giovedì 19 aprile 2012

Record Store Day: elogio funebre


La quinta edizione del Record Store Day, se non altro, servirà per avermi messo al corrente dell'esistenza di questa iniziativa (giunta al quinto anno) e del fatto che in Italia ci sono ancora negozi che vendono dischi! Non fraintendetemi. Io sono realmente dispiaciuto per quei negozianti, venditori di sogni, che corrono il rischio, ormai da un po' di anni, di chiudere bottega e rimanere per strada, così come per gli operai che hanno perso il lavoro in quelle fabbriche italiane che producevano dischi e che stanno chiudendo.

Adoro la musica e il rock, ho amato il vinile e i suoi rituali: il taglierino usato come un bisturi per aprire il cellophane, lo sfilare lentamente il supporto; girarlo e rigirarlo per far crescere l'attesa (che nel mio caso aumentava in misura esponenziale, visti i tempi di attesa e di arrivo dei dischi, ordinati sul catalogo, Nannnucci e Top Ten su tutti); far scendere la puntina manualmente con la manina indecisa, quasi tremante, quanto attenta a non graffiare il disco; e infine il lasciarsi fagocitare dalle fauci della poltrona prima di lasciarsi andare al primo e fondamentale ascolto, soprattutto perchè il 70% degli album li compravo a scatola chiusa e se la musica non incontrava i miei gusti e sapeva di tappo, una giornata di sole e di gioia poteva diventare una giornata di merda... così... in meno di 3 minuti.

Ma allora questo Record Store Day a chi serve? Ai negozianti? Forse, se avessero legato la giornata ad una raccolta fondi....  Oppure serve per dare visibilità a quelle 6-7 band alternative italiane che si esibiranno sabato? Non saprei. O davvero si è convinti che dopo l'inutilità di questa giornata ci sarà un incremento di vendite del vinile?!?! con quello che costano, oggi? boh! E quindi a cosa serve? Nelle note si legge "a tutela e sviluppo dei negozi di dischi". Ma sembra tanto uno slogan di 30 anni fa? No, perchè forse mi sono perso qualche puntata. Non eravamo arrivati al punto in cui la musica si può ascoltare in streaming e poi acquistarla/scaricarla (a volte anche gratuitamente e legalmente)? E parlo di Bandcamp, il perfetto connubio. O di andare su youtube e ascoltare un intero album senza appesantire l'hard disk (oggi per esempio ho goduto di ok computer dei Radiohead).
Scusate, ma a me iniziative come questa, o come quella dello "spegniamo le luci per due ore ... ", fondamentalmente mi fanno solo incazzare.  Capisco che ci sono milioni di collezionisti e tanti fruitori che preferiscono ancora il suono del vinile a quello di un cd o e del file compresso, ma i mercatini dell'usato e gli incontri annuali degli amanti del genere, mi sembrano molto più adeguati al caso. Io francamente non sono riuscito a trovare un senso all'iniziativa. Voi?
Rock 'N Roll Is the Answer. Lo dice anche Joey Ramone. Il suo nuovo singolo è il suo contributo alla causa. Canzone in puro stile AC/DC che accompagna il video 'la costruzione del disco'

7 commenti:

Resto In Ascolto ha detto...

nota a margine:
Personalmente credo che le risposte alle tante domande poste, ad ogni modo, passano sempre attraverso la buona musica, che quando riesce nel compito di soddisfare il piacere personale, una volta di più, si vende tranquillamente da sola.
belle cose a tutti.

Lucien ha detto...

Sono sostanzialmente d'accordo.
L'unica cosa che rimpiango sono le splendide copertine, per il resto l'ultimo vinile l'ho comprato nel 1989!

allelimo ha detto...

E' un'iniziativa commerciale "travestita" da amore per la musica, esattamente come il ritorno dei vinili.
Serve solo ai negozianti di dischi. Per quanto mi riguarda, ho già dato a sufficienza negli anni '80 e '90.

Resto In Ascolto ha detto...

Lu, io sono arrivato ai primi anni '90, poi ho terminato la spesa.

Ma Alle, la cosa che mi lascia perplesso, come scrivevo, è che, anche se fosse un'iniziativa commerciale nata per far vendere più dischi, considerato che costano molto più di un cd (non ne parliamo di mp3) non so quanta gente riuscirebbero ad attirare nei negozi per far acquistare dischi...di questi tempi poi!!

Anonimo ha detto...

I Vinyls non moriranno mai, se sei un collezionista sono la cosa piu' bella in assoluto sia che siano 45 o 33 giri.

Resto In Ascolto ha detto...

se sei un collezionista, appunto.

allelimo ha detto...

Grazie anonimo, come volevasi dimostrare: il collezionismo non è nè amore per la musica nè amore per l'oggetto, ma amore per il collezionismo stesso.
Epperò, evidentemente non sono in pochi: ormai siamo a un cinque anni almeno di martellamento con il ritorno al vinile, qualche risultato l'industria discografica comincia a raccattarlo...