Sarà stato che abbiamo parlato dei Guachos ma, nel bel mezzo della selezione di canzoni destinate a una nuova playlist, mi ritrovai su di un ponte che partiva da Providence a nord di New Oreleans e arrivava ai Balcani. Sul ponte ho camminato insieme a questa Brigata di 19 elementi che hanno suonato Malaguena fino a che non siamo arrivati a destinazione. Nel mentre si percorreva il ponte immaginario, sotto il sole cocente dell'estate più torrida, un oceano di corpi si moltiplicava senza tregua. Alla fine giungemmo a destinazione. Domani si riparte ... c'è il ritorno da affrontare...
(Sotto, il brano gratuito in mp3, il video girato ad un concerto?festa?, più sotto il video ufficiale della canzone)
giovedì 8 luglio 2010
Introducing Greg Petrelli According to NUMA SOSA & THE GUACHOS
Caro Greg, premetto, almeno per quanto mi riguarda, che il genere Ska-Reggae solo in parte mi cattura. Si, lo so, bisognerebbe apprezzare la musica senza limiti imposti dalle classificazioni, e difatti non ho detto che non mi piaccia, solo che forse di cose del genere se ne sentono troppe e tutte riconducono a quei temi vacanzieri e di spensieratezza o tutt’ al più in quel limbo infestato da gente che vuole fare protesta, casino, centro sociale occupato e cose del genere. Molti anni, ma dico molti anni fa per caso ho bazzicato i Persiana Jones e le Tapparelle Maledette ai tempi del loro mitico Bedford rosso (non so se conosci?) e con Silvio e compagnia ci si poneva le stesse domande. Ma perché per sfondare nel settore Ska devi per forza di cose mettere dentro testi impegnati, distorsione e cose del genere? In fondo altro non è che la rivisitazione di generi festosi caraibici e noi si ha voglia di divertirci e di far divertire!!! Anche loro per emergere hanno dovuto arrendersi e di seguito la loro musica e divenuta quello che oggi piace ai pogatori della domenica, dei concerti di massa sotto il sole cocente, bevendo tequila e sognando un mondo libero. Musica riarrangiata, testi più impegnati, un po’ di spagnolo di qua un po’ di inglese di la e il gioco è fatto. Stessa cosa dicasi per i Negrita (che vergogna usare ancora quel nome altisonante) piacevoli incontrarli sotto il tendone a fare 4 chiacchiere ad una festa de l’Unità di qualche anno fa, in un set acustico obbligato dal tempo, dopo il loro esordio direi fulminante (pensa che ho ancora la maglietta che mi regalarono con peperoncino in prima linea). E dopo? Un deserto di contaminazioni che per me non portano da nessuna parte. Per loro porta denaro contante e abbandono degli ideali (sigh). Eppure se li vedi on stage riescono ancora a trasmettere voglia di ribellarsi. Non so voi. In fondo ”due samples non fanno primavera”. Ecco ….. se è questo che volevi sentirti dire bene, altrimenti pace fatta !!!!
p.s.1 i brani comunque sono godibili per quello che può essere il target a cui penso vi rivolgete (cioè quelli di cui sopra) p.s.2 : il tuo Blog è per me fonte inesauribile di godimento, pensa che lavoro gomito a gomito con una Ciellina, mamma mia che scintille!!!!! p.s.3 ma vivi nei dintorni di Luino? Che posti!!!
In gamba. Giamp
Io ho detto sì, Lei ha detto sì, Noi abbiamo detto sì. Il primo, David Longstreth dei Dirty Projectors aveva accettato la proposta di una delle menti di Sterogum di cantare per beneficenza in una libreria di New York; la seconda a ricevere la richiesta e ad accettare, invece, è stata Bjork. "You are great, David" ... "You're great too Bjork"! "I guess i'd really love to write a bunch of new songs for us to sing together" (i complimenti li ho aggiounti io, la dichiarazione è di Longstreth). Figurarsi se si facevano scappare l'occasione di collaborare insieme. Nemmeno a farlo apposta, nei giorni seguenti all'episodio, accade che una delle coriste della band dei progettisti, costeggiando l'oceano a nord di San Francisco, lungo il monte Wittenberg, nota una piccola famiglia di balene che le fa scattare la molla. Inizia così a scriverci sopra qualche bozza di canzone per poi spedirle alla piccola islandesina. Da qui, la fitta collaborazione che sfocia nell'ultimazione di questo mini album di 7 canzoni, rappresentato prima a New York l'8 maggio del 2009 e solo di recente registrato in studio, al termine della lunghissima tournèe dei Dirty Projectors. Altre notizie le trovate QUI' che è il sito ufficiale del progetto benefico e dove si può acquistare, donando minimo 7 dollari, l'album in formato mp3. Musicalmente, non lo trovo granchè riuscito. Bjork si sente poco e in alcuni tratti pare di ascoltare i Manhattan Transfer per l'eccessiva presenza coristica. Ve lo volevo segnalare, ve l'ho segnalato. Just for f(u)ans.
Sharing Orb
On And Ever Onward
martedì 6 luglio 2010
D E V O
Q: We Are DEVO?A: No, We Are Mutants!!
