
lunedì 29 giugno 2009

venerdì 26 giugno 2009
Ultimo passo di Mr. Moon Walking

Uno dei tanti che stavolta non decide di andarsene ma viene rapito dal destino ( almeno per ora questa è la versione dei fatti ). Chissà perché mi si stringe il cuore, seppure dal punto di vista delle scelte personali io non abbia mai condiviso certe posizioni. Indubbia però la sua parabola artistica. Chi non ha mai agitato il culo ascoltando Billy Jean alzi la mano? Uhmmm, vedo poche adesioni!!!! Sarà, ma io l’ultimo tributo glielo renderei……
” sono io quella che danzerà al centro dell'attenzione”
( Billy Jean- M. Jackson -29/08/1958-25/06/2009 )
Giamp
Chris Cornell in un remake che più adatto all'occasione non si può
IVES KLEIN BLUE - Ragged & Ecstatic
(piccoli Strokes crescono)
Nuova band, nuovo giro, vecchio e sano pop rock. Sulla loro pagina web è possibile ascoltare altre canzoni tratte dalla loro prima fatica che esce giusto oggi, che si chiama Ragged & Ecstatic. Io li trovo molto accattivanti. Non troppo indie, non troppo commerciali. Giusto così. Aspetto di ascoltare quanto prima l'intero album.
Getting Wise
giovedì 25 giugno 2009

Uffa, che noia, che barba. Si lo confesso non è che mi siano mai piaciuti più di tanto.
Eppure al loro esordio nel 1996 i Placebo con l’indiscusso -Without You I’m Nothing- l’entusiasmo non mancava. Ma a me entusiasmo o meno non mi incuriosirono affatto.
Ora men che meno, dopo l’intossicazione acustica a suon di db, subita negli ultimi 25 anni , mi spreco allo sperpero di energie utili a preservarmi dalla canicola estiva. Vivere di rendita non è mai considerato un pregio e a parte l’immagine "glam" che per certi versi accosta Molko a Bowie ( ma che a me sa tanto di tamarro!!! ) nulla è cambiato. Insomma più che una battaglia per il sole a me sembra una bollitura apatica e inarrestabile che coltiva un'immagine ingiallita di ciò che fu lo spirito delgi esordi.
Giamp
For What It's Worth
martedì 23 giugno 2009

Gianni Ragno
lunedì 22 giugno 2009

E’ il caso non ultimo, di Bat for Lashes che passa alla fama per essere la prosecuzione di quel filone musicale interessante che dal nord dell’Europa ha sconfinato un po’ dovunque e che vede tra i maggiori protagonisti Bjiork preSugarcubes, alla quale tutto si può dire tranne di non essere stata originale nelle sue scelte artistiche. Anche di natura recitativa oltre che musicale.
Ora passi accostare i sopraccitati a possibili eredi di Bjiork e di quel filone sperimentale-elettronico-alternativo - , ma potevano risparmiarsi di abbrustolirci i “cosiddetti” con una squallida, deprimente, misera ed insignificante versione di -A Forest- dei seppur ( attualmente ) bolliti The Cure. Anni fa un caro amico passato a miglior vita, dedito al onemanband presso noto pub locale, esibiva una sua versione ben più lungimirante della stessa proposta dai Bat for Lashes. A Lui mi piacerebbe chiedere ( lassù in alto, dove magari duetta con Hendrix ) solidarietà. E ai Bat for Lashes una sola cosa posso dire a gran voce : “ CHIEDETE SCUSA a Robert Smith”. E basta……
Giamp
Bat for Lashes ... la brutta copia ...
The Cure ... l'originale
venerdì 19 giugno 2009
Con un bel video surreale basato sulla propria idea di invasione aliena (uova di Pasqua? comprese), i Modest Mouse hanno anticipato l'uscita del loro prossimo album, previsto ad agosto. Credo che con Johnny Marr dentro abbiano fatto un bel salto di qualità e la canzone, sembra, lo confermi.
Satellite Skin
mercoledì 17 giugno 2009

Forse perché sotto mentite spoglie la band poteva prendersi gioco di se stessa e divertirsi con la musica senza prendersi troppo sul serio. O forse ancora perché Damon Albarn era troppo bollito dall’esperienza Blur. Chissà? Innegabile anche il successo del primo lavoro omonimo.
Lavoro a mio avviso, dopo svariati ascolti, meno preparato, più impulsivo e di esito meno attento ai particolari che non il secondo lavoro. Sintesi , il secondo lavoro, di generi diversi, dalle sonorità fuori del comune e dalle sovrabbondanti collaborazioni. Esiste un live dvd che rende però onore a queste collaborazioni. Come spesso accade preceduto da un singolo di successo , accattivante e d’effetto. Ma nulla lasciava presagire che potesse contenere al suo interno una Demon-iaca versione di Staring at the Sun degli U2. Due (tre) quesiti nascono spontanei. Operazione di mascheramento riuscita fino in fondo, plagio, oppure atto di riverenza????
Ascoltare prego…..
Giamp
Gorillaz
U2
lunedì 15 giugno 2009
CONTROL #JOY DIVISION# pt. 3
Anton Corbijn - 2007 - Biopic
(e con le riflessioni sul film Control chiudiamo questo meraviglioso trittico di ricordi sui Joy Division e Jan Curtis tradotti per noi dallo (spremutissimo) Giamp. Grazieeeee!

Immagini che donano alle pellicole quel nonsochè di retrò. Non che il nostro avesse già prodotto lungometraggi con questa tecnica, ma avevamo assaporato la sua bravura con i video per alcune band note. Con questa realizzazione ci immergiamo, con una sorta di transfert, negli anni che passano attraverso il Tatcherismo, fino alla paura per un conflitto nucleare. Non si addentra nelle maglie della politica , semplicemente con il suo bianco e nero sgranato ci porta per mano, nella seppure breve vita , a leggere la biografia di J. Curtis leader dei Joy Division.
L’input gli viene dato , oltre che dalla passione mai negata per la band, dal libro di memorie della vedova (Deborah Curtis) “Touching from a distance”. Insomma un atto dovuto, seppure consapevole, che una biografia impone un peso ed una attenzione particolare. Control rimane a mio parere un documento onesto e ben riuscito. Parte da lontano, narrando la vita di J. Curtis, basandosi semplicemente su testimonianze effettive di amici e familiari, ma anche di membri del gruppo. J. Curtis è interpretato magistralmente ( oltre che per la grande somiglianza fisica- una sorta di clone- ) da S. Riley, che come gli altri attori che hanno impersonato i componenti della band, ha imparato a suonare e cantare i brani necessari alla presa diretta della pellicola.
Un operazione che rende molto in termini di continuità delle scene, le quali non perdono in atmosfera; sugellata poi dall’ottima colonna sonora di quegli anni, tra cui spiccano brani di Bowie, Lou reed, Sex Pistols. La storia va oltre le vicende discografiche e coglie l’essenziale della vita o meglio degli ultimi tre anni di J. Curtis, tralasciando polemiche , ambiguità e provocazioni politiche ed il rapporto con il mondo dello spettacolo. Una pellicola in grado di miscelare energia e malinconia, vuoto e sentimenti. Addentrarsi nella vera essenza del mistero di un suicidio non è operazione percorribile senza difficoltà. Bisogna tuffarsi in profondità. Un animo in tumulto non può lasciar intendere nulla e nessuno può pretendere risposte in merito.
Prendere o lasciare. Corbijn ha colpito nel segno ed ha saputo rispettare l’intimità già angosciata di J. Curtis.
Buona visione
Giamp
[Trailer Ufficiale] Control
by Outune