martedì 8 febbraio 2011

RUE ROYALE – Halfway Blind



Rue Royale, marito e moglie da Chicago, sono usciti con un nuovo album dal titolo, Guide To An Escape. Halfway Blind, la canzone che potete ascoltare.

lunedì 7 febbraio 2011

DEVOTCHKA - 100 Other Lovers

DeVotchKa
Freschi reduci da un tour mondiale, il quartetto multistrumentista di Denver, ha registrato il suo quinto album che si chiamerà "100 Lovers", in uscita il primo marzo. Il disco, prodotto da Craig Schumacher (Calexico, Neko Case) è stato registrato nel cuore del deserto dell'Arizona.

LOW nuovo album, C'Mon

Ancor più atteso il nuovo album dei Low in uscita il 12 aprile. La band del Minnesota, ormai simbolo del genere cosiddetto slowcore, ritorna con la canzone Try To Sleep (che potete ascoltare e scaricare, se volete, inserendo il vs. indirizzo mail), quale antipasto del nuovo lavoro che si chiamerà C'mon.  Più sotto, per chi volesse rinfrescare la memoria, il video Monkey, tratto dall'album The Great Destroyer.



THE PAINS OF BEING PURE AT HEART - Belong

Un'altra conclamata indie-band degli ultimi anni, The Pains of Being Pure At Heart escono il 29 marzo con il nuovo album Belong, dal quale potete ascoltare in streaming la nuova canzone omonima. A produrre il disco ci sarà Flood mentre al mixaggio ci penserà Alan Moulder.

venerdì 4 febbraio 2011

AUTOSTRADA PER IL "PARADISO"

[Un fine settimana diverso con alcune riflessioni "ecumeniche" a cura di Elvira. Buona lettura]
vignette da http://humour-ugb.blogspot.com

Tra tutti i vari rincari previsti per questo 2011, quello che mi tange meno è quello dei pedaggi autostradali, sarà che viaggiamo talmente poco! Ma la cosa che più mi ha impressionata è stato scoprire che anche l’autostrada per il paradiso, economica non è! Chi segue questo blog da un po’, saprà che quest’anno il mio primogenito è in età da prima comunione, e se lo scorso anno si rifiutava di frequentare messa e catechismo, quest’anno si è fatto furbo e facendosi due conti, ha capito che gli conveniva adeguarsi in cambio della festa e dei regali che riceverà e dato che noi genitori avevamo deciso di appoggiare la sua scelta, qualunque fosse stata, ci siamo dovuti adeguare anche noi. Così, Gianni è l’addetto alla messa domenicale, ed io alle riunioni con il parroco, il quale ha deciso di indirne una al mese, fino alla fine di maggio, della durata di circa DUE ore, due ore di catechesi non richiesta, spendendo tempo che non ho. La prima, si è conclusa con il prete che batteva cassa per l’acquisto dei banchi per le aule del catechismo, qualche giorno dopo ci sono stati chiesti altri soldi a favore di non so quale altra opera, ed ho motivo di credere che per i prossimi mesi,la canzone sarà sempre la stessa. Una mattina mi è capitato di sentire un intervista ad un prete , che diceva che nei primi secoli del cristianesimo, il battesimo avveniva in età adulta, quando era l’individuo a sceglierlo, ho sempre pensato che quella sarebbe la strada più giusta e che pertanto, anche la prima comunione dovrebbe essere una scelta consapevole e l’unica giustificazione che trovavo a questa brama di comunicare i bambini era di tipo politico: più pecore ci sono nel mio ovile, maggiore sarà il mio potere terreno, ma solo ora riesco a vederne anche il risvolto economico. Vuoi mettere pregare ogni domenica dall’altare i fedeli di mettere mano al portafoglio per partecipare a questa o quell’altra causa, e chiedere direttamente alle mamme di circa 60 bambini di contribuire alle spese parrocchiali “che tanto con tutto quello che spenderete per la festa ed i regali per i vostri figli, cosa saranno mai questi 10 euro?”. La riunione si è conclusa con un clamoroso autogol del parroco, che finiva dicendo che molti pensano che sia il vaticano a mantenere le parrocchie, ma non è così. Per sua fortuna le altre mamme non hanno prestato particolare attenzione a questa affermazione, mentre nella mia mente girava lo spot pubblicitario del don di turno che invitava la gente a devolvere l’8 per 1000 alla chiesa cattolica, perchè lui, grazie a quei soldi tanto bene aveva potuto fare . L’ho definito un autogol, perché quello che il parroco ignora è che ormai con tutti i libri, articoli di giornali, reportage televisivi , che raccontano la vera fine dei soldi destinati all’8 per 1000, in tanti, al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, chiedono esplicitamente di non barrare la casella relativa alla chiesa cattolica, e non si tratta solo di giovani, ma anche di persone di una certa età.
Altro momento di estremo fastidio, è stato quello in cui, una delle catechiste, invitava i genitori a portare i propri figli a messa la domenica “ perché questa è la strada che avete scelto VOI per i vostri bambini quando li avete battezzati…” quasi che avessimo firmato col sangue un patto inviolabile! ok…Andiamo sul pratico! Io sono cresciuta con un padre fortemente credente, che per me e i miei fratelli ha scelto il battesimo, la prima comunione, e tutto il resto del pacchetto, ma io, sin da quando ero bambina, la domenica sceglievo la strada più lunga per arrivare in chiesa, e trovavo la messa e il catechismo abbastanza noiosi, semmai erano la scusa perfetta per uscire di casa! In virtù di questo, capisco perfettamente la reticenza di mio figlio e le motivazioni frivole che lo spingono ad accostarsi a questo sacramento, ma ho l’impressione che la chiesa preferisca avere nel suo ovile 100 pecore zoppe piuttosto che solo 10 pecorelle sane, e così il tesseramento a tappeto continua, come se questi bambini non dovessero mai crescere ed essere in grado di decidere da soli quale posizione assumere nei confronti della religione. I miei avevano scelto per me, ma anche se mi avessero obbligata a farmi suora, non significa che io poi avrei avuto la vocazione! Addirittura qualche mese fa, un vescovo, proponeva di abbassare l’età della prima comunione a 6 anni, perché a quell’età i bambini sono già abbastanza maturi… quindi a sei anni sono maturi per fare la comunione, a 9 non lo sono abbastanza per decidere di non farla e devono intervenire i genitori e decidere (obbligarli) per loro…uhhmmm, c’è qualcosa che mi sfugge!
Ad ogni modo, per ora navighiamo a vista, non sappiamo fino a maggio la nostra strada dove ci porterà, ma se anche Lorenzo dovesse cambiare idea, consoliamoci, almeno l’autostrada per l’inferno… è gratis!
Elvira

