lunedì 28 febbraio 2011

(il lato B di) JOSH RITTER

To_The_Yet_Unknowing_World_RGBL'avevo perso un po' di vista, Josh Ritter, anche perchè il cantautorato "classico" americano non sempre mi trova come suo fedele alleato, come nel caso del buon Josh. Però questo suo Ep, To The Yet Unknowing World, è una bella sorpresa. Raccoglie un po' di materiale dell'album dello scorso anno, So Runs the World Away, tra b-sides (Galahad e una divertente marcetta,Tokyo!), demos e remissaggi. Proprio da questi ultimi si ascoltano le cose migliori, The Remnant e soprattutto Rattling Locks resa ancora più bella ed ipnotica rispetto all'originale, grazie al lavoro di Hesta Prynn, rimasto affascinato, a proposito di Rattling Locks, dall'alienazione del testo e dalla voce inquietante di Ritter. E per rafforzare, poi, questa sensazione di inquietudine, ha svuotato la canzone della batteria. Bellissima (non a caso, è il brano che hanno reso disponibile gratuitamente). Chiaro, adesso mi tocca far pace con Josh e andare a ripescare So Runs. 

Rattling Locks


SHARKS - It All Relates

Una bella lavata di faccia per cominciare la settimana.

venerdì 25 febbraio 2011



Tutto sommato saranno circa 40/50. Le canzoni nuove, tra mp3, video e streaming, che ogni mese vi propongo con la speranza, quantomeno, di avvicinarmi a gusti musicali di chi bazzica questo blog. La playlist di febbraio ne conta 18, tutte in libero download come al solito, cliccando su 'divshare'. Buon ascolto e buone cose. A lunedì.


Rock'n'Roll Stops the Traffic

Nel guardare il video dei LCD Soundstystem, con i Muppets protagonisti, che eseguono il brano sul tetto di un edificio, la mente è andata subito alle due istituzioni musicali che si cimentarono nella medesima impresa. Gli U2 nel 1988 con Where the Streets Have No Name e i Beatles di Get Back. Divertenti i primi ( le facce dei Muppets valgono da sole il prezzo del biglietto), assolutamente memorabili gli altri due. Keep on rockin'.

Lcd Soundsystem


U2


BEATLES

SAM OWENS - How To Build A Clock

giovedì 24 febbraio 2011

American Trash - Innerpartysystem: Visioni e Disillusioni

Decine di fotogrammi dell'America di oggi, messi insieme e bombardati ad altissima velocità. Efficace.

TV ON THE RADIO - Anteprima nuovo album



Escono un po' a sorpresa i TV ON THE RADIO. Albun nuovo in uscita ad aprile e nuova canzone, Will Do, che aprirà il nuovo disco, in streaming da ascoltare, cliccando QUI.

THE SWALLOWS - Shoot Out Sparks




The Swallows è uno dei prgetti paralleli del batterista dei Blue RodeoGlenn Milchem. Tra gli altri, batterista anche nei Holy Fuck e Change Of HeartDemystified, che esce il primo marzo, è il 4° lavoro di questa band canadese. La canzone, Shoot Out Sparks è quella che apre l'intero album.

