Primo singolo estratto dal loro nuovo album World Gone Crazy pubblicato a 10 anni di distanza dal precedente. Il video è un continuo flash back (con tanto di cravattone reminiscenziale) alternato alla registrazione del brano in questione, che il mestiere della band, e quella chitarra che sembra rubata ai Lynyrd Skynyrd, tengono ben in piedi e risultando molto piacevole da ascoltare. L'intero album lo si può ascoltare in streaming su http://www.spinner.com/. Gruppo che non ho mai amato e piuttosto distante dai miei gusti, farà la felicità per gli amanti del genere.
mercoledì 29 settembre 2010
venerdì 24 settembre 2010
Voices For Justice, Robinson Center Music Hall;
Little Rock, AR [8.28.10]
[track list]
01 - Natalie Maines & Eddie Vedder - Intro - 02 - Eddie Vedder - Intro - 03 - Eddie Vedder - Rise
04 - Eddie Vedder - Stage Banter - 05 - Eddie Vedder - It Rains On Me - 06 - Eddie Vedder - Stage Banter - 07 - Lisa Blount - Mercedes Benz - 08 - Lorrie Davis - Stage Banter - 09 - Bill Carter & Will Sexton - Something Made Of Paper - 10 - Station ID - 11 - Johnny Depp - Stage Banter - 12 - Eddie Vedder - Stage Banter - 13 - Eddie Vedder - The Times They Are A-Changin’ - 14 - Eddie Vedder - Stage Banter - 15 - Eddie Vedder - Open All Night - 16 - Eddie Vedder - Stage Banter - 17 - Fistful Of Mercy - Fistful Of Mercy - 18 - Fistful Of Mercy - Restore Me - 19 - Fistful Of Mercy - My Father’s Son
20 - Station ID - 21 - Johnny Depp - Stage Banter - 22 - Natalie Maines - Death’s Got A Warrant
23 - Natalie Maines - If I Had My Way - 24 - Natalie Maines - Free Life - 25 - Natalie Maines - I Smell A Rat - 26 - Eddie Vedder & Natalie Maines - Stage Banter - 27 - Eddie Vedder & Natalie Maines - Golden State - 28 - Eddie Vedder & Natalie Maines - You Can Close Your Eyes - 29 - Eddie Vedder with Johnny Depp - Society - 30 - Station ID - 31 - Eddie Vedder - Stage Banter - 32 - Patti Smith - My Blakean Year - 33 - Patti Smith - Wings - 34 - Patti Smith - Dancing Barefoot - 35 - Patti Smith & Friends - Stage Banter - 36 - Patti Smith & Friends - People Have The Power - 37 - Station ID
Little Rock, AR [8.28.10]
Una memorabilia live un po' diversa dal solito. Si tratta di concerto di beneficenza a favore del Free the West Memphis Three, un'associazione nata per sensibilizzare (pare) l'ingiusta carcerazione di tre persone, Damien Echols, Jessie Miskelley Jr e Jason Baldwin di cui uno morto e gli altri due con l'ergastolo da scontare. L'evento doveva inzialmente svolgersi in una chiesa metodista che poteva contenere circa 700 posti e prevedeva il biglietto d'ingresso da 500 a 2.600 dollaroni. Poi è intervenuto il buon Eddie Vedder dei Pearl Jam che, ha trovato una location più adeguata e a prezzi più accessibili, con l'ingresso a 25 dollari, evitando così, anche il rischio che lo show andasse deserto. Gli ospiti sono di quelli importanti (Vedder appunto, Patti Smith & friends) e le canzoni altrettanto con classici di Dylan, Tom Waits. John Doe e via discorrendo, con il finale, certamente scontato, ma sempre da brividi, ovvero Power to the People della Smith. Vi posto il concerto nella sua interezza, parlato compreso ma con audio perfetto e tre video tratti dal medesimo. Buon divertimento.
