martedì 11 gennaio 2011

LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA

E’ proprio quando ascolti brani come quelli contenuti nel disco de Le Luci della Centrale Elettrica che ti accorgi che il tuo non è stato un brutto sogno ma la realtà in cui vivi; tangibile, concreta e realistica ora più che mai. Governi che non rispondono al loro vincolo di tutela verso i loro elettori o meno (quella gremita ciurmaglia chiamata “ coglioni”). Decine di Marchionne pagati come 10.000 delle tue vite che non potrai vivere e che quindi mai ti daranno l’affastellamento di ricchezza che loro e solo loro potranno mettere da parte. Redditi crocifissi e poi derisi, i nostri. Redditi inviolabili e benamati, i loro. Sindacati che vergognosamente siedono alla “destra” del padre quasi a volerti rassicurare e che proclamano silenzi eloquenti, ossimori la cui sola funzione è di fatto straniarti, scompaginando le fila. Convergenze parallele…. ma cosa cazzo vorrà dire? Me lo sono sempre chiesto. Linguaggi oramai uniformati, straripanti, che si rincorrono da destra a sinistra. Elenchi di valori buoni a rinfoltire palinsesti oramai sorpassati, medievali. Politicaly correct. ‘Sto paio di……' E tu nel mezzo che continui a non capire un cazzo!!! Corse al ribasso di una falsa morale politica e sociale che mai avremmo voluto conoscere. Ecosistema sociale che implode ridondante come è di sfrenato e bieco cinismo. Petroliere come fossero fiocchi di neve. Superfici aride desertificate, coste abbarbicate al cemento, anidride carbonica buona forse per semplici bevande gassate. Ed è meglio che smetta di delirare per non turbarvi ulteriormente.
Nina (ovvero la pazza per amore):
“Son io desto, o pur deliro?”
Lindoro raccolto delirante dalla folla accorsa in strada a soccorrerlo; (un moderno nda)
Lindoro agonizzante per l’Amore disatteso, prega che la sua amata Patria riprenda la ragione e si ripresenti alla gente guarita così da ricondurla tra le braccia del Padre
.

Ma il delirio è fonte spesso di verità, fantasiosa semmai, ma pur sempre verità. Una corsa quella descritta in questo disco che ripercorre un passato - presente della Patriadenojartri che non lascia dubbi sul livello di incazzatura e di indignazione raggiunto dalle moderne masse.Buon ascolto.
Giamp

Le Petroliere


Per respingerti in mare

7 commenti:

Resto In Ascolto ha detto...

sempre peggio caro Giamp! sempre peggio !!!

Stefania248 ha detto...

Ma hai messo il pupazzetto/natalizio/cuffiato in fonto.... mò che testa c'hai?
ahhahahha
:D

Stefania248 ha detto...

ps: poi torno a leggere e ad ascoltare, vado di fretta :)

Lucy ha detto...

wowowowwowowow!
Lo adoro :)

Giamp ha detto...

@Restoinascolto

eh si caro amico , ne vedremo delle belle.

@Lucy

Li conosco da poco e devo dire che mi hanno letteralmente assorbito. Sono contento per te che ti piacciano.

@Ste
mi raccomando tieniti forte quando ripassi per leggere.....spira un brutto vento....

ciao

ant ha detto...

we, ma mi fate capire se vi piace o no??!!
ciao cari

Giamp ha detto...

@ ant
fratello son forse custode di me stesso?