mercoledì 23 febbraio 2011

THE BUILDERS AND THE BUTCHERS - Dead Reckoning



Così come quando stai per ascoltare una band che arriva da Athens in Georgia, hai paura di sentire dei nuovi REM (che poi non è necessariamente un male) a prescindere dalla musica che fanno, se dici Portland, Oregon, il pensiero corre dritto sugli spartiti dei The Decemberists. E questo genere di comunanza terrena, a volte, può essere un problema, se, come nel caso di questi The Builders and the Butchers, produci quel folk contemporaneo che tanto mi piace, con il rischio che il pregiudizio (che è sempre dietro l'angolo, e spesso si nasconde molto male) condizioni l'ascolto di qualsiasi cosa. Per fortuna loro, i The Builders and The Butchers sono riusciti ad evitare l'incombente paragone con Meloy & co. E pensare che questo Dead Reckoning è già il loro terzo album, un Signor terzo album, eh! Registrato in presa diretta in otto giorni senza l'aggiunta di overdubs e/o altre diavolerie simili, se non di successive parti di violino. Il cantante Ryan Sollee, a proposito del concepimento del disco ha detto "come i precedenti lavori abbiamo seguito poche idee guida: il rapporto padre/figlio, gli inizi del '900 in America, il bene e il male, vizi e religione. In questo album ho pensato molto alla fine del mondo, ai tempi bui che stiamo vivendo e ai sentimenti che il mondo sta provando; un'esperienza non molto diversa da quella vissuta nel 1930 in America. Ho pensato al modo di fare musica in quegli anni ed è stata fonte d'ispirazione per queste canzoni". Musicalmente, tutto il disco, è tenuto in piedi da una spina dorsale totalmente acustica (chitarre, dobro, violini e percussioni) e trascinata dalla bellissima voce del cantante Ryan Sollee che spinge l'album nei territori più dark del folk e del blues. Forse alla lunga paga una certa compattezza che a volte rischia di sfociare in ripetitività (leggi noia), ma i vertici toccati dall'iniziale I Broke The Vein, Lullaby, la delicata All Away, Cradle in The Fire e la conclusiva Family Tree, ripagano ampiamente le aspettative. Quanto prima andrò a recuperare anche il precedente Salvation is a Deep Dark Well, dal quale vi posto il video della bellissima Golden and Green. Hanno detto di loro: "Their sound takes you to the turn of the century – a band of gypsies traveling town to town playing in a tent revival show, fronted by Sollee as some sort of warped preacher..." Sottoscrivo. Tra Dylan, Violent Femmes e il "buio" dei primi 16 Horsepower, del Rev. David Eugene Edwards. Buon ascolto.

lullaby (da Dead Reckoning)


golden & green



Barcelona (da Salvation is a Deep Dark Well)

CHAIN & THE GANG - Not Good Enough

[Immagine: chainandthegangmusicsno.jpg]

Dall'album, uscito a gennaio, Music's Not For Everyone.

martedì 22 febbraio 2011

TERA MALOS - Zoo Weather

Zoo Weather Cover Art

Se, come me, in questi giorni avete le mandibole affaticate dalla difficile masticazione dell'ultimo album dei Radiohead, ma questo vi ha comunque dato la possibilità di tenere l'udito allenato ad un certo tipo di sonorità, potete approfittare e fare il pieno con questo Ep dei Tera Malos, che segue il loro album di debutto Patagonian Rats, Esperimenti ed elettronica a volontà.

lunedì 21 febbraio 2011

Quando JEFF BUCKLEY amò LIZ FRAZER


Jeff Buckley & Elizabeth Fraser - All Flowers In Time Bend Towards The Sun

Erano i giorni in cui il laser del mio lettore sparava costantemente sulla base del cd Grace, mentre Buckley mi operava a cuore aperto. Mi chiedevo, tutte le volte, se la maniera di cantare e interpretare le sue canzoni erano solo talento e istinto o se ci fosse anche del fuoco vivo ad alimentarle. Il web era nella fase della pubertà e le notizie non erano così facile da reperire. In questi giorni, invece, mentre navigavo alla ricerca di un live di Nick Cave che Giamp cercava, mi sono accidentalmente (fortunatamente) imbattuto nel blog STUPID & CONTAGIOUS (dal quale ho liberamente e nel modo quanto più fedele possibile, cercato di tradurre il post). E' così che la mia curiosità venne soddisfatta, scoprendo, la storia d’amore e musica tra Jeff Buckley e la cantante dei Cocteau Twins, Liz Fraser.
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I due si trovarono coinvolti in una relazione dai risvolti tumultuosi a metà degli anni ‘90. Rapito dalla voce della Fraser per un’interpretazione della canzone Song to the Siren di Buckley padre, Jeff, fece di tutto per conoscere la Fraser, proprio nei giorni in cui stava lavorando al suo album di debutto, Grace. Il loro modo di cantare si tradusse in un’infatuazione reciproca sia a livello artistico che sentimentale. I loro incontri durante i rispettivi tour promozionali di quell’anno furono appassionati e turbolenti e nonostante le voci che giravano intorno alla loro storia, Buckley fece di tutto per mantenere la privacy del loro rapporto, negando sempre la loro relazione in pubblico, mentre la Fraser trasponeva in canzoni scritte le gioie e i dolori del suo amore per Jeff. Tuttavia, Liz ebbe modo di parlare con onestà e schiettezza della vicenda anni più tardi quando, partecipando ad un bellissimo documentario della BBC "Jeff Buckley: Everybody Here Wants You”, disse: "Credo che Jeff mi abbia idolatrato prima che ci conoscessimo. Ero spaventata da questo. ... Ed ero così con lui. Questo è imbarazzante, ma è la verità. Non riuscii a fare a meno di innamorarmi di lui. È stato adorabile. Ho letto i suoi diari, Lui lesse i miei. Ci fu questo scambio, letteralmente, di cose molto personali che non feci con nessun altro. Così in qualche modo c’è stata questa grande quantità di intimità, mentre in altri momenti, pensavo "oh no, non riesco a penetrare nella mente di questo ragazzo, affatto.» " È chiaro che la coppia condivise qualcosa di estremamente personale e potente, probabilmente così potente che non sarebbe potuto durare a lungo. L’implosione non era lontana. A un certo punto, nel 1995, e per motivi tutt'ora sconosciuti, la coppia si sciolse. Fraser visse il suo dolore mentre stava promuovendo con i Cocteau Twins il loro EP 'Twinlights' nel 1995 "La mia dipendenza dall’amore fu peggiore che mai. Sono stata maniacale,"confessa ... “L'EP (Twinlights) è a proposito di quell'uomo. Il mio “ultimo addio”. "L'ultimo addio (Last Goodbye) ", naturalmente, fu il titolo di primo singolo di Buckley. Una breve e intensa storia d’amore nella quale ci fu anche il tempo di scrivere (Jeff) e cantare (insieme a Liz) una bella canzone in puro stile Cocteau Twins "All Flowers In Time Bend Towards The Sun" nella quale si fondono le melodie e le voci dei due amanti con un testo che inizialmente ricalca le linee di Leonard Cohen “"i miei occhi sono un battesimo. Oh sono fusi. E lei canta nel mio pensiero”. La canzone non fu mai completata né tantomeno pubblicata. A noi tanto basta.