[track list]
01 - Natalie Maines & Eddie Vedder - Intro - 02 - Eddie Vedder - Intro - 03 - Eddie Vedder - Rise
04 - Eddie Vedder - Stage Banter - 05 - Eddie Vedder - It Rains On Me - 06 - Eddie Vedder - Stage Banter - 07 - Lisa Blount - Mercedes Benz - 08 - Lorrie Davis - Stage Banter - 09 - Bill Carter & Will Sexton - Something Made Of Paper - 10 - Station ID - 11 - Johnny Depp - Stage Banter - 12 - Eddie Vedder - Stage Banter - 13 - Eddie Vedder - The Times They Are A-Changin’ - 14 - Eddie Vedder - Stage Banter - 15 - Eddie Vedder - Open All Night - 16 - Eddie Vedder - Stage Banter - 17 - Fistful Of Mercy - Fistful Of Mercy - 18 - Fistful Of Mercy - Restore Me - 19 - Fistful Of Mercy - My Father’s Son
20 - Station ID - 21 - Johnny Depp - Stage Banter - 22 - Natalie Maines - Death’s Got A Warrant
23 - Natalie Maines - If I Had My Way - 24 - Natalie Maines - Free Life - 25 - Natalie Maines - I Smell A Rat - 26 - Eddie Vedder & Natalie Maines - Stage Banter - 27 - Eddie Vedder & Natalie Maines - Golden State - 28 - Eddie Vedder & Natalie Maines - You Can Close Your Eyes - 29 - Eddie Vedder with Johnny Depp - Society - 30 - Station ID - 31 - Eddie Vedder - Stage Banter - 32 - Patti Smith - My Blakean Year - 33 - Patti Smith - Wings - 34 - Patti Smith - Dancing Barefoot - 35 - Patti Smith & Friends - Stage Banter - 36 - Patti Smith & Friends - People Have The Power - 37 - Station ID
THE PARLOTONES - Push Me To The Floor
A questo punto concludo la settimana di "canzoni di passaggio" (che hanno trovato alto gradimento nella stazione radio di Radio Cristal e l'Orecchio alla Radio), segnalandovi il nuovo album dei Parlotones e in particolare della prima traccia del disco che ha un ritornello davvero da primi posti della classifica...che ne dici zio Eu?
A questo punto concludo la settimana di "canzoni di passaggio" (che hanno trovato alto gradimento nella stazione radio di Radio Cristal e l'Orecchio alla Radio), segnalandovi il nuovo album dei Parlotones e in particolare della prima traccia del disco che ha un ritornello davvero da primi posti della classifica...che ne dici zio Eu?
giovedì 23 settembre 2010
BREATHE OWL BREATHE - Magic Central
Tanto è inutile girarci intorno. Quest'anno la playlist di fine anno sarà invasa dal nuovo folk. Inflazione o meno (caro pilota della teiera volante) non passa mese che non scopra una nuova uscita del detto genere. Non tutte riuscite, ovvio, (tanto per fare l'indie snob) ma alcune davvero all'altezza di (ri)portare in auge un genere, che aspetto smentite, sembra aver tratto nuova linfa dalle gelide terre canadesi degli ultimi anni. Ed al primo ascolto dei BREATHE OWL BREATHE mi son detto "eccone un'altra". E invece, questi bravi tre ragazzuoli, Micah Middaugh, Andrea Moreno-Beals, e Trevor Hobbs, non provengono dal Canada ma bensì, dal Michighan ... cioè a due passi dal Canada. Vabbé. Pura coincidenza credo. E' vero, di folk si tratta, anzi di indie-folk, ma a modo loro (qua e la deliziosi coretti femminili, una pianola, il banjo, una chitarrina e la voce sommessa del cantante), sono riusciti ad imbastire delle trame così intriganti che a volte ti lasciano senza fiato (e questo non è indie-snob ma la magnifica sensazione che ho provato sulla mia pelle). Un folk molto personale, lento e mai pesante (se vogliamo trovare un gruppo di riferimento, direi i Fleet Foxes, ma giusto come atmosfere e ai quali comunque li preferisco), che ammalia per tutta la durata del disco e che tocca i vertici in Parrots in the Tropical Trees e l'iniziale Own Stunts (non lasciatevi ingannare dal primo minuto del video). Magic Central, dunque, vola leggero come una piuma spinta dal vento e che ti accompagna in un'ideale passeggiata autunnale, quando, terminata l'incessante pioggerellina, il sole decide di farsi vedere tra le nuvole rendendo più adorabile il ritorno a casa.
