venerdì 30 aprile 2010










Ovvero quella sporca dozzina. Un'altra bella tornata di novità in uscita o appena uscite. Non il meglio in senso assoluto, ma il meglio del download legale, scelto tra un centinaio di brani che spero incontrino i vostri gusti così come in molte delle canzoni presenti hanno incontrato il mio: Tab the Band, Japandroids e Hunx su tutti. Buon ascolto, buon fine settimana, buone cose ...





giovedì 29 aprile 2010

INTERPOL  - Lights


Facilmente rintracciabile sul web la nuova canzone degli Interpol in free download. Ve la posto comunque se non volete scomodarvi. Buon ascolto.


On that I see
Show me your ways
Teach me to meet my desires
With some grace
On that I fear
Don´t turn away
And leave me to plead in this whole other place
What if I never break
Vistuary won´t you take me
Far away
Far away


On that I seek
Please police me
I want you to police me
But keep it clean


Now that you mean my place
Now let´s take them away
Strong as you've seen
Old as you be
(That's why I hold you)
You will always obey
(That's why I hold you near)


On that I feel
Cap it aways
Teach me to grieve and conspire
With my age
On that I can see
Go mystic spree
See thing routine
I could never navigate
Maybe I like to stray
No harm
It seems to be less so free
Not today
It´s like you want it that way
On that I see
Peaceful lifes run away from me
Run away from me


We like to take the signs
(That's why I hold you)
And bring silence in disguise
(That's why I hold you near)
We like to meet the barrier
That is on your own


That's why I hold you
That is why I hold you
That's why I hold you near

mercoledì 28 aprile 2010

E in questo sabato qualunque,
un sabato italiano ...
Quando si dice utilizzo del mezzo pubblico per fini personali o qualcosa del genere (no sua nanezza non ce l'avevo con lei! [si sente sempre chiamato in causa ... civile o penale che sia ...]. Vabbè. Sabato avrò parecchie cose da fare. E siccome ho finito i post-it per i pro memoria qui in ufficio mi son detto: vado sul blog, evito It e ci scrivo su, un bel post ... in particolare, insieme a mia moglie, saremo i testimoni di nozze al matrimonio di sua sorella. Alla messa nuziale, però, mio figlio Lorenzo ha preferito farsi una bella partita di basket con i suoi amichetti scoiattoli alle 9,30 (come dargli torto). Quindi, prima palestra, poi in chiesa per un po' di taglio e cucito (non prenderemo la comnunione, figuratevi gli AAARGGHHH!! che si sprecheranno). Poi vado a riprendere e portare a casa il piccolo cestista per la doccia, vestiario e pettinatura ("no papi ho detto che non li voglio pettinaaare"!!! - un vero rockettaro, Lui). Poi al ristorante, e vai! che si parte per le consuete 7/8 ore di supplizio gastronomico e musicale. Non so ancora quali saranno i piatti (ve lo racconto forse un giorno, magari quando avrò digerito), di certo immagino quale sarà la compilation sonora che mi aspetta: si parte con il repertorio Pooh-Cocciante-Baglioni per poi salire sul trenino pepeee-pepepepeee di BrigitteBardòBardò, un po' di mazurke di periferia per soddisfare i palati di coppie 60-70nni e 5 bottiglie di vino al passivo e conclusione alla grandissima con la versione corale di Io vagabondo che son io, che non mancherà di commuovere i partecipanti. Forse avrò il tempo un caffè e un occhiata al concerto del primo maggio, forse no. Poi baci, abbracci e buste regalo piene di euro per ringraziare gli sposi della bella bellissima giornata ..... mortacci ...
 "un sabato italiano il peggio sembra essere passato, la notte è un dirigibile che ci porta via lontaaano"
La canzone che vi posto è direttamente proporzionale al testo scritto. Si tratta del primo Sergio Caputo i cui testi, a dire il vero, mi hanno sempre divertito. Fatemi un "in bocca al lupo".