My eyes are a baptism
Oh I am fused
And sing her into my thoughts
Oh phantom elusive thing

Oh all flowers in time bend towards the sun
I know you say there's no one for you, but here is one
All flowers in time bend towards the sun
I know you say there's no one for you, but here is one
But here is one, here is one

All flowers in time bend towards the sun
I know you say there's no one for you, but here is one
all flowers in time bend towards the sun
i know you say there's no one for you, but here is one

Keep it going in me, wicked traveller
Fading farther from me
With your face in my window glow
Oh When will you weep for me sweet willow

It's okay to be angry
But not to hurt me
Your happiness, yes yes yes
Darling, darling

All flowers in time bend towards the sun
I know you say there's no one for you, but here is one
All flowers in time bend towards the sun
I know you say there's no one for you, but here is one

THE DEARS - Blood



Estratto dal quinto e nuovo album Degeneration Street dei canadesi The Dears.

DATAROCK - Catcher in the Rye



A marzo esce il nuovo album del duo norvegese.

Io sì, conosco gli Arcade Fire

In occasione dei meritati premi, vinti dagli Arcade Fire ai recenti Grammy, mi è sembrato di assistere ad un'inversione di tendenza mediatica, nel senso che i blog più "In"die hanno quasi snobbato del tutto la notizia (forse la solita menata: una band resta grande finchè li ascoltano i soliti 4 gatti, altrimenti sono belli e sputtanati se iniziano a vendere qualche cd in più), mentre i siti musicali più "patinati" li hanno scoperti o è stata un occasione per loro per farsi belli e aumentare la tiratura delle copie. Ma in quanti conosco realmente gli Arcade Fire? Non fatevi fregare, mi raccomando, soprattutto se andate in giro negli States. Tenetevi informati, altrimenti gli Hipsters potrebbero uccidervi !!!!!! Buona settimana.

sabato 19 febbraio 2011

RADIOHEAD - Lotus Flower ... in aggiornamento

Non volevo postare anch'io Lotus Flower. Poi mi è arrivato un commento dal blogger sul post precedente sui Radiohead che contiene una frase molto bella e significativa nonchè meritevole di essere pubblicata in prima pagina. Così ho colto l'occasione e ho finito per pubblicarlo anch'io. [uploading] stanno arrivando altre personali, sul perchè i Radiohead sono geniali. Felice di pubblicarle. Fatevi sotto.