Tanto è inutile girarci intorno. Quest'anno la playlist di fine anno sarà invasa dal nuovo folk. Inflazione o meno (caro pilota della teiera volante) non passa mese che non scopra una nuova uscita del detto genere. Non tutte riuscite, ovvio, (tanto per fare l'indie snob) ma alcune davvero all'altezza di (ri)portare in auge un genere, che aspetto smentite, sembra aver tratto nuova linfa dalle gelide terre canadesi degli ultimi anni. Ed al primo ascolto dei BREATHE OWL BREATHE mi son detto "eccone un'altra". E invece, questi bravi tre ragazzuoli, Micah Middaugh, Andrea Moreno-Beals, e Trevor Hobbs, non provengono dal Canada ma bensì, dal Michighan ... cioè a due passi dal Canada. Vabbé. Pura coincidenza credo. E' vero, di folk si tratta, anzi di indie-folk, ma a modo loro (qua e la deliziosi coretti femminili, una pianola, il banjo, una chitarrina e la voce sommessa del cantante), sono riusciti ad imbastire delle trame così intriganti che a volte ti lasciano senza fiato (e questo non è indie-snob ma la magnifica sensazione che ho provato sulla mia pelle). Un folk molto personale, lento e mai pesante (se vogliamo trovare un gruppo di riferimento, direi i Fleet Foxes, ma giusto come atmosfere e ai quali comunque li preferisco), che ammalia per tutta la durata del disco e che tocca i vertici in Parrots in the Tropical Trees e l'iniziale Own Stunts (non lasciatevi ingannare dal primo minuto del video). Magic Central, dunque, vola leggero come una piuma spinta dal vento e che ti accompagna in un'ideale passeggiata autunnale, quando, terminata l'incessante pioggerellina, il sole decide di farsi vedere tra le nuvole rendendo più adorabile il ritorno a casa.
martedì 21 settembre 2010
SHARON VAN ETTEN - Epic
7 canzoni per 32 minuti me l'hanno resa simpatica da subito. Disco ben suonato e cantato, questo appena uscito di Sharon Von Etten, Epic. Cantautorato come se ne ascolta spesso, quindi niente di nuovo, ma vale la pena ascoltarlo per una tranquilla mezz'ora di buona musica. Tutto l'album è in streaming fino al 28 di questo mese su questo SITO. One Day (la canzone proposta sotto) su tutte.
7 canzoni per 32 minuti me l'hanno resa simpatica da subito. Disco ben suonato e cantato, questo appena uscito di Sharon Von Etten, Epic. Cantautorato come se ne ascolta spesso, quindi niente di nuovo, ma vale la pena ascoltarlo per una tranquilla mezz'ora di buona musica. Tutto l'album è in streaming fino al 28 di questo mese su questo SITO. One Day (la canzone proposta sotto) su tutte.
giovedì 16 settembre 2010
THE DO - A Mouthful
Adesso mi trovo in difficoltà: On my Shoulder l'ho già ascoltata una miriade di volte? o è possibile, visto che ho scoperto i The Dø solo adesso, che la canzone mi si è appiccicata addosso a tal punto dopo solo 2 ascolti? E' assolutamente accattivante e farebbe la felicità delle radio, o l'hanno già fatta? Sono in crisi. Leggevo, dunque, e scopro solo adesso questo duo franco/finlandese composto dalla cantante/chitarrista Olivia Merilahti e del polistrumentista Dan Levy, grazie alla ristampa, a distanza di due anni dell'album A Mouthful, infarcita di 3 brani inediti per spillare qualche soldino in più, ma resasi necessaria per l'aumento crescente e costante d'interesse per la loro musica, che hanno avuto grazie alle ottime performance dal vivo che ne hanno creato un caso. Ascoltata la canzoncina mi sembrava un po' esagerato tutto questo dire, così approfondendo l'intero album ne ho scoperto almeno altre 4 ( the bridge is broken, unissasi laulelet, queen dot kong, e searching gold)che meritano invero tutto il bene innanzi detto. Complessivamente un buon album di indie rock folk, hip hop, musica sperimentale e tracce di soul che fanno scorrere i 45 minuti in maniera spensierata e certi di aver scoperto una possibile "nuova grande cosa" futura. Qualcuno però mi dica se On My Shoulder l'hanno passata in radio 2 anni fa sennò impazzisco.
