giovedì 9 settembre 2010

LIVING COLOUR - Time's up [1990]


Gli anni '90. Probabilmente l'ultima decade che musicalmente riuscì ad esprimere il contesto universale del momento. La rabbia giovanile si esprimeva attraverso le chitarre e i testi dei Nirvana, Pixies, Pearl Jam, Rage Against the Machine e tanti altri musicisti che, anche solo per un album, stamparano sulla copertina l'anno 199 ... Fortuna mia averli vissuti nei giorni in cui ne avevo più bisogno. Così i Living Colour e Time's Up diedero la sveglia all'inizio dei '90 con questo secondo album (che oggi compie 20 anni,  insieme ad un'altra manciata di dischi che spero di riproporvi pentro fine anno), che mi sbilancio e dico essere stato perfetto. Ma, perfetto, è un aggettivo che applicato ad un disco non sempre è sinonimo di capolavoro (Time's Up non fa eccezioni), perchè significa: pulizia dei suoni, nessuna sbavatura tecnica, cantante al massimo della vocalità e testi forti quanto bastano per crearsi il manipolo di devoti. Time's Up è tutto questo (grandissima sezione ritmica con Skillings e Calhoun, la chitarra infiammata di Vernon Reid e la voce da predicatore incazzato di Corey Glover), rischiando, però alla fine, di aver ascoltato uno di quei dischi metal chè tutto un assolo di pura tecnica chitarristica. Time's Up riesce a venire fuori da quei clichè perchè è sì, "un disco di heavy metal suonato da neri", ma è così pieno di funk, di hip-hop e di free-jazz che lo rende, a mio modesto avviso, l'album che meglio ha rappresentato il crossover di quegli anni (anche i Fishbone non erano male) e che tanto era di moda insieme alla rinascita del cosìddetto r'n'b' (De La Soul su tutti). Difficile trovare nell'album una canzone migliore delle altre e torto non ne voglio fare: Elvis is Dead però la voglio ricordare per il sax finale che ancora mi solletica il palato. Da ultimo spendo volentieri qualche spicciolo sui testi, perchè a rileggerli oggi, benchè attualissimi e ben scritti, fanno quasi tenerezza, quando 20 anni fa erano la bibbia: Attimo dopo attimo, giorno dopo giorno/Il mondo sta scivolando via/Il futuro non salverà il vostro passato/Il tempo è ora, non durerà/Il tempo è quasi/Tempo di fare-o-morire/Il tempo non aspetta nessuno/Se volete continuare ad andare avanti/Lasciatemi qualcosa da crescere/I mari, i fiumi, gli alberi, le foreste/Tutti muoiono di questa malattia/Il tempo non è dalla vostra parte/Non sedetevi a guardare/Dovete provarci.



3 commenti:

SigurRos82 ha detto...

Grande gruppo, grande disco.

DiamondDog ha detto...

Ci feci un post anch'io, incensandolo.
Uno dei migliori dischi degli ultimi 20 anni, no doubt.

Resto In Ascolto ha detto...

@ diamond: me lo sono perso. forse non ci eravamo ancora conosciuti, però cercherò di trovarlo, sono curioso di leggere il tuo post.

@ sigur: che poi vivid (cult of personality comunque bella) non mi rapì, mentre stain mi piacque abbastanza. niente da fare sui dischi recenti della band.

un caro saluto ad entrambi