in un’atmosfera notturna che sembra resuscitare il fantasma oscuro di Robert Johnson”.   In Thelma & Louise si può ascoltare Whitley che esegue la bellissima  Kick the Stones nella scena hot del film con un giovanissimo e bravissimo Brad Pitt.   Curioso ricordare come entrambi,  Whitley e Campbell, abbiano seguito più o meno lo stesso percorso artistico e di vita, accomunati, infatti, dall'esordio avvenuto lo stesso anno, dalla bravura nell’uso della loro chitarra, la National e dalla prematura scomparsa (Whitley a causa del cancro). Tanto si sa, quando si parla di blues, si parla di musica del diavolo e volenti o nolenti (ma anche dolenti in questo caso) il pensiero al tristo mietitore corre ... sulla schiena e sulla sua falce. That's all! Il mio testamento per questo week-end è stato firmato. Ci ritroviamo la prossima settimana. Un abbraccio.

John Campbell - When the Leeve Breaks


John Campbell - Down in the Hole


Chris Whitley - Kick the Stones


Chris Whitley - Big Sky Country

mercoledì 15 febbraio 2012

Oy Vey - The Brooklyn Side

Elettro-pop-dance al debutto... Primo album di Oy Vey, dal titolo Recession Girls. Se il vs. affamato lettore langue, aggiungeteci questa.



martedì 14 febbraio 2012

Le alternative a S.Valentino: cassetta o vikingo?


Ammetto che preparare una compilation su cassetta è sempre stata una cosa che mi è piaciuta fare. Soprattutto qualche aaaargghhhh d'anni fa. Mi davo un tono con gli amici. Su entrambi i lati di una (diciamo) c-60 tipo, l'ordine delle canzoni era il seguente: la prima molto veloce, la seconda una mid-tempo, la terza una ballatona. Poi si riprendeva con una mid-tempo, una più veloce e l'ultima la sceglievo a caso. L'unico inconveniente era rappresentato dalla pronuncia "torcibudella" degli artisti... "oh, hai messo un pezzo di...come si chiama David Buwi... Bewui...si insomma hai capito no? (ahivoglia!) ... e poi non ti scordare uno dei Tocchin Hids, hai capito no?(seee, come no!)". "Sì, ma se ti devo fare una compilation, la prossima volta mi devi pronunciare bene il nome di questa band: Lynyrd Skynyrd "(pronti, via, partivano le bestemmie). E così oggi mi tolgo lo sfizio di rinverdire i fasti di quei giorni per riproporvi una cassettina virtuale, ma con canzoni reali, tutte sdolcinate, pescate nella miriade di tesori nascosti, e in tema con la giornata romantica. Certo non troverete Je T'aime...moi non Plus o una All By My Self qualsiasi...



Per le ragazze e le donne meno romantiche, invece, ho trovato una persona che vi renderebbe felice in questo giorno che a molti fa venire solo l'orticaria. Un vikingo che balla per le strade americane un bel funkettino degli electric Six di qualche anno fa. Fatevi sotto, a voi l'alternativa.

venerdì 10 febbraio 2012

Ad ogni uccello la sua melodia

Ehi, ehi, frenate le vostre frenesie da basso ventre (ma sì l'ho titolato apposta, figuratevi!) ... però è davvero singolare quello che è capitato al Bluegrass Festival di Denton Farm Park in Denton, NC, lo scorso anno. A metà dell'esibizione di mr. Josh Williams un uccellino, forse un usignolo, va a posarsi sulla chitarra per godersi meglio lo spettacolo (a meno che non gli fosse sembrato un buon posto per nidificare, ma non si direbbe) che causa un'iniziale quanto rapido impbarazzo del cantante che ben presto si trasforma in serenata. Davvero bella la scena. Poi ho provato a pensare che tipo di uccello si poserebbe sulla chitarra dei vari Keith Richards, The Edge, Robert Plant; beh, su quella di Rich Robinson un bel corvaccio nero non glielo negherebbe nessuno. Vi auguro un week-end di buoni sentimenti. Vado a posarmi anch'io...

giovedì 9 febbraio 2012

The Minutes - Secret History + Heartbreaker (video)

Pre Order The Minutes - Marcata on iTunes now!

