sabato 23 aprile 2011

EELS - a proposito di Electro-shock Blues




[  Il suicidio della sorella. La morte della madre per un cancro ai polmoni. Tutto il dolore nelle parole di Mark Oliver Everett all'uscita del disco Electro-Shock Blues degli EELS, seguito del fortunato Beautiful Freak. Quì la recensione di ondarock. ]


" Ho sempre pensato che Beautiful Freak fosse un biglietto d’auguri che io spedivo al mondo, un disco piacevole da ricevere. Affrontare Electro-shock Blues sarà indubbiamente molto più difficile. È un disco positivo per me, ma forse per gli altri sarà difficile entrarci. Dubito che la gente possa canticchiare con facilità canzoni che parlano di cancro, di ospedali e di morte. Prima di questo disco, non scrivevo mai su argomenti troppo personali. Ma quello è successo era talmente importante, pesava così tanto nella mia vita, che non potevo fare a meno di parlarne nelle canzoni. A volte la vita è un’esperienza orribile e questo disco è una maniera – sicuramente inutile – di cercare di controllare quello che mi accade. Queste canzoni mi permettono di canalizzare e di controllare ciò che sento. Aiuta ad accusare il colpo, a far passare il tempo senza sentirsi spaventati da ciò che succede. Ma non è un progetto completamente egoistico. Sono sicuro che questo disco possa essere utili ad altri, a tutti quelli che hanno vissuto esperienze simili e che stanno ancora cercando di uscirne. Ho cercato di fare il punto sulle cose positive, a trarre degli insegnamenti da ciò che mi è accaduto. Il bilancio è che la vita è breve e preziosa e bisogna approfittarne ad ogni istante ".




2 commenti:

Giamp ha detto...

Che strani che siamo di fronte alla morte. pensa che ieri sera abbiamo visto il film di Eastwood -Hereafter ( l'adilà) che di morte parla e ti lascia una strana sensazione seppure il finale sia incoraggiante.
I misteri dellanimo umano ...

bye

Resto In Ascolto ha detto...

e poi eastwood credo sia rimasto uno dei pochi grandi cineasta ancora in grado di smuovere le budella con il suo cinema. mystic river, resta un capolavoro.