VAMPIRE WEEKEND - Contra
Ho atteso con entusiasmo l’uscita del nuovo lavoro dei Vampire Weekend. Hanno anticipato l’altro invocato lavoro dei MGMT che seppure pronto vedrà la luce in primavera. Ma torniamo ai Vampire Weekend. A me erano piaciuti nel debutto e non poco. Ho avvertito stranamente in questo nuovo disco una maggior vicinanza vocale, compositiva e ritmica, a quel Paul Simon di Graceland che tanto ho adorato e che probabilmente a New York ha lasciato un buon ricordo. Dopo il solito brevissimo periodo di ascolto - che non vuole essere pregiudizievole per eventuali ed obbligatori confronti liberi, tra liberi ascoltatori- fruitori della musica, ma solamente l’incipit per valutarne la consistenza a breve termine- alcuni interrogativi sorgono spontaneamente. La prima questione che mi sono chiesto è appunto se Contra, il secondo lavoro a marchio VW, non potesse superare il primo lavoro di esordio, ottimo debutto per i 4 NewYorkesi. Presumo che oltre al sottoscritto molti altri si porranno la questione per il periodo a venire. Certamente non è, e non vuole essere meglio del primo, non ne ha nemmeno bisogno. Sarebbe davvero difficile emulare il primo lavoro in quanto carico di Hits che hanno retto bene il peso di questi anni, brevi ma intensi, che ci hanno separato dal secondo episodio targato Vampire Weekend. Altro annoso dubbio da cui non ci si può divincolare è la questione sulla possibilità che i VW potessero ripetersi, stessi suoni, stesse melodie. In poche parole vivere sugli allori, staticamente come le foglie in autunno sugli alberi ( ndr- si sta come d’autunno sugli alberi le foglie- Ungaretti- ) , e ad ascoltare il primo brano Horchata non è che tale tormento venga meno, sembra in effetti un proseguimento del precedente lavoro. Ma i brani a seguire, ad iniziare da White Sky passando per Taxi Cab, e finendo con Diplomat’s Son ci mostrano in assoluto che ci sbagliavamo e che facile è odiarli più difficile amarli, inseguirli. Ottima anche la scelta del singolo Cousins. Immediato, nevrotico Ska aggiornato rivisitato e che seppure privo di ottoni, ci collega ai Bad Manners piuttosto che ai Madness , impatto veloce per accattivare fette di pubblico. Beh, per dirla in parole povere e confrontandomi con gli ascolti dell’ultimo triennio li preferisco anche in questo 2ndo album ai soporiferi Eno - Byrne di Everything that….maestri da cui gli allievi VW hanno saputo attingere innestando a modo loro linee di basso funky, paesaggi alla Talk Talk, ritocchi new wave e pesanti come pure onnipresenti ritmi caraibici, ad altrettante linee hip-hop e percussioni elettroniche a rendere più gradevole il tutto. Un bel test di maturità targato New York e un inizio promettete per l’appena avviato 2010. Giamp
8 commenti:
Fucili spianati alla fatidica seconda prova. Hanno mischiato un po' le carte ... mmm ... aspettiamo ascolti più approfonditi prima della sentenza definitiva.
Stavolta non ti seguo, a me annoiano: li trovo abili e furbetti a combinare i suoni di diversi matrici, ma con poca anima.
Anch'io aspetto un po' prima del giudizio finale ma i richiami a Graceland li ho trovati un po'al di là della semplice citazione.Non intendo parlare assoltamente di alcun plagio però di poca originalità sì.
Sono contentio di avervi tirato per il bavero a dire la vostra....di fatti era nelle mie intenzioni.
Ed il tempo ci darà possibilità di rimediare.
Bye bye
per ora quoto lucien, seppure mi abbiamo divertito molto secondo me le loro canzoni non reggono al tempo.
@ Lucien: non sempre i gusti possono coincedere.
@ Maurizio: d'accordo con te. Una domanda, però: quanti ne conosci che possono aspirare ad essere ricordati nel tempo? dei nuovi arrivati intendo ...
ehhhhhhhhhhh ho scomodato addirittura il GranCapo in difesa dei VW!!!
Ma quando mai???
ad ogni mmodo è il solito trito e ritrito discorso sulla fruizione sempre più veloce che oggi la musica impone. Oggi forse si valuta l'emozione immediata, ciò che riesce a scardinare i cnfini della memoria, per cui se ti riporta a quello o a questo gruppo la cosa può essere interessante. Il guaio è quando passano davvero inosservati. Per cui forse i VW del tutto inutili non sono se almeno in qualcuno hanno riacceso il ricordo di Graceland piuttosto che di dimesioni Ska ecc.
Non trovate?
In difesa dei VW no, anchè perchè ribadisco le mie iniziali perplessità su questo disco, ma a volte ciò che non piace, soprattutto per quanto riguarda le nuove leve, si tende a ricondurlo a semplici scopiazzature quando magari è solo questione di gusti.
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