domenica 10 aprile 2011
Linda Perry, Deep Dark Robot - Eight Songs About a Girl
Parlare delle proprie storie d’amore, soprattutto quando sono così dolorose è sempre difficile e rischioso. Ancor più difficile, poi, se a raccontarle è un personaggio pubblico e dichiaratamente omosessuale (no, non è nichi vendola, tranquilli). Giù il cappello, quindi, a Linda Perry, ex 4 Non Blondes (quelli di what’s up), rimasta dietro le quinte per ben 14 anni (durante i quali ha prodotto Christina Aguilera, Pink e Gwen Stefani e curato la sua etichetta discografica, la Custard, casa di James Blunt, Crash Kings e Little Fish) che ha deciso di tornare sulle scene in prima persona con questo progetto dal nome Deep Dark Robot, insieme Tony Tornay (batterista, mentre la Perry ha suonato il resto degli strumenti). Il disco si chiama: “8 Songs About a Girl”. Ovvero tutto quanto ho da dirti, mia cara ex, nella maniera più appassionata e incazzata possibile, senza giri di parole, mezze frasi, false ipocrisie. E te lo dico già nei titoli: “sto venendo per te” nessuna mi sveglia come fai tu” non significhi niente per me” non riesco a farti uscire dalla mia mente” è fottutamente doloroso” non sarai la mia ragazza” e un conclusivo quanto eloquente “vaffanculo stupida puttana”. Un disco schietto e sincero. Assolutamente urgente. E se i testi delle 8 canzoni hanno un filo conduttore piuttosto preciso, musicalmente invece, l’album non segue nessuna linea ben definita. Un paio di brani tirati “I’m Coming for You” e “Won’t You be my Girl” e ballate in salse di differenti con le due centrali You Mean Nothing to me e It Fucking Hurts un paio di spanne sopra le altre. Sopra tutto la bella voce della Perry sempre bravissima nel riuscire a modularla a suo piacimento, sia quando si tratta di scartavetrare l’ugola per le rock-song, sia nel farlo per i brani più soul, senza contare il semi-falsetto Jagger/Prince nella terminale Fuck You Stupid Bitch. Un altro disco che non cambierà la storia della musica rock, certo, ma per quest’anno ci sarà un po’ di gloria anche per lei. “8 songs” nelle parole della Perry:
“The best way to describe it is dirty French garage pop. My singing style is all over the place. I think it comes from working with so many genres as a producer and writer and having to shift gears from country to R&B to pop. I sound different on each track: One is R&B/Motown, one is Zep rock and roll, one is more indie pop. It’s just how the songs came out. But you know it’s me and you know it’s the band. Tony (Tornay) is the drummer and I do everything else. I’m fearless when I play instruments because I don’t know what not to do. 8 Songs About a Girl will truly be the first “out” album written by a woman as a love letter to another woman. But everyone can totally relate to the songs. Let me tell you, this album is going to be hot. In the first video, I am full on making out with this chick.”
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
5 commenti:
ah ecco, non sapevo ci fosse lei dietro questo nome.. vado a cercare!
lo sapevo che non ce la faceva a fare per sempre la spin doctor di qualcun altro, per fortuna è tornata.
aveva un'incazzatura da smaltire...
Meno male che per un pò ha scelto di non produrre più merde tipo la Aguilera... Avesse continuato a suonare e cantare, saremmo stati (e saremmo) tutti più felicemente rock. Spero che questa non sia solo una breve pausa. Grande Linda.
concordo pienamente con te caro Wishlist. francamente pensavo che fosse sparita del tutto dal circuito. da rocker è più che apprezzabile. ciao e grazie per la visita.
gianni
Posta un commento