sabato 31 luglio 2010
giovedì 29 luglio 2010
mercoledì 28 luglio 2010
martedì 27 luglio 2010
STORNOWAY
Beachcombers Windowstill
Adesso il rischio è quello della nausea da indigestione folk, pop e/o rock che sia. Qualche sera fa io e il mio amico Giamp, eravamo seduti, intenti a guardare il teatrino delle marionette con tutta la combriccola familiare al seguito. E si faceva questa riflessione dopo esserci confermati a vicenda quanto, questo ritorno del genere folk, stia dando le cose migliori del 2010 e quanto, il sovradosaggio dello stesso, possa alla lunga risultare nocivo. Quando si tratta poi, di nuove uscite dalla terra di Albione ... APRITI CIELO!! ... eccovi serviti la next big thing del giorno. Grande battage pubblicitario anche per questi oxfordiani Stornoway ai quali sono piovuti unanimi consensi da qualsivoglia rivista musicale inglese. Però devo dire che stavolta è davvero molto bello questo esordio. A me ricordano molto i Belle & Sebastian con la voce del cantante Brian Briggs tendente al dramma causa 'heartache'. Canzoni preferite le iniziali Zorbing e I Saw You Blink (che sotto trovate rinchiuse nei loro relativi e orrendi video), The Coldharbour Road e Here Comes the Blackout...! L'intero album è ancora disponibile per qualche giorno per l'ascolto in streaming sul sito Spinner.com. Al prossimo album folk.
Beachcombers Windowstill
Adesso il rischio è quello della nausea da indigestione folk, pop e/o rock che sia. Qualche sera fa io e il mio amico Giamp, eravamo seduti, intenti a guardare il teatrino delle marionette con tutta la combriccola familiare al seguito. E si faceva questa riflessione dopo esserci confermati a vicenda quanto, questo ritorno del genere folk, stia dando le cose migliori del 2010 e quanto, il sovradosaggio dello stesso, possa alla lunga risultare nocivo. Quando si tratta poi, di nuove uscite dalla terra di Albione ... APRITI CIELO!! ... eccovi serviti la next big thing del giorno. Grande battage pubblicitario anche per questi oxfordiani Stornoway ai quali sono piovuti unanimi consensi da qualsivoglia rivista musicale inglese. Però devo dire che stavolta è davvero molto bello questo esordio. A me ricordano molto i Belle & Sebastian con la voce del cantante Brian Briggs tendente al dramma causa 'heartache'. Canzoni preferite le iniziali Zorbing e I Saw You Blink (che sotto trovate rinchiuse nei loro relativi e orrendi video), The Coldharbour Road e Here Comes the Blackout...! L'intero album è ancora disponibile per qualche giorno per l'ascolto in streaming sul sito Spinner.com. Al prossimo album folk.
sabato 24 luglio 2010
Ricordando Me e THE DECEMBERISTS in Luglio, Luglio.
Ci poteva stare. Una bella canzone e un bel testo per il mese di luglio. Ancora i dicembrini di Meloy & Co(lin). Per l'occasione, a dire il vero, mi ero fatto convinzione che mi sarei imbattuto in un testo che parlava di luglio inteso come stagione estiva/balneare: e allora vai col copia e incolla e il relativo video. Con mia sorpresa invece, con mia piacevolissima sorpresa, ho scoperto che la canzone parla di tutt'altro ovvero dei ricordi di Meloy e delle strade che lo hanno visto crescere da bambino. Ma, visto che i suoi ricordi valgono (probabilmente) come quelli di Noi, piccole rockstar del quotidiano, mi è venuta voglia di raccontarne un paio legate ai miei Luglio fanciulleschi. Il ricordo più vivo che ho si collega al dopo pennichella pomeridiano. Io e miei fratelli ci ritrovavamo sul balcone a smaltire la sonnambulesca sudata (sonnambulesca, sì: ti giravi e rigiravi, ti alzavi, tornavi a letto ma il cuscino rimaneva inzuppato di sudore), in cerca di bave di vento refrigeranti, mentre mia madre [per Lei il relax pomeridiano era sinonimo di "se mi riposo io, qua arrivano i servizi sociali a farci sloggiare" (come darle torto con 5 figli e un marito da accudire!)] ci portava il caffè accompagnato da una ciotola di semini di melone (ai quei tempi non si buttava proprio niente) che oltre ad essere un "ottima" merenda dietetica contribuiva ad accrescere il senso di pazienza e voglia di scambiare molto più delle solite 4 chiacchiere. Intanto in strada, col passare dei minuti, aumentava sempre più il rumore dei passi strascicati di moltitudini di ciabatte che si dirigevano verso il mare. Beh, basta così. Con gli occhi lucidi è difficile continuare. Magari a luglio del prossimo anno. Vi lascio in questo week-end coi i miei ricordi e con la canzone July July, facente parte dell'album d'esordio della band di Portland, Castaway and Cutouts.
