martedì 3 novembre 2009

Across the Universe
di Julie Taymor (2007)



Difficile definirlo musical e basta. Opzione più accreditabile: un viaggio. Viaggio alla ricerca del padre che trasforma la vita del giovane Jude (Jim Sturgess). Lo conduce attraverso le emozioni, l’amore libero, i colori, le vicende, la guerra, i movimenti di protesta, la musica , nella cultura sixties americana. Un viaggio anche questa volta alla ricerca di se stessi (almeno per Jude). Julie Taymor, esperta com’è di musical a Broadway si mette alla prova nella cinematografia e coniuga magistralmente le due arti. E poi vuoi mettere un intero film sulle cui immagini corrono i brani dei Beatles (il quale non è un film sui Beatles ma raccontato dai Beatles), eccellentemente riarrangiati da Elliott Goldenthal -marito della Taymor- e dagli interpreti del film? Psichedelia e tematiche pacifiste sono sempre state inoltre, una alleanza preziosa, e lo si riscontra, questo binomio, in moltissime altre pellicole (Hair - Tommy). Film che gira su livelli differenti, quasi fossero più quadri musicali ipersaturi di personalità individuali. L’uso poi di effetti come la saturazione dei colori, il chroma key e di ambientazioni tipiche dei musical, mettono ben a fuoco le storie nel loro progredire temporale, lasciando sempre un collegamento tra passato e presente. Eccellente la sequenza di Strawberry Fields con chiaro riferimento a Fragole e Sangue di Stuart Hagmann. Impreziosito anche da camei di personaggi come Bono e Joe Cocker e Salma Hayek oltre che per le citazioni di personaggi dell’epoca (Sadie Joplin - Jo Jo Hendrix). Anche a chi proprio non nutre simpatia per i Beatles fino in fondo, il consiglio di guardare questo film e lasciarsi trasportare in questo viaggio (musicale e non solo).
"É quello che fai che determina quello che sei!"
"No, zio Ted! È quello che sei che determina quello che fai, ho ragione Jude?"
"Mmm... diciamo che non è importante quello che fai, ma il modo in cui lo fai." »
Buona visione.
Giamp

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