"... la musica in senso generale e soprattutto parte di essa, Radiohead in prima linea, non è spiegabile intellettualmente, è semplicemente arte allo stato puro, quindi solo in parte comprensibile dall'intelletto, e in parte dal cuore, dallo spirito".
http://musicaliberatutti.blogspot.com/

"riescono o sono riusciti a farci impazzire seguendo le linee della psichedelia, mettendo  l'implosione al posto della esplosione ... "
di logo

venerdì 18 febbraio 2011

BOURBON ARMY - 2

Per chi sente già la mancanza dei White Stripes o di un nuovo album dei Black Keys, eccovi un buon surrogato.






giovedì 17 febbraio 2011

MALACHAI - Let Em Fall

Bel video e bella canzone del duo di Bristol a nome Malachai. Usciti due anni fa con l'album Ugly Side of Love, hanno lasciato una bella impronta musicale similar Beck, riuscendo a mescoalre per bene suoni psichedelici anni '60 e moderno trip hop. Nell'attesa del nuovo disco eccovi l'anteprima.
L'altro video invece, Snowflake, è un estratto dell'album precedente.



MIDDLE BROTHER - Me, Me, Me



C'è questa sorta di moda, adesso, nel definire supergruppo qualsiasi combinazione di membri di gruppi esistenti, famosi o meno che siano. E neanche i Middle Brother sono sfuggiti alla trappola dell'etichetta "super". I componenti sono Taylor Goldsmith dei Dawes, John McCauley dei Deer Tick e Matthew Vasquez dei Delta Spirit (ammetto la mia ignoranza, ma solo i Delta Spirit rientrano tra i miei conoscenti). La canzone che potete ascoltare e scaricare si chiama Me, Me, Me, ed è il primo singolo che anticipa l'uscita dell'album prevista il primo marzo.

mercoledì 16 febbraio 2011

J MASCIS - Is It Done

Secondo assaggio dell'allbum solista dell'ex Dinosaur Jr, J Mascis, dal titolo Several Shades of Why, uscito appena ieri. Ospiti illustri dei solchi vinilici Kurt Vile, Kevin Drew dei Broken Social Scene e Bed Bridwell dei Band Of Horses. E anche questa traccia va dritta al cuore. E' arrivato il momento di approfondire.


MOBY - Sevastopol (video e free Ep)

Canzone e video che anticipano l'uscita del nuovo album 'Destroyed', prevista per il 17 maggio. Per chi volesse, inoltre, Moby, da la possibilità di scaricare gratuitamente un Ep di tre canzoni nuove. Dopo il video trovate il gadget per il download.




martedì 15 febbraio 2011

Laura Stevenson & The Cans - Master Of Art


A sweet pop song. Laura Stevenson esce il 26 aprile con l'album Sit Resist, su etichetta Don Giovanni.

Does It Offend You, Yeah? - The Monkeys Are Coming

Nuovo album a metà marzo, Don't Say We Didn't Warn You e primo singolo estratto.

AFICIONADO - Do Nothing, Be Nothing



Band assortita con ben 8 elementi provenienti da Albany, New York. Un buon mix di rockabilly e punk. Per adesso hanno tirato fuori un Ep dal titolo When It Comes to Creation. Per questa estate, invece, è atteso, l'intero album. Do Nothing, Be Nothing, la canzone scelta per l'anteprima. Buon ascolto.

lunedì 14 febbraio 2011

RADIOHEAD, nuovo album The King Of Limbs

Radiohead Fans Advisory: explicit lyrics:
ho amato i Radiohead di The Bends e Ok Computer (ancora oggi sono tra i miei preferiti di sempre). Dall'album successivo in poi, invece, è cominciata una lenta e inarrestabile avversione alla loro musica (?) e al cantato di Yorke, tuttora in corso. E poi tutto quel vociare, quel brusio 'genio di qua' 'genio di la' (e tanti saluti a Eno, Byrne, Zappa etc etc etc etc etc... ). Boh! Non ci capisco granchè di musica, questa è la verità. Ad ogni modo, il 9 maggio uscirà il loro nuovo album The King of Limbs, per il quale, a differenza del suo predecessore In Rainbows, la band non lascierà decidere all'utente il prezzo del download dei brani, ma alla modica cifra di $48 i fans potranno ricevere un 'pacco' di roba, tra cui magliette, vinili, cd e molto altro. Streaming in anteprima del disco dal 19 febbraio per chi metterà mano al portafoglio con largo anticipo. E c'è da scommettere che saranno in tanti. Nel frattempo ...





