Nemmeno il tempo di parlare male della latitanza delle uscite a stelle e strisce (vedi recensione sui Franz Ferdinand che forse un giorno leggerete sul blog di Indies), che ecco venir fuori un bel dischetto dalla mente e dalla chitarra capace di John Frusciante, meglio conosciuto come lead guitar dei Red Hot Chili Peppers. A dire il vero mi si sono drizzati i peli delle braccia (il cui numero supera di poco i miei residuali capelli), quando agli occhi mi è balzata la durata di molti dei brani di Empyrean: chi porta 6 minuti, chi 7 chi 8 e addirittura il brano d’apertura di ben 9 minuti e 9 secondi. E non andava meglio dopo l’ascolto del brano iniziale, una lunga suite strumentale che va dall’interessante al palloso passando per il quasi-quasi-getto-la-spugna. Poi la cover di Song For The Sirens di Tim Buckley, ha resuscitato in me un certo interesse, ma ancora non era riuscito nell’intento di farmi schiodare dalla sedia. Decido di non cedere e accettare la sfida e così, al terzo brano vengo ben ripagato da Unreachable, una ballatona suonata e cantata con desiderio blues con tanto di meraviglia di assolo chitarristico, e in sottofondo un hammond che aggiunge tonalità più melodiose, ammorbidendo il brano. Volendo azzardare un paragone (lo azzardo eh!, Antonino non t’incazzare!), ci sono molti rimandi ai Pink Floyd e ai primi Genesis, soprattutto nei brani più lunghi. Come da lui stesso affermato The Empyrean è molta psichedelico perché è frutto dei suoi ascolti degli ultimi 2 anni (il disco è materiale inciso tra il 2006 e il 2008), che poi ha tradotto in musica realizzando il cd in questione. Va detto che non è il suo primo tentativo da solista, ma il nono, e consiglio altamente di recuperare Inside Of Emptiness del 2004, un ottimo disco di possente rock scritto e interpretato senza fronzoli, ancorché padre legittimo dell’ultimo TK WEBB & The Visions. Tornando invece a The Empyrean, credo che gli episodi da segnalare oltre che alla Unreachable di prima, sono Heaven, Enough Of Me, Central (con una cavalcata elettrica finale che vorresti continuasse in eterno), una drammatica One More Of Me suonata con i Sonus Quartet e la conclusiva After The Ending, eterea e sulfurea quanto basta per concludere degnamente il tutto. Lontano dai clamori e dagli sfarzi dei Red Hot Chili Peppers (Flea comunque suona nel disco), con l’ex Smiths Johnny Marr (prezzemolo indiscusso della scena rock mondiale), Frusciante riesce, anche questa volta, a dare un’altra angolazione delle sonorità rock, graffiando con la sua voce, e facendo uscire fuori la sua anima con assoli di chitarra che restano ben impressi nella memoria e la giusta dose di Hammond, donando grazia e volume a tutto l’album. Così come raccomandato sul suo Myspace, play it loud, of course!
Gianni Ragno
Gianni Ragno
15 commenti:
mi incuriosisce questa recensione.....
naturalmente pagherai col sangue la parola "noiosissime".
Antonino Johnsons
Ma sai che Gianni per noiosissime intende altro?
GiampJohnsons
il commento di su era riferito al video di Antony naturalmente;
la rece dei FF è pubblicata inaugurando "il disco del mese".
La sottoscrivo tutta, ieri ci slinguavo su in diretta (PS ho anche colto l'occasione per passare i ladytron
oh cazz, chat in diretta, ciao Giamp, io il lunedì sera ti saluto sempre!!!
Ma io sono assente, ingiustificato....
Ad ogni modo grazie per i saluti in diretta............mi inorgoglisce sapere che a "casa mia" sono sempre ben accetto!!!!
x Ant: pagare col sangue sarà sempre + divertente della musica di Antony.
x Giamp: intendevo esattamente quello!
Ah ma sei duro eh !!!
E allora sangue su sangue!!!!!!!!!!!!
x Ant- questa estate mi ospiti una sera in trasmissione? con mia figlia che ti canta Vieni a ballare in Puglia?
Voglio venire anch'io in trasmissione. Sono disposto anche a fare il corista a tua figlia.
beh porta il leader ( tuo figlio ) che non si sa mai...un bassista lo troviamo ( non è vero Ant? ) il batterista si sa chi è, e avanti così............
Per ritornare in tema: non capiscocome mai Frusciante che scodella bei lavori come questo, poi non riesce a contribuire con lo stesso entusaiasmo nei RHCP, che oramai sono noiposissimi tanto quanto l'Anthony and the Johnons citato da Gianni !!!
Frusciante ce lo teniamo stretto così. Non vorrei che portando la sua musica nei RHCP (che pare resteranno ai box per un bel po' di anni si spera [bloodsugarsexmagik lo ritengo comunque un album stupendo]), ne venga fuori un pasticciaccio sonoro brutto brutto, grammaticalmente scorretto ma che rende bene l'idea!
Beh, intanto resto in Ascolto ( di Frusciante of course ) ...........
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