The Do - Tammie
Adesso mi trovo in difficoltà: On my Shoulder l'ho già ascoltata una miriade di volte? o è possibile, visto che ho scoperto i The Dø solo adesso, che la canzone mi si è appiccicata addosso a tal punto dopo solo 2 ascolti? E' assolutamente accattivante e farebbe la felicità delle radio, o l'hanno già fatta? Sono in crisi. Leggevo, dunque, e scopro solo adesso questo duo franco/finlandese composto dalla cantante/chitarrista Olivia Merilahti e del polistrumentista Dan Levy, grazie alla ristampa, a distanza di due anni dell'album A Mouthful, infarcita di 3 brani inediti per spillare qualche soldino in più, ma resasi necessaria per l'aumento crescente e costante d'interesse per la loro musica, che hanno avuto grazie alle ottime performance dal vivo che ne hanno creato un caso. Ascoltata la canzoncina mi sembrava un po' esagerato tutto questo dire, così approfondendo l'intero album ne ho scoperto almeno altre 4 ( the bridge is broken, unissasi laulelet, queen dot kong, e searching gold)che meritano invero tutto il bene innanzi detto. Complessivamente un buon album di indie rock folk, hip hop, musica sperimentale e tracce di soul che fanno scorrere i 45 minuti in maniera spensierata e certi di aver scoperto una possibile "nuova grande cosa" futura. Qualcuno però mi dica se On My Shoulder l'hanno passata in radio 2 anni fa sennò impazzisco.
The Do - Tammie
mercoledì 15 settembre 2010
J. TILMANN - Diamondback
E' da poco uscito il nuovo album Singing Ax di J. Tilmann che i più conoscono come membro dei Fleet Foxes. Si parla ancora di folk. Questa volta, però, ci si addentra nei suoi territori più cupi e meno battuti (la copertina del disco parla chiaro). Siamo dalle parti di Damien Jurado e Jessy Sykes. Considerate le atmosfere (chi non è dell'umore stia alla larga) tergiverserò ancora un po' prima di ascoltare l'intero album. Per adesso mi accontento di "digerire" la canzone diamondback. A voi piacendo.
E' da poco uscito il nuovo album Singing Ax di J. Tilmann che i più conoscono come membro dei Fleet Foxes. Si parla ancora di folk. Questa volta, però, ci si addentra nei suoi territori più cupi e meno battuti (la copertina del disco parla chiaro). Siamo dalle parti di Damien Jurado e Jessy Sykes. Considerate le atmosfere (chi non è dell'umore stia alla larga) tergiverserò ancora un po' prima di ascoltare l'intero album. Per adesso mi accontento di "digerire" la canzone diamondback. A voi piacendo.
venerdì 10 settembre 2010
PAUL HEATON - Acid Country (anteprima)
Il disco esce il 13 settembre e sono davvero in trepidante attesa, visto il giovamento che ho avuto nell'ascolto del suo primo lavoro solista di un paio di anni fa, tHE cROSS eYED rAMBLER. Due anteprime, quindi: Even a Palm Tree che potete scaricare gratis anche dal SITO ufficiale di Heaton e il video di The Ladder’s Bottom Rung, singolo di apertura di Acid Country tratto da un'esibizione live di qualche tempo fa. Da un primo ascolto sembra aver riportato il discorso sul versante più pop dei suoi esordi. Staremo a sentire.