[Un saluto fraterno all'amico Maurizio Pratelli]
Ci poteva stare. Una bella canzone e un bel testo per il mese di luglio. Ancora i dicembrini di Meloy & Co(lin). Per l'occasione, a dire il vero, mi ero fatto convinzione che mi sarei imbattuto in un testo che parlava di luglio inteso come stagione estiva/balneare: e allora vai col copia e incolla e il relativo video. Con mia sorpresa invece, con mia piacevolissima sorpresa, ho scoperto che la canzone parla di tutt'altro ovvero dei ricordi di Meloy e delle strade che lo hanno visto crescere da bambino. Ma, visto che i suoi ricordi valgono (probabilmente) come quelli di Noi, piccole rockstar del quotidiano, mi è venuta voglia di raccontarne un paio legate ai miei Luglio fanciulleschi. Il ricordo più vivo che ho si collega al dopo pennichella pomeridiano. Io e miei fratelli ci ritrovavamo sul balcone a smaltire la sonnambulesca sudata (sonnambulesca, sì: ti giravi e rigiravi, ti alzavi, tornavi a letto ma il cuscino rimaneva inzuppato di sudore), in cerca di bave di vento refrigeranti, mentre mia madre [per Lei il relax pomeridiano era sinonimo di "se mi riposo io, qua arrivano i servizi sociali a farci sloggiare" (come darle torto con 5 figli e un marito da accudire!)] ci portava il caffè accompagnato da una ciotola di semini di melone (ai quei tempi non si buttava proprio niente) che oltre ad essere un "ottima" merenda dietetica contribuiva ad accrescere il senso di pazienza e voglia di scambiare molto più delle solite 4 chiacchiere. Intanto in strada, col passare dei minuti, aumentava sempre più il rumore dei passi strascicati di moltitudini di ciabatte che si dirigevano verso il mare. Beh, basta così. Con gli occhi lucidi è difficile continuare. Magari a luglio del prossimo anno. Vi lascio in questo week-end coi i miei ricordi e con la canzone July July, facente parte dell'album d'esordio della band di Portland, Castaway and Cutouts.
[Un saluto fraterno all'amico Maurizio Pratelli]
giovedì 22 luglio 2010
PEOPLE EATING PEOPLE - [ST]
Donna sì du du du ... ma alquanto cannibale
Un'altra segnalazione a proposito di belle novità in arrivo. Trattasi della signorina Nouela Johnston in arte People Eating People. Dopo lo scioglimento della sua band chiamata Mon Frere (does anybody know them?) ha tenuto "compagnia" un pacco di band con il suo pianoforte. Poi è tornata a Seattle e ha inciso questo bel dischetto omonimo d'esordio che si avvale di strumentisti-turnisti (precariato all over the world). Tra Tori Amos ed echi di Edie Brickell, l'album, che potete ascoltare in streaming sul MYSPACE della Johnston, scivola via piacevolmente con un paio di canzoni sopra la media: Rain, Rain (sotto il video) e Darling. L'attendiamo sulla lunga distanza, ma i presupposti per continuare a fare bene ci sono tutti.