martedì 27 aprile 2010

BROKEN SOCIAL SCENE
Forgiveness Rock Record
(non è propriamente una recensione)
In linea con l'url del mio blog vorrei dire la mia sulla musica indie. Lo faccio adesso dopo aver ascoltato una volta di più l'ultimo album dei Broken Social Scene dalle prosperose terre canadesi. L'ascolto un pò più accurato che ho dedicato al nuovo disco dei Broken è servito per dare fiato a questo mio (tanto probabile quanto inutile) sfogo sullo stato della musica indie odierna. Ma anche breve, sì. Perchè alla fin fine cosa c'è da dire dopo aver ascoltato Forgivness Rock Record? Non sono un critico (inteso come chi è in grado di esprimere giudizi più tecnici dei miei, avendo io, ascoltato molta meno musica e da molto meno tempo dei suddetti). Sarà anche "grazie" alla mia incapacità di riuscire ad andare oltre i miei gusti e le mie reminiscenze, per cui se l'artista non mi tocca la corda giusta, sbatte contro un muro e cade giù, ma negli ultimi anni faccio davvero fatica ad entusiasmarmi per le nuove uscite. Ne escono  centinaia al giorno che non mancano di essere beatificate o peggio santificate sul pitchfork di turno. Avrei voluto davvero fare una bella recensione sul disco dei Broken Social Scene facendo i dovuti apprezzamenti  se dovuti, o dicendone peste e corna se avessero provato, chessò, a fare il verso ai Led Zeppelin o a scimmiottare gli Stones. No, niente. Il vuoto assoluto. Alla fine di tutto il mio arzigogolare della mente (leggasi anche megapippone) ho emesso questa sentenza (ovviamente) appellabilissima: ovvero un buon 80% della musica "alternativa" di oggi, purtroppo non è bella, malauguratemente non è nemmno brutta, solo I-NU-TI-LE! Lascio il restante 20% perchè nonostante tutto sono sempre un ottimista e adoro essere smentito, mette un po' di sale alla vita. Se invece i Broken vi piaciono eccovi l'intero album in streaming.

lunedì 26 aprile 2010

TITUS ANDRONICUS
The Monitor [2010]
Devo ammettere che fa un certo effetto sentire questo disco dei Titus Andronicus. Un viaggio indietro nel tempo con la mia mente, un viaggio all’interno di sonorità che mi riconducono sulle orme delle esperienze che mi hanno affascinato da giovanissimo (notate bene dico giovanissimo in contrapposizione al giovane odierno!!!). Un disco intriso di country-folk-punk, meccanico rurale e non di certo raffinato e sicuramente vivo, poco incline alle melodie di questo periodo cosi fottutamente filocanadesi e piuttosto cosi impregnato di roots americane. Rozze e incivili. Violini che si mescolano a chitarre che azzannano organi abbigliati da cornamuse. Non ne avevo mai sentito parlare prima se non per il nome che li accomuna ad una tragedia di Shakespeare. Ho quindi come la sensazione che dopo l’ascolto prolungato di questo disco nulla potrà più esimermi dal pogare, sputare fuori la rabbia che mi attanaglia per le storture del mondo e perchè no inebriandomi di ottimo vino con gioia, intravedere sullo sfondo l’ombra dei Pogues che duettano con un incazzatissimo Joe Strummer e lasciatemi almeno la illusione di poter cambiare la società ipertrofica in ogni sua manifestazione così come fecero anni fa altre generazioni. Buon ascolto.
Giamp


A More Perfect Union

Titus Andronicus | MySpace Music Videos


giovedì 22 aprile 2010

THE NATIONAL    
High Violet [2010]

