venerdì 26 febbraio 2010

PETER GABRIEL - Scratch My Back (geniale e contento)
E chi lo avrebbe mai detto o minimamente immaginato che mr. Peter Gabriel, dico, mr. Peter Gabriel avrebbe continuato a stupirci (questo giusto per rimarcare che anche dopo anni di venerabile carriera si può fare qualcosa di interessante e non semplicemente pettinare le bambole!!!). Si da alle stampe in questo scorcio di 2010 una splendida raccolta di brani ad omaggio di noti artisti (che a loro volta daranno omaggio allo stesso), con delle covers d’annata.  Il disco si intitola Scratch My Back (grattami la schiena) . Ogni brano in questa veste acquista nuova linfa e perde il suo significato originale. Magicamente si trasformano in qualcosa di indimenticabile come una colonna sonora. Si alimentano passioni che magari avevamo pensato di non poter accendere ascoltando brani già noti alla nostra mente. Brividi all’ascolto delle reinterpretazioni. Una su tutte Listening Wind dei Talking Heads ma anche
Heroes [David Bowie] - The Boy in the Bubble [Paul Simon] - Mirrorball [Elbow]  - Flume [Bon Iver]
Listening Wind [Talking Heads] - The Power of the Heart [Lou Reed] - My Body Is a Cage [Arcade Fire]
The Book of Love [Magnetic Fields] - I Think It's Going to Rain Today [Randy Newman]  - Après Moi [Regina Spektor] - Philadelphia [Neil Young] - Street Spirit (Fade Out) [Radiohead]
Giamp

9 commenti:

Resto In Ascolto ha detto...

Grandissimo Peter Gabriel. Un operazione che gli avrebbe potuto fruttare economicamente molto di più se avesse scelto canzoni più scontate e le "solite" chitarre. Lui invece ha reso omaggio ai suoi gusti e ha fatto sapere, ancora una volta, quanta attenzione presti alla scena musicale corrente. Alla lunga forse stanca però vale la pena ascoltarlo con attenzione (l'intero album è in straming sul myspace)

Lou ha detto...

è dagli anni 90 che dico che Peter Gabriel è un fottuto pazzo.

Euterpe ha detto...

Il singolo the book of love mi piace le altre canzoni del disco le ho sentite una volta sola e non mi hanno convinto però rimando il giudizio a più avanti

Resto In Ascolto ha detto...

@ lou: intanto benvenuto e poi hai trovato una definizione molto calzante al personaggio Gabriel. Gira che ti rigira, sembra che siano sempre i grandi "vecchi" a dare una spallata alla musica di oggi.
@ zio Eu: disco che comporta notevole attenzione e che Oggi manca x carenza di tempo e la "solita" nuova velocità di fruira la musica.

ReAnto ha detto...

meno male..pensavo che fosse la solita operazione commerciale di quando si è a corto di idee.

Resto In Ascolto ha detto...

il timore di trovarsi di fronte a quel tipo di operazione è sempre dietro l'angolo. stavolta, invece, si parla solo di musica.

DiamondDog ha detto...

Consentimi un pò di scetticismo.
Ho amato tanto PG nei '90, quando era uno dei fari della musica internazionale e suggeriva le direzioni.
Non riesco a capire cosa possa suggerire un disco di cover se non un ripiegamento in sè stessi e una involuzione del proprio pensiero.
Detto questo le cover possono anche venire bene e interessanti.
Book of love lo è.
Heroes invece grida vendetta, quella canzone non è coverizzabile per la sua stessa struttura.

Zio Scriba ha detto...

Sarà il momento e lo stato d'animo con cui l'ho ascoltato, ma questo brano, con questo arrangiamento, ha qualcosa di magico che mi ha stregato. Grazie. :D

Giamp ha detto...

@ everibody

Pu nto primo: trovare il pelo nellìuovo a PG è un po' difficile.
Non ha sbagliato una operazione.
Punto due: ma vi sembra che PG possa pensare minimamente di lucrare su una operazione. Uno che produce gruppi con etiochetta world ( tra cui i tenores de Bitti) .
Punto tre : che ben vengano ripiegamenti su se stessi di questo calibro. in un latro post su questo blog abbiamo discusso animatamente sulla qualità delle nuove cose di vetusti artisti del panorama.
Punto quattro: io sempre di più adoro 'sta versione di listening wind.

Bupon proseguimento

Giamp