Donna sì du du du ... ma alquanto cannibale
Un'altra segnalazione a proposito di belle novità in arrivo. Trattasi della signorina Nouela Johnston in arte People Eating People. Dopo lo scioglimento della sua band chiamata Mon Frere (does anybody know them?) ha tenuto "compagnia" un pacco di band con il suo pianoforte. Poi è tornata a Seattle e ha inciso questo bel dischetto omonimo d'esordio che si avvale di strumentisti-turnisti (precariato all over the world). Tra Tori Amos ed echi di Edie Brickell, l'album, che potete ascoltare in streaming sul MYSPACE della Johnston, scivola via piacevolmente con un paio di canzoni sopra la media: Rain, Rain (sotto il video) e Darling. L'attendiamo sulla lunga distanza, ma i presupposti per continuare a fare bene ci sono tutti.
martedì 20 luglio 2010
giovedì 15 luglio 2010
Ed Harcourt, I Am Kloot, The Villagers
L'ultima tentazione di Giamp
[in basso video dei The Villagers, I am Kloot e streaming dell'intero album di Harcourt]
L'ultima tentazione di Giamp
Non ce la faccio proprio. Mi ero ri-promesso di non scrivere altro fino al mio rientro dalle vacanze ma mi sono piombati lì sul tavolo gli ascolti di tre dischi last minute. Prendere o lasciare, e la tentazione è stata forte.
Allora ho pensato: “Tempo per ascoltarli non ne ho, figurarsi elaborare un pensiero critico su ognuno di essi”. Quindi rifacendomi agli insegnamenti ricevuti dall’ultimo corso di aggiornamento a cui ho partecipato, insegnamenti che dicono che ora agli allievi/ studenti non bisogna più impartire lezioni frontali ma far scattare in loro la coscienza di ciò che si fa e di ciò che giace dentro come conoscenza, mi son per l’ennesima volta detto:” perché non lasciare questo compito ai cari amici che seguono questo Blog”? Non che vi consideri studenti o allievi, ma con le vostre conoscenze potreste arricchirmi e ascoltare i dischi sarà un piacere ma anche una possibilità di confronto. Ecco è il confronto quello che bisogna stimolare, critico e non pregiudizievole. Io la mia preferenza non ve la dico, magari ne riparliamo dopo, quando esco dall’acqua e mentre sorseggio un buon bicchiere di birra ….Vabbè i tempi per un sermone/torrone letterario sono scaduti, godiamoci l’ascolto di Ed Harcourt con il suo Lustre , di lui potremmo aprire una pagina e discutere del perché un talentuoso non abbia mai spiccato il volo, I Am Kloot in uscita il 5 p.v. con Sky at Night che vede la collaborazione degli Elbow in produzione - sani come un pesce oserei dire e The Villagers con il suo incantevole, fiabesco Becoming a Jackal di cui seguirà qualcosa di più concreto a breve. (ops mi son lasciato sfuggire che…. ).
Ci risentiamo! Splash…….glooo glooo glooo!!!!!
Giamp[in basso video dei The Villagers, I am Kloot e streaming dell'intero album di Harcourt]
martedì 13 luglio 2010
JOHNNY FLYNN - Been Listening
<< Nato in Sudafrica, Flynn scoprì giovanissimo le Vuvuzela e ne divenne grande suonatore. Trasferitosi in Inghilterra per esportare la sua arte ebbe una visione di quello che avrebbe significato essere suonatore di Vuvuzela nel 2010 e i relativi rischi di essere lapidato on the road>>. Queste le poche notizie trovate su bullshitsmusic.com a proposito di Flynn, che in realtà (sebbene nato in Sudafrica per poi spostarsi in terra d'Albione) è un personaggio di multiforme ingegno, avendo attraversato la vita di poeta e attore, Shakespeare e Yeats, per poi approdare nel porto della musica alternativa. Ottimo polistrumentista, si è avvalso, in questo caso, di una band al completo, rispetto al suo esordio, essendo questo, il suo secondo album. In Been Listening, che quì potete ascolare in 5 delle 11 canzoni dell'album, Flynn declama il folk (ri)visitandolo a modo suo, non stravolgendolo ma svisandolo con riccioli di trombe dal sapore calypso (l'iniziale Kentucky Pill, Churlish May) e unendo, più in generale, la tradizione dei maestri del genere con il folk alternativo dei nostri giorni che della scena indipendente in generale, pare stia dando i frutti migliori. Non manca la costante presenza di Neil Young (la sblueasata e meravigliosa Been Listening su tutte) un bel duetto in The Water con Laura Marling (notevole anche la versione alternativa della canzone a chiosa dell'album), per la quale potrebbe invaghirsi uno come Tweedy; una Barnacled Warship rubata al Mellencamp di The Lonesome Jubilee e ancora Howl e qua e la omaggi a Vic Chesnutt. In questo giorni è in tour con i Mumford & Sons, altro segnale inequivocabile del nuovo rinascimento cantutoriale di questo secolo. Non lasciatevi ingannare dalla copertina autunnale. Disco che merita di essere pompato a dovere anche al mare. Raccomandato.