Tra non molto, nel mio paesello di origine, quel posto che una volta sapeva di sansa, al punto da ribattezzarlo “il Sansificio” per un lungo periodo dell’anno (ci hanno tolto pure quello per fare massacro di cemento, però forse meglio così magari i fumi che fuoriuscivano da quella ciminiera che si stagliava nel cielo erano pure cancerogeni!!!??? ) ci saranno i festeggiamenti ( 5 ininterrotti giorni all’insegna della sagra ) per la santa patrona, Santa Maria di Merino. La festa non ve la descrivo, ma immaginate un po’ quelle processioni tipiche del Sud Italia con schiere di esaltati e fanatici che portano a spalla per Km. statue coperte d’oro che la metà basterebbe a costruire un bell’ospedale, utile alla comunità. Il titolo di “patronato” ( non i patronati per l’assistenza fiscale o pensionistica) è comunque conteso da altri due santi ma talvolta ci si attacca anche una qualche riserva, insomma per non farci mancare nulla abbiamo un santo patrono per ogni occasione. A Marzo San Giuseppe in Aprile San Giorgio segue a Maggio Santa Maria di Merino ( la patrona di cui sopra) poi a Giugno Sant ‘Antonio - pausa di due mesi per dare spazio alla mega festa estiva e si riprende a Settembre con la Madonna del Mare. Insomma quando qui a Nord, dove vivo, si dice che non abbiamo voglia di fare nulla, noi Terroni, a me viene da ridere. Provate voi a sottrarvi a tutta questa pandemia di santi e non ultimo ad uscire indenni dalle megaingozzate che le feste portano con se!!! Roba che la Grande Abbuffata è solo l’antipasto. Carciofi ripieni, che si intortano seppie ripiene, che si fagocitano melanzane ripiene che si travestono da cozze, anch’esse ripiene. Un groviglio di ripieni che manco il capretto con piselli e uova trova posto a tavola. E ancora a seguire noccioline, castagne affumicate, e canditi e torroni e taralli ‘ngelippati (glassati) irrorati da fiumi di moscato passito ed ettolitri di limoncello o limoncino che dir si voglia. E tutto questo in addestramento per il santo natale, così come forma di protesta verso i popoli che con un euro vivono un mese mangiando bacche di bosco e bevendo acqua di fonte ad andar bene, sennò manco quella. Ma nel descrivere l’evento che da un po’ non sa più ne di sacro e tantomeno di profano, mi sono perso il nocciolo della situazione. Ah si ora ricordo. Mi veniva in mente che per queste feste viene spesa una fortuna (tra contributi pubblici e sponsor vari) per far assistere alla popolazzione locale (volutamente scrivo con la doppia zeta) ma anche gli oriundi e magari i germanici già presenti sul territorio votato al turismo, ad una serata in piazza con spettacolo canoro-cabarettistico. Si spazia da Masini a Tozzi, da Dolcenera a cantautorato melodrammatico napoletano, da Orietta Berti a Pippo Franco e ad andar bene ti becchi Checco Zalone contro il Gabibbo. Mai una volta che ci si sposti di una virgola. Mai una genialata, un colpo di coda, un’onda anomala che spazzi via la consuetudine. Chessò un concerto che infiammi gli animi dei giovani amanti del settore rock contemporaneo. Un concerto fuori programma dei The National venuti direttamente da New York nel Paese del Sansificio, per presentare il nuovo album, High Violet, che vedrà peraltro la luce proprio il 10 maggio. Un album che arriva a distanza di tre anni dal precedente e pluri glorificato Boxer. Un disco che in termini sonori non si rifà molto a quest’ultimo lavoro ma piuttosto sfodera le chitarre del precedente Alligator. Un album che mantiene fede però alle sonorità analogiche senza nulla tentare e nulla pretendere. Elettronica abrogata, annichilita.. E poi si sa la 4AD non è etichetta che si permette irrisioni. Un disco che evoca intensità senza mezzi termini. Una voce pulita, una timbrica profonda, sebbene talvolta nascosta da chitarre illogiche o da sorprendenti overdrive. Ma la mia fantasia è contaminata dai tanti sogni. So che all’indomani dei festeggiamenti con le facce assonnate e l’alito pesante, tutti diranno che la parte musicale è stata noiosa e quanto mai inutile ma per il prossimo anno verseranno l’obolo utile a rifare gli stessi errori. Buon ascolto.
Giamp

(free song) The National – Afraid of Everyone


mercoledì 21 aprile 2010

URGE OVERKILL
Una band pulp, mooolto pulp.
(memorie di cinema, musica e televisione)

Gli anni '90 sono stati anche quelli migliori del programma televisvo Mai Dire Gol della Gialappa's. Il martedì a scuola era un continuo ripetere le battute di Frengo e Stop (Antonio Albanese), quelle di Aldo Giovanni e Giacomo, le gag di Teocoli-Caccamo. Insieme a miei amici non facevamo che commentare e ridere di quanto visto la sera prima. (Fatto 2 conti, il lunedì c'era il commento al campionato, il martedì a Mai Dire Gol, in pratica si riprendeva scuola dal mercoledì). Un altro, dei tanti comici, passati dalle parti della Gialappa's  è stato Bebo Storti (più famoso come conte Uguccione) che faceva anche il verso agli scrittori della generazione pulp (nonchè "autore" della frase "pulp, mooolto pulp") che in quel periodo (s)popolavano il mondo letterario, e non solo. Tutto questo mash-up di ricordi mi è tornato alla mente mentre riguardavo il trailer del film di Tarantino sul canale Coming Soon. Pulp Fiction, oltre ad essere stato un film di riferimento per molti cineasti (forse lo è tuttora) conteneva anche una bellissima colonna sonora. Tra le altre canzoni, quella di una band di Chicago, gli Urge Overkill, che rifacevano Girl You'll Be a Woman Soon di Neil Diamond. Il trio dell'Illinois, anche grazie all'improvvisa popolarità, diede alle stampe un discreto terzo album, Saturation, che ancora oggi riascolto con picere. I primi anni '90 furono quelli del grunge. Gli Urge Overkill trovarono una ricetta che non si discostava troppo da quel filone senza essere però, un'altra delle tante band grunge in circolazione. Dopo Saturation fecero uscire ancora un disco che però non ebbe le fortune del predecssore. Fu anche l'epitaffio del gruppo che dopo un'inutile trascinarsi senza gloria, si sciolse. Bei ricordi. Good Vibrations.

