martedì 1 giugno 2010

WONDERSWAN - A Stitch In Space/Time


















Nostalgia dei Pavement? Provate Wonderswan! Paliativo efficace a prova di Malkmus!

lunedì 31 maggio 2010

FOALS - Total Life Forever

Non per altro , ma l’incontro con i Foals mi riaccende le passioni primitive che solo i Talking Heads seppero regalarmi.Una vibrazione che scuote tutto il mio corpo. Braccia che si muovono, gambe che battono il ritmo. Impossibile per me resistere e non ballare. Bloc Party, TVon The Radio,  per citarne alcuni, hanno provato a fargli il verso. Questi mi sembrano un tantino sopra la media e il precedente album suscitò l’attenzione dell’ NME. Privo di orpelli e baggianate varie fu un gran bell’esordio. Ora si consacrano con suoni che spaziano dalla dance al punk con incursioni prog e basi funk. Un climax che lentamente ti avvolge e ti teletrasporta in paesaggi onirici. Il marchio Foals regge ancora. Insomma, sarà anche scontata la battuta, ma i puledri dimostrano di essere di razza. Buon ascolto.
Giamp

sabato 29 maggio 2010

Per questo mese ho avuto veramente l'imbarazzo della scelta. E siccome molte delle canzoni scaricate (vi ricordo che sono assolutamente gratuite, non perchè le ho comprate io e ve le regalo, ma perchè rese disponibili dagli artisti, in rete) erano al femminile, non ho potuto fare a meno di creare una mega playlist a mo' di partita di calcio 11(donne) contro 11(uomini). A mio parere un bel sentire per entrambi, forse, con prevalenza per i maschietti (ce ne sono 3-4 ad alto contenuto rock che mi stendono). Buon week end a tutti. A lunedì.

venerdì 28 maggio 2010

HOT HOT HEAT - Zero Results
















Altro nuovo disco in arrivo l'8 giugno è quello del quartetto di Vancouver, Hot Hot Heat. Si chiamerà Future Breeds. La canzone che ci regalano (ma proprio regalano) è Zero Results che da quanto leggo non rappresentativa del nuovo album ma a mio parere molto accattivante. In attesa di ascoltare il resto di Future Breeds a voi la sentenza sulla canzone.
ARCADE FIRE: prima e dopo
L'amico Greg Petrelli, nel commentare il post precedente, mi ha segnalato questa esibizione live al Conan O'Brien degli Arcade Fire che cantano Laika dal loro primo album Funeral. Una band davvero ottima e coperta da rischi di cadute sul palco visto l'uso del casco di alcuni di loro. Più sotto vi ripropongo i due brani ufficiali del nuovo album in streaming.



Arcade Fire – The Suburbs


Arcade Fire – Month of May

giovedì 27 maggio 2010

ARCADE FIRE - The Suburbs
Questo il titolo dell'album in uscita il 3 agosto, mentre quella che vedete sotto sarà la copertina. Sono davvero curioso di ascoltare l'intero cd, anche perchè la canzone omonima è davvero molto piacevole e che potete ascoltare, tra l'altro, sul loro SITO senza i tagli, dovuti alla messa in onda della versione radiofonica. In più anche il testo.


Soft Healer – Gentle One
DEPECHE MODE - Hole To Feed

La lingua batte dove il dente duole !!!!! Uno dei temi più ricorrenti, da sempre, nei testi e nella musica (non da meno in quella dei Depeche Mode) è il sesso. La clip dei Depeche, in assoluto stile Elettro-Industrial, non lascia dubbi. Il messaggio è: ” Fatelo e non preoccupatevi di ciò che si mormora” !!! Che sia una limonata facile o che sia l’atto sublime ad essa legato l’importante è goderne appieno. E poi studi scientifici non fanno altro che considerarne l’uso terapeutico ad esso legato. Chi ha orecchie per intendere intenda !!!!
Giamp