Chiedimi quello che vuoi

Romanticismo vicino allo zero. Tanto ridere e qualche attenzione l'uno verso l'altra senza aspettare il compleanno o ilsanvalentino dell'anno. Piccole cose, insomma. A noi bastano. Ogni tanto un'eccezione, come questa. E poi Lei lo sa, sono molto scarso con le parole. Questa bellissima canzone di Nada mi viene in aiuto con un testo per dire Grazie.
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Per l'amore che mi hai dato / e per un sogno
per un tempo cercato / e mai trovato
Per l'amore che mi hai dato
che hai scommesso
in un giorno perso / nel vuoto di un bicchiere
Per l'amore che mi dai
per il senso dell'andare
a cercare la ragione
per continuare
per le tue carezze / prima di morire
nelle mie battaglie / senza vincitore
Chiedimi quello che vuoi / chiedimi quello che vuoi
tu chiedimi quello che vuoi / chiedimi quello che vuoi
e saprai che non mi stanco mai / che io non mi stanco mai
ho deciso ho dato il cuore sai
per te lo rifarei
Per l'amore che mi hai dato / e per la vita
per i giorni che verranno / e per i giorni indietro
Perché so che sai aspettarmi / nonostante i miei silenzi
i miei sbalzi d'umore / che mi sai perdonare
Chiedimi quello che vuoi / chiedimi quello che vuoi
tu chiedimi quello che vuoi / chiedimi quello che vuoi
e saprai che non mi stanco mai / che io non mi stanco mai
ho deciso ho dato il cuore sai / per te lo rifarei
Per l'amore che mi dai / e per me sola
nelle notti lunghe / tra le tue braccia
Chiedimi quello che vuoi / chiedimi quello che vuoi
tu chiedimi quello che vuoi / chiedimi quello che vuoi
e saprai che non mi stanco mai / che io non mi stanco mai
ho deciso ho dato il cuore sai / per te lo rifarei ... lo rifarei ...

venerdì 11 febbraio 2011

GRUFF RHYS - Hotel Shampoo in streaming

Lunga militanza nei Super Furry Animals, altri progetti "bandistici" con Neon Neon, Ffa Coffi Pawb e terza prova da solista per Gruff Rhys. Forse non si è ben capito (^_^), ma mr. Rhys è un collezionista di shampoo, di quelli che si trovano negli alberghi e per il nuovo disco, che esce a giorni (s.valentino?) non ce l'ha fatta a trattenersi dedicando a loro tutta la copertina dell'album (che romantico!) realizzando, quindi, un collage di foto di bottiglie di shampoo e dove, su ognuna di essa, ha stampato un'etichetta con il nome di tutte le canzoni. Disco molto-molto facile: canzoni semplici da un paio di ascolti e via (per adesso lo accantoniamo pure). Ma per un week-end di assluto relax può essere compagno ideale. Buon ascolto dell'intero album e buona visione del video del singolo Sensations in the Dark. Buone cose a tutti.



giovedì 10 febbraio 2011

ANNA CALVI [ST] : Favorevoli e Contrari


(favorevole)
No, non preoccupatevi non è uno scherzo. Non siete capitati sulla pagina personale di una di quelle ragazze avvenenti che oggi tengono banco sui principali giornali o sulle maggiori televisioni mondiali. Lei, seppure molto bella, indubbiamente avrebbe potuto ambire al successo e quindi direttamente alla “grana,” con facilità ed invece ci tocca sostenere l’ennesima donna (me tapino!!!) che da un calcio alla fortuna (di avere un viso ed un corpo invidiabili, magari anche una laurea - o come direbbe Totò una laura-). Di padre italiano ( così come potrebbe recitare il titolo di un film del caro Nuti ) ma vissuta musicalmente in quel di Londra si propone al grande pubblico con un disco omonimo a nome Anna Calvi. Occhi profondamente attraenti così come è incantevole il suo modo di cantare. Lei italiana dalla voce possente, lei italiana dai brani dal cantato epico, lei italiana dalle ritmiche ben scandite oserei dire Morriconiane, lei italiana dalla chitarra toccata con maestria e delicatezza che scherza con il vibrato e con suoni sapientemente dosati, lei italiana che gioca ad inseguire una semplicità di arrangiamenti degna di altri tempi. Maliziosamente nasconde tra i solchi (sigh i solchi !!!) un sapere musicale che la vede spaziare nel territorio classico fino lambire autori come Debussy ( di cui è stata peraltro fedele studiosa). Così come curiosamente si presenta con un singolo, Jezebel, non contenuto nel disco, ma che fu già reso celebre da una come la Piaf. E poi quel modo di farsi i coretti. Incantevole!!! Uno la ascolta e ripercorre a ritroso gli spazi densi della propria mente e sopratutto del proprio vissuto. Siouxie in primis chiaramente emerge da questo disco, diciamo, in maniera ineluttabile, così come cerca di far breccia l’animo ribelle di PJ Harvey. (splendido poterlo regalare nel giorno di San Valentino,- tra l’altro nella città in cui vivo il patrono è lui-, non trovate?) ma anche in un angolo mi si consenta, ehm, l’ombra di Hagen , P. Smith, U. Lemper. Quando poi si ha il compiacimento di gente come Nick Cave, Brian Eno e la stessa Harvey la strada al successo si presenta bene. La Domino non si è lasciata sfuggire un piatto così, diciamo, appetitoso. Nulla di nuovo quindi sul fronte musicale se non la piacevole riflessione che l’erba del vicino è sempre più verde. Sta a voi schierarvi e capire di che pasta è fatto il vostro cuore. Sta a voi capire se l’Italia che amate passa dalle parti di Londra.
GIAMP

