martedì 23 dicembre 2008

HAUNTS - Haunts (2008)

L’attuale scena pop (soprattutto) di stampo inglese, sembra ormai aver trovato una sua connotazione ben precisa. In effetti, molta della musica che arriva dalla terra di Albione è fatta di una particolare miscela che mischia dosi massicce di anni ’80, tastiere ben in evidenza, tappeti di chitarre elettriche, e in più, la giusta dose indie.
Anche questo album d’esordio degli Haunts, non riesce ad andare oltre le linee guida del momento.
L’album risulta gradevole nella sua interezza, e questo, per essere il loro debutto, gli rende sicuramente onore, con canzoni che soddisferanno il palato di chi ama band come i Kaiser Chief, forse gli antesignani di questa nuova tendenza. La voce, molto profonda del cantante, ricorda un po’ quella del singer dei Madrugada, MA!(pausa) in particolare quella del duca bianco, al secolo David Bowie. Provate infatti ad ascoltare le canzoni contenute in Let’s Dance del 1983 (Modern Love su tutte). Poi chiudete gli occhi ed ascoltate una delle canzoni presenti nell’album degli Haunts, ad esempio Love Is Blind o Black Eyed Girl, e i dubbi svaniranno. Per essere all’esordio si guadagnano la mia stima e la piena sufficienza, con la speranza di assistere ad una loro evoluzione futura che rompa questi schemi, che (per i miei gusti) stanno un po’ appiattendo la scena indie inglese del momento.

Gianni Ragno

Non essendoci video a disposizione su you tube vi rimando al sito di myspace ovvero: www.myspace.com/haunts

Ma, del Bowie, vi lascio la Modern Love in questione.


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