martedì 22 settembre 2009


U2 - 22 settembre: calma piatta

Davvero a volte basta poco per schiarirsi le idee. E' evidente che quello che pensavo e che ho riportato in una riflessione pre-album non era solo una mia fissazione sui cambiamenti a cui avrebbero potuto andare incontro gli U2 per rinfrescare la loro immagine (ormai) stantìa quasi quanto la loro musica stagnante. Così ho trovato che anche Bob Lefsetz, (grazie a cabal) nel suo report settimanale delle vendite degli album USA, (così come probabilmente altre decine di [ex]fans) viaggia sulla mia stessa lunghezza d'onda e non le manda a dire sullo stato delle cose dei dubliners.
(prossimamente alla gogna i Pearl Jam nda)

"Nessuno degli U2 ha sentito cambiare il vento. La loro unica speranza era di cercare una via underground, fare in modo che comprare il loro fosse qualcosa di figo, che il passaparola si diffondesse naturalmente. Mi piace l'album, è meglio dei due precedenti, ma non ne posso parlare con nessuno. C'è un immenso fetore appiccicato a No Line on the Horizon.E' ora che gli U2 facciano una bravata, un'acrobazia. Distribuite un concerto gratis su Internet. Lasciate perdere il Saturday Night Live e fate uno show live su YouTube. Siate i primi in qualcosa, fate in modo che la gente si volti verso di voi. Smettetela di essere disperati e iniziate a essere innovativi. Suonate un house concert in ogni città in cui fa tappa il tour negli stadi. Salite sul palco con strumenti acustici e implorate il pubblico di registrarvi e caricare i video sul Web. Aprite a sorpresa un concerto di Kenny Chesney. Della Dave Matthews Band. O persino dei Jonas Brothers. Siate irriverenti. Sconvolgeteci. Costringeteci a occuparci di nuovo di voi".
... viene spontaneo quindi chiedersi ... how long we'll sing this song ...

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