Positive Bleeding


Girl, You'll Be A Woman Soon

martedì 20 aprile 2010

EARL GREYHOUND - Suspicious Package


La grafica dell'album non lascia dubbi sui contenuti del secondo lavoro del terzetto newyorkese degli Earl Greyhound, uscito da qualche giorno. Essi propongono una sana miscela di rock blues che tende una mano ai Black Crowes e l'altra ai Wolfmother  in Oye Vaya, Ghost & Witness, Sea of Japan, mentre il cuore piange e canta il soul in Shotgun e nella conclusiva Misty Morning; spruzzate qua e la di anni '70, la deliziosa Black Sea Vacation,  e rimembranze del Lenny Kravitz di Mama Said in Out of Air e Bill Evans. Come sempre, nessuna rivelazione, nessuna originalità, nessuna next big thing, solo del sano rock blues non deleterio, bio degradabile al 100% che però, agli amanti del genere come me, non finisce mai di stancare. Il brano in mp3 è fornito gratuitamente dalla band iscrivendosi al loro sito http://www.earlgreyhound.com/ dove troverete altre notizie, video e musica. Still got the blues ... oh yeah!

Earl Greyhound - Ghost And The Witness


Earl Greyhound - Shotgun

lunedì 19 aprile 2010

FRIGHTENED RABBITS
The Winter of mixed Drinks -  [2010]

(Ma in Cina è l’anno del coniglio?) Non da molto è passata la pasqua (cristiana) e devo dire che ne sono uscito assuefatto più che negli anni precedenti. Come ogni festa, che oramai poco ha a che fare con lo spirito cristiano che le ha originate e che pure non mi toccano, se non per essere state parte della mia infanzia, mi sono trovato sommerso da uova di cioccolato e quant’ altro di futile contorni tale evento. Riti sacri del fine settimana acclusi. Non per volontà mia di certo, ma quando hai due figli viene naturale trovarsi in una condizione simile. Allora mi son chiesto come mai, da festa basata sulle uova pasquali e le loro sorprese che ricordo della mia infanzia, oggi ci si ritrovi invece sommersi anche da coniglietti pasquali anch’essi contenenti sorprese? E’ ovvio anche, che se uno ci pensa, il cioccolato comprato in barrette/tavolette costa meno e puoi anche scegliere la qualità dello stesso senza doversi accapigliare tra gli scaffali gremiti di persone che si azzuffano per l’ultima trovata commerciale. Pensate poi alle sorprese. Delle vere inutilità. Anche in termini di gioco. Che valore hanno? Quasi sempre si resta delusi dalla consistenza delle stesse. E poi che costi ragazzi!!!! Parto quindi in quarta e mi documento. Spulcia di qua, rovista di là, leggo che anche per questa evenienza la Contaminazione NordEuropea e – Americana sta prendendo il sopravvento. Di fatti il coniglietto pasquale o "easter bunny", come si dice in inglese, trae origine dai riti pagani pre-cristiani sulla fertilità. Poichè per tradizione il coniglio e la lepre sono gli animali più fertili in assoluto (‘sti maialoni), essi divennero fin dall'antichità il simbolo del rinnovamento della vita e della primavera. Il coniglio come simbolo della Pasqua sembra avere origine in Germania nel XV secolo, come testimoniano le cronache dell'epoca. I primi dolci e biscotti a forma di coniglio sembra si siano diffusi sempre in Germania ai primi dell'800. Furono gli immigrati tedeschi e olandesi che portarono in America la tradizione, secondo la quale il coniglietto pasquale porta un cesto di uova colorate (e poi non era più logico che a fare le uova fossero le galline, così come natura vuole?) ai bambini che si sono comportati bene. Ma dato che è un po' dispettoso, le nasconde tra l'erba e i cespugli del giardino. E' un simbolo pasquale molto diffuso negli Stati Uniti e nei paesi dell'Europa settentrionale. Voglio dire, se già aborro (mamma mia quanto mi piace ‘sto termine ) l’idea di trovarmi nelle vicinanze di halloween o di babbi natali vari immaginate l’idea di avvicinare questa ennesima tradizione che con lo spirito nazionale, ancor prima che cristiano, nulla ha a che vedere. Ma si sa Giamp è uomo tutto d’un pezzo, pertanto non fa testo. Cosa altro fare se non trovare il lato positivo della storia. Intendo dire la gioia dei tuoi figli che scartano uova di cioccolato o coniglietti alla ricerca di una sorpresa a loro congeniale ti fa passare tutto sotto una ottica differente, meno polemica e già che ci sei ti spari un bel pezzo di cioccolato appiccicoso e quanto mai edulcorato e di sottofondo tanto per non destare sospetto ( mi hanno beccato con le mani nella cioccolata) inserisci nel lettore il nuovo disco dei Frightened Rabbit, The Winter of mixed Drinks, i quali, con il loro tocco musicale apparentemente americano (seppure provengano dalla scozia) e con il loro stile disinvolto mi hanno sbalordito più che le sorprese nelle uova di cioccolato. Forse addirittura quasi come i White Rabbits di qualche post addietro. Devo dire che ritrovare all’interno di questi “ulteriori” Coniglietti Saltellanti ( poco pasquali) elementi di contatto con Arcade Fire, Bloc Party, Counting Crows, Okkervill River e i migliori Coldplay mi ha fatto davvero bene. Ora mi sento meno in colpa per aver preso parte alla fiera commerciale che la pasqua ogni anno ci propone. Buon ascolto.
Giamp



