Uh Oh, GIAMP Comes to Town
Avete presente quelle frasi ad effetto tipo: Sentiva il richiamo della foresta!!!! Beh è quello che sta succedendo a me da un po’ di tempo, direi da un po’ di anni. Eppure quando decisi di emigrare (che bello ‘sto termine) nel profondo ed orgoglione (un giorno vi spiegherò perché orgoglione) Trentino, terra avvolta dal mistero delle sue montagne ed oggi avvolta solamente dall’afa e dallo smog delle troppe macchine, invasa dal cemento dei Centri Commerciali e nemmeno più di tanto terra da sogno, senza pensare che un giorno potessero mancarmi i luoghi natii, le notti magiche, le verdi colline che si affossano nel mare azzurro. Ora le cose sono cambiate. Sarà stato aver messo su famiglia o chissà cosa ma sta di fatto che attendo con trepidazione l’arrivo della stagione estiva e si che io non è che fossi un consumatore assiduo di spiagge, magari più utente di una certa Movida locale dato il tipo di lavoro stagionale che svolgevo all’epoca. Scatta invece ad un certo punto una sorta di bisogno fisiologico, atavico che mi richiama verso quella desolata terra che una volta sapeva di sansa e di sudore. Ora piuttosto emana un puzzo di fritto misto, bruschetta e cornetti alla crema e nei suoi vicoli il vociare delle donne, intente a spettegolare, si è surrogato con musica da piscina urbana che uno pensa : “oddio non mi sono nemmeno spostato dal posto dove vivo”!!! Anche sulle sue spiagge le cose sono cambiate, sovrastate dal peso del progresso (così si dice ora) se ti immergi nelle sue fresche acque, riemergi che non serve spalmarsi di creme abbronzanti tanto è la presenza delle stesse sulla superficie del mare. E pensare che tutti ci sguazzano dentro e quasi si abbeverano nemmeno fossero le acque sacre del Gange. Per non parlare poi del rumore assordante creato dai vari lidi in cui hanno cominciato a destarsi dal sonno le più fastidiose forme di vita dell’estate al mare: gli animatori. Eh già, sono le quattro, la siesta è finita, chiunque in quel casino abbia provato a dormicchiare o a leggere un libro, ha finito di campare. Ogni fottuto animatore di ogni fottuto lido mette le sue musichette sparate a pompa, nello stesso istante, ed è quel frastuono che ti coglie a 150 mt. dalla riva e a due mt. di profondità. Se almeno cambiassero registro e proponessero una compilation degna di essere ascoltata. Ma sono disposto a pagare questo prezzo pur di tornare dove mi chiama il cuore. Un po’ come quando ci si innamora la prima volta. Quelle cose folli che si fanno in quelle circostanze. Il cuore che ti batte forte all’arrivo (e alla partenza) il sorriso dei tuoi pochi amici nel rivederti. La voglia di cantare a squarciagola Uh oh Love Comes to Town dei Talking Heads alle 2 di notte ammirando la luna che si specchia nel mare. Io in trance che sprofondo nel ricordo dei miei 20 anni quando le mie estati erano lunghe, limpide, selvagge. Mi ravvedo dopo alcuni minuti, tiro il fiato e ritorno alla realtà. Buon ascolto.
Giamp
2 commenti:
Vedrai che il sole e un bel piatto cucinato dalla mamma ti farà mettere da parte quelle "imperfezioni" del nostro Paesello. Poi ti porto al largo col pedalot dove incrociano le correnti marine e potrai respirare iodio allo stato puro e non miscelato alla crema solare al cocco!!
Non preoccuparti non mi spaventano le imèperfezioni.
a prestissimo
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