venerdì 15 maggio 2009

IL FATTORE X
Abbiamo, nel corso degli anni, ascoltato e visto di tutto. Visto, soprattutto negli anni contemporanei, l’epopea dei Reality. Ci mancava la generazione del Fattore X ( e magari tra non molto vedremo anche una versione italiana di “Don’t forget the Lyrics” che già spopola negli States ) a perfezionamento dell’opera. Figlia di una televisione sempre meno incisiva e a tratti diseducativa. Adottata da un “ sistema copernicano “ in cui tutto ruota attorno al Successo Televisivo eletto a ruolo di Stella Magna. Sembrerà benpensante, conservatore e radicale il pensiero qui espresso, ma tant’è che ogni giorno ci troviamo di fronte all’illusione di aver scoperto la” next big new thing” per dirla con le parole di Gianni, immaginarsi poi se si possano creare falsi miti generazionali. Ci mancava la creazione di un format, modaiolo e televisivo, che spopola sui canali di mezzo mondo, in cui allevare “polli in batteria”in cuoi “ l’apparire conta più dell’essere”. Il guaio vedete è che si rischia di crederci davvero. Il modello che per arrivare ad essere considerati cantanti e di qualità, basti farsi giudicare da opinioni pubbliche che nulla hanno a che fare con il settore musicale, ha trovato giusto compenso in una società i cui principì e modelli vacillano già da tempo. ”Degustibus non disputandum est”, direbbero i Latini, ma lasciatemelo dire: “che due maroni……”. Schiamazzi, urla , spintoni e quant’altro -metaforicamenhte parlando- per aggiudicarsi una posizione all’interno del sistema di case discografiche sempre più intente a mercificare l’idea di arte della canzone .
Mestieranti , nullafacenti, fancazzisti del sabato sera, che affidano le loro sorti ad ipotetici intenditori/selezionatori ( ma più che altro collezionisti ).
Eh si, mi sa che devo dare retta a quell’individuo – un tale che si smercia per cantautore il quale mi consiglio’ ( tramite un simpatico scambio di battute sul forum di Ondaradiolino -per usare un neologismo affine alla generazione a cui mi riferisco ) di darmi al clacson e al citofono, “ fosse che fosse la volta buona ” magari sfondo anch’io nel mondo della musica!!!!!
Oppure consigliare a Lui stesso - traboccante com’è di Fattore X- di rivolgersi a Morgan???
Nel frattempo per riempire il buio , il vuoto intorno , mi godo Andrew Bird, polistrumentista di cui presto vi darò maggiori lumi ( che davvero ha dell’incredibile in quanto a estro musicale) !!!!
Giamp
Andrew Bird - Anonanimal

4 commenti:

Resto In Ascolto ha detto...

Che peccato!Anni di batteria buttati al vento e scoprire a 40 anni (e passa) di avere un talento per tutt'altro strumento.
Scusa Giamp, ma tu sei proprio sicuro che quella era una battutina che t'ha fatto?!?! Mi viene il dubbio (ascoltando la sua discografia [eh eh eh]) che forse gli strumenti che lui usa sono prorpio quelli, e che quello che ti ha dato era un consiglio per dire "ehi guarda che se ce l'ho fatta io suonando il clacson e il citofono, puoi farcela anche anche tu!"

Giamp ha detto...

e fior fiori di concerti alle spalle!!!!!! Di notte i citofoni suonano che è una mewravilgia specie se fermati con fiammiferi!!!!

Giamp ha detto...

Beh comunque ironia a parte , a sentire questi nuovi mestieranti solo chi sa suonare uno strumento può addentrarsi nei meccanismi della critica musicale. Ammesso che critica faccia il pari con giudizio positivo.
Io penso ( così come direbbe Veltroni ) che a volte un buon orecchio e migliaia di Kbs musicali nei cassetti cerebrali facciano la differenza......o puure una certa dose di sensibilità!!!!

Resto In Ascolto ha detto...

Quando l'arroganza va a braccetto con l'ignoranza.