venerdì 16 aprile 2010

ROCK OPERA E CONCEPT ALBUM
(I 10 migliori e i 10 peggiori della storia)

Le classifiche musicali non mi sono mai piaciute. I 10 dischi per l'isola deserta, davvero un giochino che dura il tempo di fare ammenda di un disco che non ti sei ricordato di elencare. E' un po' come scordarsi dei primi amori. Il fine millennio/decennio/decade, poi, è stato un continuo proliferare sul web di primi e centesimi posti. Questa pippa/premessa per dirvi che ho trovto sul sito spinner.com, una doppia classifica delle 10 migliori e peggiori rock opera, intese vieppiù, come concept album, di sempre. Stilata da uno dei redattori del sito in questione, l'ho trovata quantomeno originale nei contenuti, forse perchè, molti dei dischi elencati non li conscevo affatto, ergo, fonte di nuove e future scoperte. Per i miei gusti avrei messo Bowie in cima, poi The Wall, Jesus Christ e Tommy degli Who, mentre c'è bagarre per accaparrarsi i primi posti tra i peggiori. Vabbè, una maniera com un'altra per ripassare un po' di storia in questo fine settimana, che vi auguro di passare al meglio.

I migliori:
10. 'Franks Wild Years,' Tom Waits - 9. 'Hedwig and the Angry Inch,' Original Cast - 8. 'Quadrophenia,' the Who - 7. 'Joe's Garage, Acts 1-3,' Frank Zappa - 6. 'American Idiot,' Green Day - 5. 'Jesus Christ Superstar,' Andrew Lloyd Webber and Tim Rice - 4. 'The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars,' David Bowie - 3. 'Southern Rock Opera,' Drive-by Truckers - 2. 'The Wall,' Pink Floyd 1. 'Tommy,' the Who


I peggiori:
10. 'Psychoderelict,' Pete Townshend - 9. 'Greendale,' Neil Young - 8. 'The Pick of Destiny,' Tenacious D 7. 'Goes to Hell,' Alice Cooper - 6. 'The Beat Goes On,' Vanilla Fudge - 5. '... The Life of Chris Gaines,' Garth Brooks - 4. 'Blows Against the Empire,' Jefferson Starship - 3. 'Kilroy Was Here,' Styx - 2. 'Bat Out of Hell,' Meat Loaf  - 1. 'Music From the Elder,' Kiss