martedì 25 ottobre 2011

NINE INCH NAILS - The Downward Spiral (1994)



Curiosando nel blog mi soffermo su Achtung Baby rev. degli U2 e il mio occhio si posa su Zoo Station coverizzata dai Nine Inch Nails. Questo mi da lo spunto per poter parlare della band di Trent Reznor e di un album fondamentale degli anni '90, The Downward Spiral del1994. Ho sempre considerato i Nine Inch Nails una one man band nonostante si siano avvicendati componenti illustri. Trent Reznor, personaggio inquieto proveniente da Mercer piccola cittadina della Pennsylvania, dopo aver lavorato come programmatore da vita ai Nine Inch Nails. Nel 1991 esce Pretty Hate Machine il più elettronico della sua produzione a marchio NIN. Il 1994, invece è l'anno che vede l'uscita di The Downward Spiral capolavoro di Reznor oltre che il suo album più nichilista già dal titolo e dalle tracce che lo compongono. Lo testimoniano titoli come Mr. Self Destruct, Heresy, March of the Pigs e Big Man With a Gun ... e non vado oltre. Considero The Becomig l'apice di tutto il lavoro, brano devoto all'industrial sound intervallato da una chitarra acustica. Il disco si chiude con Hurt uno dei pezzi più struggenti scritti da Trent. Anche Johnny Cash nelle sue American Recordings ha coverizzato questo brano dandole il classico stile "man in black" Vi consiglio vivamente questo CD dove troverete metal, wave ed industrial in un connubio perfetto. The Downward Spiral è un lavoro di altissimo valore dove qualità e vendite coincidono. Qualche anno prima ci riuscirono i Nirvana con Nevermind. Nulla di paragonabile alle vendite di Cobain e soci ma posto assicurato nella top10 album US oltre ad ereditare il disagio di tutti coloro che si erano identificati nella band di Seattle. Provate a curiosare nelle desolanti Charts 2011 e trovatemi una album di qualità nella top10 UK e US, la nostra non la prendo nemmeno in considerazione. Attualmente il progetto Nine Inch Nails sembra accantonato. Reznor è impegnato con i suoi How to Destroy Angels e nel 2010 si è occupato della colonna sonora "The Social Network" insieme ad Atticus Ross. Se avete voglia di sensazioni forti avvicinatevi senza timore a Mr. Self Destruct.

-- Matteo Zeppelin --

3 commenti:

Overthewall91 ha detto...

Capolavoro!

Emanuele Secco ha detto...

Mi hai ricordato che devo procurarmi la discografia dei NIN :) grazie grazie :)

E.

Blackswan ha detto...

Disco imperdibile !!! E poi " Hurt ":ma come si fa a scrivere una canzone così e non essere ancora beato !