giovedì 17 giugno 2010

THE HENRY CLAY PEOPLE - Somewhere on the Golden Coast

Una recensione che è un cocktail: 2/4 di Replacements, 1/4 di Stones, 1/4 di Pavement. Shakerate ben bene, ovvero, mentre siete in auto alzate il volume e tenete le mani ben salde sul volante, muovendo solo la testa e facendo le smorfie da rockers col viso. Lo vado ripetendo mille volte quanto sia difficile entusiasmarsi per la musica, oggi. E anche per gli Henry Clay People non c'è di che tagliarsi le vene. Quando però le chitarre si accendono in End of an EmpireYour Famous Friends o le ballate in stile  Southside Johnny & the Asbury Jukes prendono forma in Saturday Night e la conclusiva Two Lives at the End of the Night, difficilmente si rimane indifferenti al fascino senza tempo del rock'n'roll. Forse scontato. Ma come Kerosene Hat dei Crackers si ascolta con infinito godimento dalla prima canzone e (attenzioneattenzione) fino all'ultima!. Fatti due conti ne vengono fuori 40 minuti di sano e terapeutico ROCK'N'ROLL! Una cura infallibile che tutti i medici dovrebbero consigliare ad ogni rockettaro che si rispetti. Superate, senza timore, le dosi consigliate. One Two Three Four ...

The Henry Clay People - Your Famous Friends


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