Il disco esce il 13 settembre e sono davvero in trepidante attesa, visto il giovamento che ho avuto nell'ascolto del suo primo lavoro solista di un paio di anni fa, tHE cROSS eYED rAMBLER. Due anteprime, quindi: Even a Palm Tree che potete scaricare gratis anche dal SITO ufficiale di Heaton e il video di The Ladder’s Bottom Rung, singolo di apertura di Acid Country tratto da un'esibizione live di qualche tempo fa. Da un primo ascolto sembra aver riportato il discorso sul versante più pop dei suoi esordi. Staremo a sentire.
giovedì 9 settembre 2010
LIVING COLOUR - Time's up [1990]
Gli anni '90. Probabilmente l'ultima decade che musicalmente riuscì ad esprimere il contesto universale del momento. La rabbia giovanile si esprimeva attraverso le chitarre e i testi dei Nirvana, Pixies, Pearl Jam, Rage Against the Machine e tanti altri musicisti che, anche solo per un album, stamparano sulla copertina l'anno 199 ... Fortuna mia averli vissuti nei giorni in cui ne avevo più bisogno. Così i Living Colour e Time's Up diedero la sveglia all'inizio dei '90 con questo secondo album (che oggi compie 20 anni, insieme ad un'altra manciata di dischi che spero di riproporvi pentro fine anno), che mi sbilancio e dico essere stato perfetto. Ma, perfetto, è un aggettivo che applicato ad un disco non sempre è sinonimo di capolavoro (Time's Up non fa eccezioni), perchè significa: pulizia dei suoni, nessuna sbavatura tecnica, cantante al massimo della vocalità e testi forti quanto bastano per crearsi il manipolo di devoti. Time's Up è tutto questo (grandissima sezione ritmica con Skillings e Calhoun, la chitarra infiammata di Vernon Reid e la voce da predicatore incazzato di Corey Glover), rischiando, però alla fine, di aver ascoltato uno di quei dischi metal chè tutto un assolo di pura tecnica chitarristica. Time's Up riesce a venire fuori da quei clichè perchè è sì, "un disco di heavy metal suonato da neri", ma è così pieno di funk, di hip-hop e di free-jazz che lo rende, a mio modesto avviso, l'album che meglio ha rappresentato il crossover di quegli anni (anche i Fishbone non erano male) e che tanto era di moda insieme alla rinascita del cosìddetto r'n'b' (De La Soul su tutti). Difficile trovare nell'album una canzone migliore delle altre e torto non ne voglio fare: Elvis is Dead però la voglio ricordare per il sax finale che ancora mi solletica il palato. Da ultimo spendo volentieri qualche spicciolo sui testi, perchè a rileggerli oggi, benchè attualissimi e ben scritti, fanno quasi tenerezza, quando 20 anni fa erano la bibbia: Attimo dopo attimo, giorno dopo giorno/Il mondo sta scivolando via/Il futuro non salverà il vostro passato/Il tempo è ora, non durerà/Il tempo è quasi/Tempo di fare-o-morire/Il tempo non aspetta nessuno/Se volete continuare ad andare avanti/Lasciatemi qualcosa da crescere/I mari, i fiumi, gli alberi, le foreste/Tutti muoiono di questa malattia/Il tempo non è dalla vostra parte/Non sedetevi a guardare/Dovete provarci.
