venerdì 10 giugno 2011

A spasso tra i ricordi, giù a South Kensington

[Il piacere di ospitare i miei Amici in questo modesto blog, è sempre molto grande. E le esperienze di vita vissuta, spesso legate alla buona musica (e alla buona memoria), sono pagine di storia che non dovrebbero mai andare perse, anzi divulgate, se non altro per una sorta di confronto con quelle provate da ciascuno di noi. Giuseppe (Interista e Comunista,) ci narra i suoi trascorsi in quel di Londra. Buona lettura.]

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Ci sono delle persone che hai incrociato per pochi giorni più di trent'anni fa e non riesci a dimenticare perchè, anche se loro non lo sanno, e magari non si ricordano nemmeno più di te, ti hanno segnato, hanno contribuito, evidentemente insieme a tante altre cose a far sì che tu sia diventato quello che sei. Nick, inglese di Londra, e Simon, gallese di Swansea, li ho conosciuti e frequentati a Londra nell'estate del 1980 per non più di 4 - 5 settimane. Io, all'epoca diciassettenne, provincialotto, ma col senno di poi, coraggioso fino all'incoscienza, sono partito con lo zaino (rigorosamente rosso) in spalla alla volta di Londra. Negli ultimi decenni del secolo scorso Londra è stata la meta per la "formazione" culturale, sociale e musicale dei giovani continentali. Il viaggio nella capitale inglese costituiva un rito di iniziazione alla vita adulta, e quanto più esso era avventuroso e pieno di difficoltà, tanto più si aveva la consapevolezza di una maturazione e di essere pronti ad entrare nel mondo dei grandi. Così per due mesi, tra il 4° e 5° anno di Liceo, ho vissuto e lavorato (lavapiatti) nel Royal Borough of South Kensington and Chelsea (SW1), quando la squadra di Abramovic era solo una squadretta di provincia ma il quartiere era già abbastanza snob e ricercato. E all'Imperial College of Science and Technology, che mi potevo permettere perchè mi pagavano bene, anche se in nero, nelle stanze accanto alla mia, vivevano Nick e Simon. Simon, come molti anglosassoni a 18 anni e come il protagonista del video Smalltown Boy dei Bronski Beat, aveva lasciato la provincia ed era venuto a Londra a vivere da solo, in cerca di se stesso. Nick, invece, studiava lì al College anche d'inverno. Poteva andare alle Canary Islands in vacanza perchè il padre era ingegnere e lavorava lì ma lui preferiva rimanere a Londra anche in estate. Nick era attrezzato in camera; lui viveva tutto l'anno in quella scuola, quindi aveva un buon impianto stereo e tanti dischi buoni. Tra questi, due LP usciti l'inverno precedente, il 1979. Due capolavori: Sultans of Swing dei Dire Straits e l'album d'esordio dei Police, Outlandos d'Amour. E' grazie a Nick che ho conosciuto la buona musica, tra una spaghettata (nel college potevamo usare la cucina che era in comune, e la cucina italiana era molto gradita) ed un pranzo gratis dagli Hari Khrisna a Soho (esperienza indimenticabile, più da un punto di vista spirituale che culinario). Chissà che fine hanno fatto Nick l'inglese e Simon il gallese dai capelli rossi. Io ogni volta che ascolto questi due album non posso fare a meno di pensare a loro.
Giuseppe Calderisi

2 commenti:

Giamp ha detto...

Non so di quale Giuseppe si tratti, ma la sua storia riaccende anche la mia mente di "trache de vie" Londinesi e di seguito Irlandesi.
E ancora di più mi chiedo del perchè mi sono fermato in Trentino?!
Bah , misteri della vita.

Giamp


ps - ottimo album outlandos d'amour, mi ha scatenato la passione( mai dissoluta) per la batteria!!!

Giamp ha detto...

Sorry my friends, mi accorgo ora rileggendo che è il Giuseppe che pensavo.
Colgo l'occasione per salutarlo dat la comune passione per il colore rosso....


Giamp