Gente di Dublino. Sembra che dal vivo facciano scintille e ascoltando la loro musica è difficile credere il contrario. Lo dimostrano i due brani sotto postati, in particolare Secret History, una vagonata di rock lanciata a mille all'ora. The Minutes escono così allo scoperto con il loro primo disco ufficiale dal titolo MARCATA, dopo qualche brano qua e la inciso negli ultimi anni per farsi conoscere. I Black Rebel Motorcycle Club degli inizi che più mi piacevano li ritrovo oggi con The Minutes. In attesa dell'intero album da ascoltare, queste le anteprime.

Secret History


mercoledì 8 febbraio 2012

Nirvana - Tad Live At Fahrenheit Concerts FULL CONCERT

Concerto completo dei Nirvana del 1989 dopo l'uscita di Bleach quando il pop non era entrato ancora nelle loro "corde" e le sfuriate hardocore punk la facevano da padrona. Inoltre, dovrebbe essere il periodo con Chad Channing alla batteria (1988-1990) e Jason Everman alla chitarra (1989), ma francamente non si capisce bene. Bel concerto. Buona visione e ascolto.


lunedì 6 febbraio 2012

Doe Paoro – Can’t Leave You + Born Whole



Giornata cominciata con sferzate di chitarre elettriche, giornata portata a termine con un paio di brani ad alta vocazione soul grazie alla voce di Doe Paoro che presto uscirà con l'album dal titolo Slow To Love. Ipnotica in Born Whole quanto celestiale in Can't Leave You, non risparmia la sua voce a favore delle nostre emozioni. Buon ascolto.



Cheap Girls - Ruby



Carichiamo la giornata a dovere. Buona settimana a tutti. Play it Loud, please!

venerdì 3 febbraio 2012

M. Ward - The First Time I Ran Away

Oggi ho perso il conto delle volte che ho ascoltato questa canzone. Continua ad avvolgermi e a scaldarmi ... con questo freddo poi. Delicatissima già dal titolo, The First Time I Ran Away può vantare un meraviglioso arpeggio acustico e quella voce sommessa che ti lasciano fantasticare viaggi meravigliosi a bordo di una due cavalli rossa decapottabile (my friend Max, you know what I mean). La canzone rappresenta il singolo che M.Ward ha scelto per anticipare l'uscita del suo nuovo album prevista per il 10 aprile e che si chiamerà A Wasteland Companion. Il disco ha visto la partecipazione di ben 18 musicisti, tra cui John Parish e Howe Gelb. 10 aprile ... primavera .... beh, ci sta tutto.

Virgin Forest - Get Away

Un altro tocco di blues con l'anticipo del nuovo secondo album dei Virgin Forest i cui membri, 4/5 per l'esattezza, erano parte di un'altra band chiamata Phosphorescent. Easy Way Out contiene 10 brani per una mezz'ora totale (che non annoia) di gradevole blues. Le canzoni che qui potete ascoltare sono l'iniziale Don't be Afraid e Get Away, un paio di ballate ben riuscite (soprattutto Get Away) con finale abbondante di chitarre.

Don’t Be Afraid


giovedì 2 febbraio 2012

Dr. Dog - Lonesome



Lonesome è l'assaggio del nuovo album dei Dr. Dog dal titolo Be the Voidin uscita il 7 febbraio. Del sano e intramontabile roots rock dai pantani dell'america sudista. Buon ascolto.

mercoledì 1 febbraio 2012

Jon Spencer Blues Explosion - Full Performance (Live on KEXP)

Avevo già in mente di postare qualche ricordo su alcuni dischi blues. Poi, uno dietro l'altro, sono arrivati video, novità e concerti da riempire le pagine del blog. E così, senza un preciso ordine vado a cominciare con questo breve live-act completo della Jon Spencer Blues Explosion di mezz'ora circa, in cui oltre ai brani noti del suo repertorio, ci fa ascoltare alcuni inediti che finiranno, probabilmente, nel suo prossimo album in studio. Qualche chiacchiera qua e la, per il resto un piccolo e intenso concerto che comprende, inoltre, la stupenda Chicken Dog, presente nel loro album che preferisco, Now I Got Worry e cantata, a suo tempo, con Rufus Thomas. Buon ascolto.



Tracks:
No Reservations - Tell me That You Love Me - My War - Get Your Pants On - Black Thoughts
Not Clear Still - Chicken Dog - Strange Baby / Happy Birthday Elvis

I'M YOUR FATHER!


[grazie a Luca 'Hank' Chinaski]