giovedì 3 febbraio 2011

THE WHITE STRIPES last dance




The White Stripes hanno calato il sipario sulla loro carriera. Sul sito ufficiale, i fratelli White hanno dichiarato che il loro scioglimento non è dovuto nè a divergenze artistiche nè a problemi di salute di nessuno dei due, ma ad una miriade di ragioni che (ovviamente) non spiegheranno. The White Stripes, dicono, non appartengono a Meg e Jack, ma a tutti coloro che li hanno voluti comunque e con i quali hanno condiviso con loro questa grandiosa esperienza. La bellezza della musica e dell'arte sta nel fatto che resta per sempre se le persone lo vogliono.
Beh, quest'ultimo passaggio è vero, altrimenti non staremmo quì a ricordare costantemente i grandi del passato. Ma da oggi a vent'anni, dei White Stripes cosa ricorderemo?

mercoledì 2 febbraio 2011

DINOSAUR BONES - Royalty



Album di debutto di questa band canadese, l'8 marzo. Il titolo: My Divider. 'tHEir'Space.



THE KILLS - Satellite

Track artworkUn'altra uscita primaverile sarà quella a firma dei The Kills. Il giorno 5 aprile, infatti, vedrà la luce il nuovo album della band dal titolo Blood Pressures per la Domino Records. Alison Mosshart, cantante dei The Kills, torna così, tra i ranghi del suo gruppo d'origine, dopo le scorribande artistiche insieme a Jack White nei Dead Weather. Satellite, l'anteprima.


martedì 1 febbraio 2011

NudeSpoonsEuphoria, un nuovo blog


"Questa è la storia di un poeta, uno dei rari cesellatori di parole che inciampano nella musica, e si trovano catapultati in un mondo dalle zanne affilate dal quale vorrebbero fuggire, rimanendone invece invischiati dentro un perenne ed instabile equilibrio. Un poeta incespicato nel pop albionico, ma plastico abbastanza per evitare l’incontro col terreno grazie ad un supremo scatto di reni e delle dita da clown. Perché i poeti non sentono il dolore, fanno solo da tramite tra lo stesso e un foglio di carta".
Così comincia l'ultima storia raccontata da SirBilly, almeno così si firma (qualche sospetto sulla sua vera identità però ce l'ho). Nella mail che mi ha mandato mi ha segnalato il suo BLOG scrivendomi "Solo cover version (anche qui!), e non si parla di musica e basta. Oddio, in gran parte". Vale la pena. Racconti bellissimi, una penna invidiabile nel panorama odierno della blogosfera. Fateci un salto.

FLEET FOXES - Helplessness Blues

Ancora qualche mese di attesa, poi, il 3 maggio vedrà (finalmente) la luce il nuovo e attesissimo seguito dell'album d'esordio dei Fleet Foxes, che tanto ci rapì con le sue armonie vocali. L'album si chiamerà Helplessness Blues (et. subpop) così come il titolo della canzone che potete ascoltare e scaricare in anteprima.