<< Nato in Sudafrica, Flynn scoprì giovanissimo le Vuvuzela e ne divenne grande suonatore. Trasferitosi in Inghilterra per esportare la sua arte ebbe una visione di quello che avrebbe significato essere suonatore di Vuvuzela nel 2010 e i relativi rischi di essere lapidato on the road>>. Queste le poche notizie trovate su bullshitsmusic.com a proposito di Flynn, che in realtà (sebbene nato in Sudafrica per poi spostarsi in terra d'Albione) è un personaggio di multiforme ingegno, avendo attraversato la vita di poeta e attore, Shakespeare e Yeats, per poi approdare nel porto della musica alternativa. Ottimo polistrumentista, si è avvalso, in questo caso, di una band al completo, rispetto al suo esordio, essendo questo, il suo secondo album. In Been Listening, che quì potete ascolare in 5 delle 11 canzoni dell'album, Flynn declama il folk (ri)visitandolo a modo suo, non stravolgendolo ma svisandolo con riccioli di trombe dal sapore calypso (l'iniziale Kentucky Pill, Churlish May) e unendo, più in generale, la tradizione dei maestri del genere con il folk alternativo dei nostri giorni che della scena indipendente in generale, pare stia dando i frutti migliori. Non manca la costante presenza di Neil Young (la sblueasata e meravigliosa Been Listening su tutte) un bel duetto in The Water con Laura Marling (notevole anche la versione alternativa della canzone a chiosa dell'album), per la quale potrebbe invaghirsi uno come Tweedy; una Barnacled Warship rubata al Mellencamp di The Lonesome Jubilee e ancora Howl e qua e la omaggi a Vic Chesnutt. In questo giorni è in tour con i Mumford & Sons, altro segnale inequivocabile del nuovo rinascimento cantutoriale di questo secolo. Non lasciatevi ingannare dalla copertina autunnale. Disco che merita di essere pompato a dovere anche al mare. Raccomandato.
sabato 10 luglio 2010
Sì lo so sono in ritardo. Ma 'sti giorni vanno così: caldo, ancora caldo, scadenze e cervello annacquato. Anche la playlist ne risente, non in termini di qualità quanto di atmosfera. Chiatarre elettriche vicine allo zero e canzoni più rilassate. Buon week end. Ah, dimenticavo. Al solito le canzoni sono in formato gratuito e scaricabili cliccando sull'icona divshare. ARisaluti.
venerdì 9 luglio 2010
WHAT CHEER? BRIGADE
Sarà stato che abbiamo parlato dei Guachos ma, nel bel mezzo della selezione di canzoni destinate a una nuova playlist, mi ritrovai su di un ponte che partiva da Providence a nord di New Oreleans e arrivava ai Balcani. Sul ponte ho camminato insieme a questa Brigata di 19 elementi che hanno suonato Malaguena fino a che non siamo arrivati a destinazione. Nel mentre si percorreva il ponte immaginario, sotto il sole cocente dell'estate più torrida, un oceano di corpi si moltiplicava senza tregua. Alla fine giungemmo a destinazione. Domani si riparte ... c'è il ritorno da affrontare...