Gli anni '90. Probabilmente l'ultima decade che musicalmente riuscì ad esprimere il contesto universale del momento. La rabbia giovanile si esprimeva attraverso le chitarre e i testi dei Nirvana, Pixies, Pearl Jam, Rage Against the Machine e tanti altri musicisti che, anche solo per un album, stamparano sulla copertina l'anno 199 ... Fortuna mia averli vissuti nei giorni in cui ne avevo più bisogno. Così i Living Colour e Time's Up diedero la sveglia all'inizio dei '90 con questo secondo album (che oggi compie 20 anni, insieme ad un'altra manciata di dischi che spero di riproporvi pentro fine anno), che mi sbilancio e dico essere stato perfetto. Ma, perfetto, è un aggettivo che applicato ad un disco non sempre è sinonimo di capolavoro (Time's Up non fa eccezioni), perchè significa: pulizia dei suoni, nessuna sbavatura tecnica, cantante al massimo della vocalità e testi forti quanto bastano per crearsi il manipolo di devoti. Time's Up è tutto questo (grandissima sezione ritmica con Skillings e Calhoun, la chitarra infiammata di Vernon Reid e la voce da predicatore incazzato di Corey Glover), rischiando, però alla fine, di aver ascoltato uno di quei dischi metal chè tutto un assolo di pura tecnica chitarristica. Time's Up riesce a venire fuori da quei clichè perchè è sì, "un disco di heavy metal suonato da neri", ma è così pieno di funk, di hip-hop e di free-jazz che lo rende, a mio modesto avviso, l'album che meglio ha rappresentato il crossover di quegli anni (anche i Fishbone non erano male) e che tanto era di moda insieme alla rinascita del cosìddetto r'n'b' (De La Soul su tutti). Difficile trovare nell'album una canzone migliore delle altre e torto non ne voglio fare: Elvis is Dead però la voglio ricordare per il sax finale che ancora mi solletica il palato. Da ultimo spendo volentieri qualche spicciolo sui testi, perchè a rileggerli oggi, benchè attualissimi e ben scritti, fanno quasi tenerezza, quando 20 anni fa erano la bibbia: Attimo dopo attimo, giorno dopo giorno/Il mondo sta scivolando via/Il futuro non salverà il vostro passato/Il tempo è ora, non durerà/Il tempo è quasi/Tempo di fare-o-morire/Il tempo non aspetta nessuno/Se volete continuare ad andare avanti/Lasciatemi qualcosa da crescere/I mari, i fiumi, gli alberi, le foreste/Tutti muoiono di questa malattia/Il tempo non è dalla vostra parte/Non sedetevi a guardare/Dovete provarci.
mercoledì 8 settembre 2010
venerdì 3 settembre 2010
5 SETTEMBRE, GIORNO DELLA MEMORIA
(si scherza, eh !!)
Alcuni dei miei più bei ricordi sono legati alla scuola, soprattutto elementari e superiori. Le medie sono state un disastro. Questo post, di tipo (auto)celebrativo, vuole ricordare in particolare la giornata del 5 settembre e commemorare con i piccoli mezzi che la "tennologia" (chi ha fatto stenografia capirà questo termine) mi offre, tutti i Rimandati a Settembre "caduti" sui banchi di scuola e che fino a una decina d'anni fa (adesso sento parlare di debiti formativi) trascorrevano le vacanze estive per colmare le lacune di alcune materie che durante l'anno erano delle vere e proprie LAGUNE da colmare. Eppure il mio primo anno di superiori all'ITC V. Giuliani passò indenne senza infamia e lodi, anche se con un finale in evidente calo. Poi il crescendo, con il secondo anno rimandato in Chimica, al terzo rimandato in Tecnica Commerciale e Merceologia (stesso prof. di chimica), mentre al quarto ho cambiato genere e "mi sono fatto rimandare" in Lettere (volevo provare questa emozione) da una prof. di provenienza Classico, che mi costrinse a trascorrere un'estate a ripetere il pessimismo di Leopardi. Poi l'ultimo anno e finalmente il meritato "riscatto" scolastico con l'ottenimento dell'ambito trofeo: il diploma con un bel 40 !!!tondo tondo. Erano gli anni '80 e i Talking Heads erano la mia colonna sonora costante. Menzione speciale alla prof. di Lettere alla quale io ed il mio amico Luca cantavamo qiesta canzone dopo che Lei rifiutava quotidianamente ed ostinatamente tutte le nostre giustificazioni, soprattutto quelle più fantasione. No, alla Signora, proprio non importava. Buon fine settimana a tutti.
(si scherza, eh !!)
