lunedì 5 gennaio 2009

WE HAVE A DREAM
Questo gennaio è ancora all’esordio e già mi piace. Questo gennaio sarà festa, festa grande !!!
Mi piace non solo per il fatto che il sottoscritto compie 44 anni, con mia figlia che mi ricorda di essere diventato “ vecchierello “ (ecco il perchè della festa !!!), ma soprattutto perchè si attuerà un sogno.
Si avvera il sogno di coloro che hanno subito ingiustizie, di coloro che hanno visto calpestati i loro diritti e la loro dignità, di uomini e donne la cui unica colpa era ed è quella di avere la pelle nera.
Si avvera il sogno di colui che disse appunto “ I have a Dream “. Si avvera il sogno di M. L. King!!!
(link con il testo del discorso: http://www.dittatori.it/discorsomartin.htm)
A gennaio appunto avremo il primo presidente degli Stati uniti d’America di colore.
La scalata alla presidenza ha visto un entourage attorno a Barack Obama, nella sua campagna elettorale Rock the Vote, di stars musicali del calibro di Springsteen e Pearl Jam, e supportato da personaggi come Sean Penn o Robin Williams, i quali si propongono di festeggiarlo il 20 Gennaio all’'Harman Centre For The Arts di Washington.
Saranno presenti un sacco di ospiti, tra cui i registi Spike Lee e Ron Howard.
Ma non ci sarà solo l’ufficialità , molte altre le manifestazioni a corollario.
Infatti i magazine americani annunciano anche i rappers Outkast e Kanye West, coinvolgendo così diversi testimonials che si erano battuti per l'elezione di Obama.
All'Harman Centre For The Arts ci saranno anche Anne Hathaway, Susan Sarandon, Marcia Cross, Tim Robbins, Adrian Grenier, Ashley Judd, Jane Krakowski, Rachael Leigh Cook, Blair Underwood...
E lo stesso Barack Obama ci concede un omaggio musicale preparandoci una compilation, appunto la Yes We Can compilation.
Dico davvero, Barack è entrato nel mondo discografico con la colonna sonora della sua campagna elettorale curata dalla Hidden Beach Recordings.
Sì, perché dopo mesi di pro-Obama tracks (ufficiali o meno), passaggi su YouTube, come Will.I.Am. dei Black Eyed Peas o la contestata Obama Is Here del rapper Ludacris, (in cui si attaccava Hillary Clinton), il candidato democratico esordisce nella discografia ufficiale.
Deve avergli portato un gran bene quella compilation, per essere oggi il primo presidente Nero non w.a.s.p (acronimo che sta per White Anglo-Saxon Protestant), ad essere eletto.
Non mi abbaglio più di tanto, ma spero che questo cambiamento, questo nuovo corso (per dirla alla Roosvelt- New Deal -) porti gli USA ad essere meno boriosi e più consci che le armi non possono sostituire la diplomazia, seppure anche lui dietro avrà tante lobbies che spingono per soddisfare interssi economici, ed anche perché Barack Obama non è il nuovo JFK.
Buon Anno
Giamp

Questo il video dei Black Eyed Peas:



E questa la playlist della compilation:
1. Eternity - Lionel Richie 2. Signed Sealed Delivered - Stevie Wonder
3. Waiting On The World To Change - John Mayer 4. American Prayer - Dave Stewart 5. Battle Cry - Shontelle 6. Make It Better - Los Lonely Boys 7. Pride In The Name Of Love - John Legend 8. I Have A Dream - BeBe Winans 9. Am I All Alone - Suai 10. One Is The Magic - Jill Scott 11. Love & Hope - Ozomatli 12. Looking East - Jackson Browne 13. Out of Our heads - Sheryl Crow 14. Promised Land - Malik Yusef with Kanye West and Adam Levine of Maroon 5 15. Hold On - Yolanda Adams 16. America The Beautiful - Keb' Mo' 17. America - Ken Stacey
18. Wide River - Buddy Miller

2 commenti:

Ass. Cult. "Infestazioni Soniche" ha detto...

uhee ohh ,bel post.
anno importante, speriamo.
ci siamo tutti?? dai che si riparte, barrakk compreso.
ciao giamp, ciao giuà (letto la mail, provvederemo subito col corso di blogger, 3rd lessons).
giamp 44? ho fatto i 40, sensazione bellissima.
auguroni, ci sentiamo prestissimo
ant

Anonimo ha detto...

Alquanto sorpreso dal tuo commento, Ant. Sorpreso per i tuoi 40 , ancor più che per i miei 44.........e dire che ti facevo poco più che un bambino ;-)