(Sotto, il brano gratuito in mp3, il video girato ad un concerto?festa?, più sotto il video ufficiale della canzone)
giovedì 8 luglio 2010
Introducing Greg Petrelli According to
NUMA SOSA & THE GUACHOS
Caro Greg, premetto, almeno per quanto mi riguarda, che il genere Ska-Reggae solo in parte mi cattura. Si, lo so, bisognerebbe apprezzare la musica senza limiti imposti dalle classificazioni, e difatti non ho detto che non mi piaccia, solo che forse di cose del genere se ne sentono troppe e tutte riconducono a quei temi vacanzieri e di spensieratezza o tutt’ al più in quel limbo infestato da gente che vuole fare protesta, casino, centro sociale occupato e cose del genere. Molti anni, ma dico molti anni fa per caso ho bazzicato i Persiana Jones e le Tapparelle Maledette ai tempi del loro mitico Bedford rosso (non so se conosci?) e con Silvio e compagnia ci si poneva le stesse domande. Ma perché per sfondare nel settore Ska devi per forza di cose mettere dentro testi impegnati, distorsione e cose del genere? In fondo altro non è che la rivisitazione di generi festosi caraibici e noi si ha voglia di divertirci e di far divertire!!! Anche loro per emergere hanno dovuto arrendersi e di seguito la loro musica e divenuta quello che oggi piace ai pogatori della domenica, dei concerti di massa sotto il sole cocente, bevendo tequila e sognando un mondo libero. Musica riarrangiata, testi più impegnati, un po’ di spagnolo di qua un po’ di inglese di la e il gioco è fatto. Stessa cosa dicasi per i Negrita (che vergogna usare ancora quel nome altisonante) piacevoli incontrarli sotto il tendone a fare 4 chiacchiere ad una festa de l’Unità di qualche anno fa, in un set acustico obbligato dal tempo, dopo il loro esordio direi fulminante (pensa che ho ancora la maglietta che mi regalarono con peperoncino in prima linea). E dopo? Un deserto di contaminazioni che per me non portano da nessuna parte. Per loro porta denaro contante e abbandono degli ideali (sigh). Eppure se li vedi on stage riescono ancora a trasmettere voglia di ribellarsi. Non so voi. In fondo ”due samples non fanno primavera”. Ecco ….. se è questo che volevi sentirti dire bene, altrimenti pace fatta !!!!
p.s.1 i brani comunque sono godibili per quello che può essere il target a cui penso vi rivolgete (cioè quelli di cui sopra)
p.s.2 : il tuo Blog è per me fonte inesauribile di godimento, pensa che lavoro gomito a gomito con una Ciellina, mamma mia che scintille!!!!!
p.s.3 ma vivi nei dintorni di Luino? Che posti!!!
In gamba.
Giamp
contatti: http://www.theguachos.com/ ; http://www.myspace.com/numasosaandtheguachos
NUMA SOSA & THE GUACHOS
Caro Greg, premetto, almeno per quanto mi riguarda, che il genere Ska-Reggae solo in parte mi cattura. Si, lo so, bisognerebbe apprezzare la musica senza limiti imposti dalle classificazioni, e difatti non ho detto che non mi piaccia, solo che forse di cose del genere se ne sentono troppe e tutte riconducono a quei temi vacanzieri e di spensieratezza o tutt’ al più in quel limbo infestato da gente che vuole fare protesta, casino, centro sociale occupato e cose del genere. Molti anni, ma dico molti anni fa per caso ho bazzicato i Persiana Jones e le Tapparelle Maledette ai tempi del loro mitico Bedford rosso (non so se conosci?) e con Silvio e compagnia ci si poneva le stesse domande. Ma perché per sfondare nel settore Ska devi per forza di cose mettere dentro testi impegnati, distorsione e cose del genere? In fondo altro non è che la rivisitazione di generi festosi caraibici e noi si ha voglia di divertirci e di far divertire!!! Anche loro per emergere hanno dovuto arrendersi e di seguito la loro musica e divenuta quello che oggi piace ai pogatori della domenica, dei concerti di massa sotto il sole cocente, bevendo tequila e sognando un mondo libero. Musica riarrangiata, testi più impegnati, un po’ di spagnolo di qua un po’ di inglese di la e il gioco è fatto. Stessa cosa dicasi per i Negrita (che vergogna usare ancora quel nome altisonante) piacevoli incontrarli sotto il tendone a fare 4 chiacchiere ad una festa de l’Unità di qualche anno fa, in un set acustico obbligato dal tempo, dopo il loro esordio direi fulminante (pensa che ho ancora la maglietta che mi regalarono con peperoncino in prima linea). E dopo? Un deserto di contaminazioni che per me non portano da nessuna parte. Per loro porta denaro contante e abbandono degli ideali (sigh). Eppure se li vedi on stage riescono ancora a trasmettere voglia di ribellarsi. Non so voi. In fondo ”due samples non fanno primavera”. Ecco ….. se è questo che volevi sentirti dire bene, altrimenti pace fatta !!!!
p.s.1 i brani comunque sono godibili per quello che può essere il target a cui penso vi rivolgete (cioè quelli di cui sopra)
p.s.2 : il tuo Blog è per me fonte inesauribile di godimento, pensa che lavoro gomito a gomito con una Ciellina, mamma mia che scintille!!!!!
p.s.3 ma vivi nei dintorni di Luino? Che posti!!!
