lunedì 12 ottobre 2009


STEWART COPELAND - Strange thing happens: a life with The Police, Polo and Pygmies.
E dopo aver scherzato sulla possibilità che Copeland possa essere stato un ns. compagno di banco, proviamo a dire qualcosa di sensato su questa nuova parentesi della sua vita di artista poliedrico. In tale maniera bisogna definirlo viste le varie esperienze che lo hanno accompagnato dallo scioglimento dei Police, di cui è stato il fondatore, ( seppure agli onori della cronaca risulti essere stato Sting) ad oggi. Copeland nato ad Alexandria (Virginia) vissuto per alcuni anni a Beirut ed infine in Inghilterra, fondatore nel 1975 dei Curved Air (band di progressive), grande appassionato di equitazione ed ideatore, per l’appunto, dei Police forte in questa esperienza, anche dell'appoggio del fratello Ian Copeland. Parallelamente ai Police porta avanti un progetto musicale a nome Klak Kent. Progetto che non rese grazia a Copeland il quale fini per avere anche delle dispute legali per aver adoperato uno pseudonimo che rese famoso un personaggio dei fumetti. Dopo la rottura con i Police si dedicò ad altri progetti musicali – Animal Logic uno dei tanti. Non da meno i progetti che lo videro impegnato on collaborazioni per colonne sonore- Rusty il Selvaggio con Coppola e molti altri. In sintesi tante esperienze perchè non averne ancora delle altre, si sarà chiesto. La nuova parentesi per chi non lo avesse appreso in altra maniera, vede Copeland impegnato nella pubblicazione di un libro. Libro che parla della sua vita , una sorta di biografia, che ce lo fa vedere negli anni trascorsi dalla separazione dal gruppo fino ad oggi e cioè alla vigilia della sua reunion per un tour sold out in tutto il mondo. Una quasi bibliografia (ci tiene a sottolineare) dato che è stata lasciata fuori la parte più noiosa, quella che lo vedrebbe studente del college, che ci parlerebbe della sua famiglia e le abitudini aristocratiche a cui era sottoposto, e bla bla bla. Il libro invece è pieno di aneddoti divertenti e che fanno capire il rapporto dei tre poliziotti nel corso degli anni. Storie raccontate attorno ad un tavolo, con dell'ottimo cibo a fare da cornice. Tra le tante contenute nel libro, ci racconta un aneddoto accaduto proprio alla viglia del tour in Italia. E per la precisione alla vigilia della tappa di Torino. Racconta Copeland : " Eravamo alla sera prima del concerto ed ho comprato un regalo per Sting dato che era il suo compleanno". Dice ancora: "Aprendo il regalo tutti siamo stati sommersi da una risata nel vedere che il pacco conteneva una basso tuba”. E Sting più di tutti andò in visibilio ed esclamò " E' lo strumento perfetto, il basso, il componente della famiglia degli ottoni , per il bassista della mia band-famiglia. Il giorno dopo con il suo basso tuba tra le gambe ed una bottiglia piena di tequila, correvamo felici a suonare in quello stadio vecchio e fragile con un corteo di macchine, lampeggianti e sirene, ma noi eravamo felici e sereni sul nostro piccolo bus malgrado il ritardo con cui arrivavamo per il concerto. All'apertura del concerto con la chitarra di Andy che suonava il mio cuore era pieno di gioia ed calore , perchè la musica mi rende appassionato da sempre". Ma anche aneddoti spiacevoli come quello riguardante gli attriti sorti tra lui e Sting, attriti che (racconta Copeland) portarono i due in qualche occasione a rincorrersi urlando e tentando di uccidersi l’uno con l’altro. O ancora, racconta di come entra in crisi su cosa indossare per gli incontri di presentazione di progetti. “Presentarsi in scarpe a punta, pantaloni stretti di pelle e camicie indecenti, oppure qualcosa di più conforme al ruolo” (aristocratico), dovuto al fatto che era figlio di un agente della CIA – ( ecco il perchè del nome Police-) che la vita gli ha riservato. Beh tanti altri gli episodi , non ci resta che scoprirli comprando la sua biografia dal titolo anch'esso un po' originale: " Cose strane che accadono- una vita con i Police, il Polo ( sport di cui è appassionatissimo) e Pigmei “ ( popolo con cui ha vissuto alcune fasi di vita nel profondo Congo per un film making su di loro). Di certo un personaggio quello di Copeland capace di impressionare, e non poco, e di come nella sua discrezione abbia saputo dedicare una vita per la musica-da batterista di una delle maggiori rock band, alla realizzazione di colonne sonore- ideazione di musiche per video games fino a testimonial di progetti a sfondo benefico. Il tutto alla luce di completa sincerità, fidatevi.
Buona lettura
Giamp

1 commento:

Resto In Ascolto ha detto...

Volevo capire se in effetti era Copeland l'anima vera dei Police o non hai mai avuto grandi simpatie per Sting, e per la sua svolta "commerciale". A me, comunque il primo da solista non mi dispiacque affatto e penso che resista all'usura del tempo.