A molti nel parlare dei DEVO viene in mente la cover destrutturata (ma mai quanto quella proposta dai Residents - obbrobrio ndr.) di I Can’t Get No Satisfaction. Così come viene in mente quel buffo cappello in plastica (praticamente un vaso da fiori al contrario) o i colori appariscenti dei loro abiti anch’essi plastificati. D’altro canto la città da cui vengono non poteva sottrarli da quel modo di essere, diciamo, plastificati. Loro poi ci hanno cucito sopra il loro universo che viaggia al contrario ed è nota a tutti la storia che siano stati i Rolling Stones a coverizzare un loro brano, e così via. Erano gli anni dei Kiss, dei Rockets e in Italia, ahi noi, dei Cugini di Campagna con i loro zatteroni gonfiabili e parrucche. I Cugini resistono ancora al logorio del tempo, immacolati e con le loro voci candide da fare un baffo ad Antony and the Johnsons. A tal proposito ricordo che ca. 15 anni fa appena giunto in Trentino (una sorta di terra di Moldor) qualcuno mi disse: Ah Giampaolo dato che ti piace la musica sai che a Rovereto abita il cantante dei Cugini di Campagna? Stavo già pensando all’epoca a come espatriare!!! Per fortuna ci ha pensato dopo il cantante ad andare via. Ma tornando ai DEVO, a me no, a me invece viene in mente la canzone Mongoloid che io ho imparato a menadito ad eseguire con la chitarra elettrica distorta al massimo e cantando in un imbuto creando così una mia personale cover (occhio per occhio, dente per dente, eh eh eh ). Il brano mi collega come sempre a spazi lavorativi e mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i Down a riguardo. Intendo dire sapere di essere stati oggetto per una canzone da parte di una nota band il cui testo dice tutto a riguardo.
E poi in quanto a longevità anche loro non temono nemmeno il peso degli anni. Ed è di non molto tempo fa la notizia che il creatore dei Simpson, Matt Groening, voglia riprendere la serie TV interrotta nel 2003 “ Futurama “– che vedeva impegnati in un episodio i DEVO come eroi della lotta per i diritti dei Mutanti -essendo stati loro mutati nel corso degli anni. Peraltro già presenti in altre serie animate come i Simpson (dove si vedono in un poster) ed anche nei Griffin. Ma questa storia delle apparizioni in serie cartoon americane ha già reso onore a tanti altri: U2, Beck, Coolio, Snoop Dog e così via. Insomma di questo si parlava ma anche del fatto che ritornano dopo circa 20 anni con un nuovo album in studio dal titolo Something for Everybody, e un lavoro che vedrà impegnati i nostri ad una collaborazione con Santigold. Questo alimenta i nostri dubbi su quanto siano reali i DEVO o magari mutanti di se stessi. Giamp
22-20s -Latest Heartbreak
22-20s - Latest Heartbreak
lunedì 5 luglio 2010
SEASICK STEVE - Man From Another Time
[2009]
E' proprio quando ascolti gruppi come Black Keys, Soledad Brothers, Radio Moskow che ti viene in mente un personaggio come Seasick Steve (strano nome che si è dato - Steve Mal di Mare -). Capisci quanto sudore, dolore si nasconde in quelle note semplici che sono il blues. Lui ha di sicuro sofferto, in giro per il mondo sulle strade all'età di 13 anni incontrando personaggi di ogni sorta. La sua faccia d'altro canto emana segni di un vissuto devastante. Per cui se tanto mi da tanto quale genere più adatto del blues per raccontare le sue storie ??? Un modo di esporre ciò che ha vissuto, incontrato. Il suo modo di articolare il realismo attraverso la crudeltà del blues. La voce di un uomo sofferto che spazia oltre i confini del tempo, che sia realmente un uomo di un altro tempo o un perenne innamorato? Ed è questo in definitiva quello che ci si aspetta da uno con la sua stoffa. Buon ascolto.
Giamp
sabato 3 luglio 2010
giovedì 1 luglio 2010
JANIS JOPLIN - Summertime
A dire il vero stavo ascoltando in streaming a questo LINK il nuovo album di una giovane band, i Wavves che suonano del rock cosìcosì camuffato da punk. La prima canzone si chiama King of Beach. E allora mi è venuta l'idea di affiancare il relativo video della canzone insieme a quello della Joplin per una sorta di paragone generazionale accomunato dal medesimo tema dell'estate (a dire il vero non so come spiegarmi il fatto che mi sia venuta in mente proprio Summertime). Solo che appena la chitarra di Sam Andrew della Kozmic Blues Band (credo sia lui), ha cominciato a strimpellare le prime note ho capito che non era il caso di farla venire giù dalla grande prateria dove in questo momento si trova per cazziarmi. Brividi, sempre.
Summertime, and the livin' is easy Fish are jumpin' and the cotton is high Oh! Your Daddy's rich and your Ma is good lookin' So, hush little baby, don't you cry . . .
One of these mornin's you're gonna rise up singin' Then you'll spread your wings, and you'll take to the sky But 'till that mornin' there's a nothin' can harm you, with Daddy and Mammy standin' by . . .
But 'till that mornin' there's a nothin' can harm you, with Daddy and Mammy standin' by . . .