In gamba.
Giamp
contatti: http://www.theguachos.com/ ; http://www.myspace.com/numasosaandtheguachos
mercoledì 7 luglio 2010
DIRTY PROJECTORS & BJORK - Mount Wittenberg Orca
Io ho detto sì, Lei ha detto sì, Noi abbiamo detto sì. Il primo, David Longstreth dei Dirty Projectors aveva accettato la proposta di una delle menti di Sterogum di cantare per beneficenza in una libreria di New York; la seconda a ricevere la richiesta e ad accettare, invece, è stata Bjork. "You are great, David" ... "You're great too Bjork"! "I guess i'd really love to write a bunch of new songs for us to sing together" (i complimenti li ho aggiounti io, la dichiarazione è di Longstreth). Figurarsi se si facevano scappare l'occasione di collaborare insieme. Nemmeno a farlo apposta, nei giorni seguenti all'episodio, accade che una delle coriste della band dei progettisti, costeggiando l'oceano a nord di San Francisco, lungo il monte Wittenberg, nota una piccola famiglia di balene che le fa scattare la molla. Inizia così a scriverci sopra qualche bozza di canzone per poi spedirle alla piccola islandesina. Da qui, la fitta collaborazione che sfocia nell'ultimazione di questo mini album di 7 canzoni, rappresentato prima a New York l'8 maggio del 2009 e solo di recente registrato in studio, al termine della lunghissima tournèe dei Dirty Projectors. Altre notizie le trovate QUI' che è il sito ufficiale del progetto benefico e dove si può acquistare, donando minimo 7 dollari, l'album in formato mp3. Musicalmente, non lo trovo granchè riuscito. Bjork si sente poco e in alcuni tratti pare di ascoltare i Manhattan Transfer per l'eccessiva presenza coristica. Ve lo volevo segnalare, ve l'ho segnalato. Just for f(u)ans.
Sharing Orb
On And Ever Onward
Io ho detto sì, Lei ha detto sì, Noi abbiamo detto sì. Il primo, David Longstreth dei Dirty Projectors aveva accettato la proposta di una delle menti di Sterogum di cantare per beneficenza in una libreria di New York; la seconda a ricevere la richiesta e ad accettare, invece, è stata Bjork. "You are great, David" ... "You're great too Bjork"! "I guess i'd really love to write a bunch of new songs for us to sing together" (i complimenti li ho aggiounti io, la dichiarazione è di Longstreth). Figurarsi se si facevano scappare l'occasione di collaborare insieme. Nemmeno a farlo apposta, nei giorni seguenti all'episodio, accade che una delle coriste della band dei progettisti, costeggiando l'oceano a nord di San Francisco, lungo il monte Wittenberg, nota una piccola famiglia di balene che le fa scattare la molla. Inizia così a scriverci sopra qualche bozza di canzone per poi spedirle alla piccola islandesina. Da qui, la fitta collaborazione che sfocia nell'ultimazione di questo mini album di 7 canzoni, rappresentato prima a New York l'8 maggio del 2009 e solo di recente registrato in studio, al termine della lunghissima tournèe dei Dirty Projectors. Altre notizie le trovate QUI' che è il sito ufficiale del progetto benefico e dove si può acquistare, donando minimo 7 dollari, l'album in formato mp3. Musicalmente, non lo trovo granchè riuscito. Bjork si sente poco e in alcuni tratti pare di ascoltare i Manhattan Transfer per l'eccessiva presenza coristica. Ve lo volevo segnalare, ve l'ho segnalato. Just for f(u)ans.
Sharing Orb
On And Ever Onward
martedì 6 luglio 2010
D E V O
Q: We Are DEVO? A: No, We Are Mutants!!