martedì 25 maggio 2010

SONNY SMITH, Arte e Tramonti.
L'incredibile Sonny. Uno di quei personaggi per cui la parola artista non è affatto abusata. Assolutamente ignaro della sua esistenza ne faccio piacevolmente conoscenza scrollando uno dei tanti blog musicali ai quali faccio riferimento per il rifornimento di questo blog (scusate la scazzottata fonetica). Mr Smith (cognome così banale e inversamente proporzionale alla sua arte) ha trascorso l'ultimo anno realizzando un progetto titanico davvero originale che si chiama 100 Records e presentato alla galleria 16 di San Francisco: in pratica Sonny Smith ha scritto i titoli di 100 canzoni e inventato i nomi di 100 band fittizie. Poi ha mandato questi titoli e questi nomi a 100 artisti visivi della scena americana tra cui Ed Ruscha, William Wylie, Chris Johanson, Tucker Nichols, Rex Ray, Chris Duncan, Emily Prince etc. chiedendo loro di realizzare le copertine a questi fanotomatici dischi. Gli stessi artisti hanno accettato di buon grado e Sonny, al ritorno degli artwork, ci ha scritto e registrato sopra la bellezza di 200 canzoni (2 x ogni cd). Tutta l'opera, infine, l'ha caricata in un unico juke-box da lui stesso realizzato e messo in mostra appunto alla galleri di San Francisco. Beh, che ne dite? Visto mai niente di simile? Io no. (Ulteriori informazioni a questo link)

Non pago di questo immenso lavoro, poi, Sonny Smith, ha pubblicato da poco un nuovo album intitolato Tomorrow Is Alright insieme ai Sunsets (ovvero altri musicisti e autori quali Tahlia Harbour dei Citay che hanno collaborato alla realizzazione dell'album). Un disco sonnacchioso e dal "tramonto" facile. Scivola via senza lasciare profonde tracce, tranne che per Stranded, che  è vero, non alza il volume dell'album, ma ha un ritornello scanzonato che non smetto di cantare da giorni. La stessa Stranded è uscita in un 7 pollici che include nuovi titoli ed ha questa bellissima copertina anni '60. Oltre alla canzone di cui sopra, vi lascio il video di presentazione della sua opera omnia 100 Records e il video di Strange Love, traccia n. 3 del disco Tomorrow Is Alright. Belle cose.




















Sonny & the Sunsets - Stranded




lunedì 24 maggio 2010

STONE TEMPLE PILOTS - [ST]


Fanatico come sono stato del periodo Grunge (in termini non solo di sviluppo musicale), non potevo farmi mancare l’ascolto del nuovo disco degli Stone Temple Pilots che tornano dopo dieci lunghi anni dal precedente e poco valevole disco Shangri Laa Dee Da. Lo scetticismo in questi casi è d’obbligo cosi come lo è stato alla fine di settembre per il ritorno degli Alice in Chains, scetticismo che poi per fortuna è andato in parte a farsi fottere (così come direbbe d’Alema ad un giornalista antipatico e quanto mai rompipalle) dato che il disco scorre su temi tutt’altro che ripetitivi, in linea invece con una equilibrata qualità dimostrata in passato dagli stessi. D’altro canto “l’argent il fait la guerre” dicono i francesi e “Business is Business” dicono gli americani per cui se tanto mi da tanto ovvia era l’attesa per una delle grandi band del periodo grunge come gli Stone Temple Pilots. Il disco in sintesi che vedrà il rilascio al 25 maggio non mi pare da un ascolto veloce disco di grande magia, ma nella mediocrità di band che continuano a vender vagonate di dischi forse tutto sommato rimane accettabile. Il problema vero è che purtroppo qualcuno dovrà pur dirglielo che il Grunge è imploso con la morte di Cobain e i presupposti per continuare si sono estinti, quelli generazionali, men che meno da tale cataclisma sono scampati quelli musicali ad esso collegati. E poi anche il titolo abbastanza scontato - Stone Temple Pilots - la dice lunga sul vero obiettivo di questa operazione. Ma in mezzo a tutta la bagarre di LadyGaghe e NickelBack che girano per il mondo, c’è posto anche per loro. Buon ascolto.
Giamp

(sul sito http://www.billboard.com/ l'intero album in streaming)