Alcuni dei miei più bei ricordi sono legati alla scuola, soprattutto elementari e superiori. Le medie sono state un disastro. Questo post, di tipo (auto)celebrativo, vuole ricordare in particolare la giornata del 5 settembre e commemorare con i piccoli mezzi che la "tennologia" (chi ha fatto stenografia capirà questo termine) mi offre, tutti i Rimandati a Settembre "caduti" sui banchi di scuola e che fino a una decina d'anni fa (adesso sento parlare di debiti formativi) trascorrevano le vacanze estive per colmare le lacune di alcune materie che durante l'anno erano delle vere e proprie LAGUNE da colmare. Eppure il mio primo anno di superiori all'ITC V. Giuliani passò indenne senza infamia e lodi, anche se con un finale in evidente calo. Poi il crescendo, con il secondo anno rimandato in Chimica, al terzo rimandato in Tecnica Commerciale e Merceologia (stesso prof. di chimica), mentre al quarto ho cambiato genere e "mi sono fatto rimandare" in Lettere (volevo provare questa emozione) da una prof. di provenienza Classico, che mi costrinse a trascorrere un'estate a ripetere il pessimismo di Leopardi. Poi l'ultimo anno e finalmente il meritato "riscatto" scolastico con l'ottenimento dell'ambito trofeo: il diploma con un bel 40 !!!tondo tondo. Erano gli anni '80 e i Talking Heads erano la mia colonna sonora costante. Menzione speciale alla prof. di Lettere alla quale io ed il mio amico Luca cantavamo qiesta canzone dopo che Lei rifiutava quotidianamente ed ostinatamente tutte le nostre giustificazioni, soprattutto quelle più fantasione. No, alla Signora, proprio non importava. Buon fine settimana a tutti.
giovedì 2 settembre 2010
OVAL - O
L'elettronica per me me ha lo stesso effetto del gessetto strisciato sulla lavagna, salvo sporadiche eccezioni, quando ad esempio viene geneticamente modificata o trattata con tutt'altro genere musicale (fino a Beck ce la faccio insomma). Oggi vi voglio segnalare i germanici Oval ... (eh eh eh sta cosa mi fa troppo ridere scusate). In pratica il 7 settembre esce il loro nuovo album, anzi meglio chiamarla fatica, visto danno alle stampe un lavoro mastodontico di un doppio cd con 70canzoni70 a comporlo. Il titolo dell'album è O ed è stato preceduto qualche mese fa dall'Ep chiamato Oh ?!?!?!?!?. Non solo. Il titolo della canzone del video postato è Ah! e tutti gli altri 79 titoli (che potete scorrere QUI') hanno subìto, più o meno, la stessa sorte. Si va da Ehi a Grrr, passando per Shhh e l'immancabile title track Oh! C'è di che godere insomma. Pare che l'Ep precedente sia stato tirato in mille copie e pre-venduto in un baleno (che stomaco sti teutonici!). Nello stesso periodo inoltre, per non lasciare i propri fans nell'estenuante attesa dell'uscita del discodoppio, hanno creato e messo a disposizione, on line, un po' di suonerie per cellulari che potete scaricare anche voi cliccando QUI'. Intanto guardatevi pure il video e ditemi se non sembra uscito da uno sketch di Aldo Giovanni e Giacomo. Buon ascolto (?).
L'elettronica per me me ha lo stesso effetto del gessetto strisciato sulla lavagna, salvo sporadiche eccezioni, quando ad esempio viene geneticamente modificata o trattata con tutt'altro genere musicale (fino a Beck ce la faccio insomma). Oggi vi voglio segnalare i germanici Oval ... (eh eh eh sta cosa mi fa troppo ridere scusate). In pratica il 7 settembre esce il loro nuovo album, anzi meglio chiamarla fatica, visto danno alle stampe un lavoro mastodontico di un doppio cd con 70canzoni70 a comporlo. Il titolo dell'album è O ed è stato preceduto qualche mese fa dall'Ep chiamato Oh ?!?!?!?!?. Non solo. Il titolo della canzone del video postato è Ah! e tutti gli altri 79 titoli (che potete scorrere QUI') hanno subìto, più o meno, la stessa sorte. Si va da Ehi a Grrr, passando per Shhh e l'immancabile title track Oh! C'è di che godere insomma. Pare che l'Ep precedente sia stato tirato in mille copie e pre-venduto in un baleno (che stomaco sti teutonici!). Nello stesso periodo inoltre, per non lasciare i propri fans nell'estenuante attesa dell'uscita del discodoppio, hanno creato e messo a disposizione, on line, un po' di suonerie per cellulari che potete scaricare anche voi cliccando QUI'. Intanto guardatevi pure il video e ditemi se non sembra uscito da uno sketch di Aldo Giovanni e Giacomo. Buon ascolto (?).
Iscriviti a:
Post (Atom)