A molti nel parlare dei DEVO viene in mente la cover destrutturata (ma mai quanto quella proposta dai Residents - obbrobrio ndr.) di I Can’t Get No Satisfaction. Così come viene in mente quel buffo cappello in plastica (praticamente un vaso da fiori al contrario) o i colori appariscenti dei loro abiti anch’essi plastificati. D’altro canto la città da cui vengono non poteva sottrarli da quel modo di essere, diciamo, plastificati. Loro poi ci hanno cucito sopra il loro universo che viaggia al contrario ed è nota a tutti la storia che siano stati i Rolling Stones a coverizzare un loro brano, e così via. Erano gli anni dei Kiss, dei Rockets e in Italia, ahi noi, dei Cugini di Campagna con i loro zatteroni gonfiabili e parrucche. I Cugini resistono ancora al logorio del tempo, immacolati e con le loro voci candide da fare un baffo ad Antony and the Johnsons. A tal proposito ricordo che ca. 15 anni fa appena giunto in Trentino (una sorta di terra di Moldor) qualcuno mi disse: Ah Giampaolo dato che ti piace la musica sai che a Rovereto abita il cantante dei Cugini di Campagna? Stavo già pensando all’epoca a come espatriare!!! Per fortuna ci ha pensato dopo il cantante ad andare via. Ma tornando ai DEVO, a me no, a me invece viene in mente la canzone Mongoloid che io ho imparato a menadito ad eseguire con la chitarra elettrica distorta al massimo e cantando in un imbuto creando così una mia personale cover (occhio per occhio, dente per dente, eh eh eh ). Il brano mi collega come sempre a spazi lavorativi e mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i Down a riguardo. Intendo dire sapere di essere stati oggetto per una canzone da parte di una nota band il cui testo dice tutto a riguardo.
E poi in quanto a longevità anche loro non temono nemmeno il peso degli anni. Ed è di non molto tempo fa la notizia che il creatore dei Simpson, Matt Groening, voglia riprendere la serie TV interrotta nel 2003 “ Futurama “– che vedeva impegnati in un episodio i DEVO come eroi della lotta per i diritti dei Mutanti -essendo stati loro mutati nel corso degli anni. Peraltro già presenti in altre serie animate come i Simpson (dove si vedono in un poster) ed anche nei Griffin. Ma questa storia delle apparizioni in serie cartoon americane ha già reso onore a tanti altri: U2, Beck, Coolio, Snoop Dog e così via. Insomma di questo si parlava ma anche del fatto che ritornano dopo circa 20 anni con un nuovo album in studio dal titolo Something for Everybody, e un lavoro che vedrà impegnati i nostri ad una collaborazione con Santigold. Questo alimenta i nostri dubbi su quanto siano reali i DEVO o magari mutanti di se stessi.Giamp
lunedì 5 luglio 2010
SEASICK STEVE - Man From Another Time
[2009]
E' proprio quando ascolti gruppi come Black Keys, Soledad Brothers, Radio Moskow che ti viene in mente un personaggio come Seasick Steve (strano nome che si è dato - Steve Mal di Mare -). Capisci quanto sudore, dolore si nasconde in quelle note semplici che sono il blues. Lui ha di sicuro sofferto, in giro per il mondo sulle strade all'età di 13 anni incontrando personaggi di ogni sorta. La sua faccia d'altro canto emana segni di un vissuto devastante. Per cui se tanto mi da tanto quale genere più adatto del blues per raccontare le sue storie ??? Un modo di esporre ciò che ha vissuto, incontrato. Il suo modo di articolare il realismo attraverso la crudeltà del blues. La voce di un uomo sofferto che spazia oltre i confini del tempo, che sia realmente un uomo di un altro tempo o un perenne innamorato? Ed è questo in definitiva quello che ci si aspetta da uno con la sua stoffa. Buon ascolto.
Giampsabato 3 luglio 2010
giovedì 1 luglio 2010
JANIS JOPLIN - Summertime
Summertime, and the livin' is easy
Fish are jumpin' and the cotton is high
Oh! Your Daddy's rich and your Ma is good lookin'
So, hush little baby, don't you cry . . .
One of these mornin's you're gonna rise up singin'
Then you'll spread your wings, and you'll take to the sky
But 'till that mornin' there's a nothin' can harm you,
with Daddy and Mammy standin' by . . .
But 'till that mornin' there's a nothin' can harm you,
with Daddy and Mammy standin' by . . .
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