“Mi scusi Presidente
non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.”
[G. Gaber da io non mi sento italiano]

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(contrario)
Bella presentazione Giamp, e mi dispiace rovinartela un po', ma proprio non ce l'ho fatta a non dire la mia. Chiaro, sempre di gusti si tratta. Ma, a mio modo di sentire, questo di Anna Calvi, è un altro di quei dipinti sopravvalutati. E gran parte del demerito va soprattutto alla stampa inglese (la solita next big thing dalle uova d’oro), anche se ho letto in generale lodi un po’ ovunque e qualche voce dissenziente sul blog di Harmonica. Mi sono preso il tempo necessario da dedicare all'ascolto dell’album (una decina di volte possono bastare?) che complessivamente non hanno fatto che confermare che i paragoni azzardati, soprattutto con Jeff Buckley e PJ Harvey non hanno fatto bene alla Calvi al fine di ottenere un giudizio più obiettivo. Per cui per un confronto complessivo dire che il sospiro di Hallelujah di Buckley e la copertina di To Bring You My Love della Harvey valgono l’intero disco della signorina Anna. Davvero, con tutta la voglia di non lasciarmi influenzare dai (pre)giudizi, ma già dall’iniziale Rider to the Sea con quella chitarra suonata in quella maniera, all'ennesimo ascolto, i riferimenti alla musica del grande Jeff diventavano sempre più una costante, finendo così per accostare ad as. No More Words, l’esorcismo (in questo caso più adatto l’esorciccio) di The Devil, Morning Light e la conclusiva Love Won’t Be Leaving, tutte messe insieme a Corpus Christi Carol, Mojo Pin e Dream Brother . Certo, Desire è una canzone che ‘spacca’ ma chissà perché arrivato a metà finisco a canticchiare People Have the Power di Patti Smith. Suzanne & I, poi, mi riporta ai Simple Minds di Mandela Day, con quel fastidioso ‘big drum sound’ che l’accompagna. Le tracce che mi hanno convinto di più sono quelle dove la Calvi non carica la voce e non la enfatizza troppo fino a farla diventare oggetto di paragone, dunque First We Kiss e Blackout. In definitiva è come se avessero trovato degli outtakes (meglio detti scarti) da Sketches For My Sweetheart the Drunk e date alla Calvi con il compito di fargliele cantare alla maniera della Harvey. Per adesso, signorina Anna, ‘piacere di averti conosciuta, spero indovinerai il mio nome’ …
Buon ascolto.
Gianni


THE STROKES - anteprima Under Cover of Darkness


Anteprima del nuovo album The Strokes si chiamerà Angles, in uscita il 22 marzo. La band ha reso disponibile questa canzone per il download gratuito x 48 ore, scaricabile dal loro sito
(oppure da questo blog.) Buon ascolto.

mercoledì 9 febbraio 2011

SAM COOKE, RCA Recording Studio, Los Angeles, 1959

Sam Cooke

Quando riascolto i classici del soul è difficile che riesca ad associare i testi di quelle canzoni a dei manifesti politici. Li vedo sempre come ballate strappacuore o al massimo, quelle più movimentate, da fischiettare per rallegrarti la giornata. A Change is Gonna Come del 1963, è una di quelle eccezioni di cui vale la pena ricordarne la genesi e i contenuti. Gli anni '60, notoriamente, furono negli Stati Uniti, anni di manifestazioni e di contestazione da parte delle persone di colore, volte al mantenimento, meglio l'ottenimento, dei diritti civili. Sam Cooke, aveva da poco perso il figlio Vincent, diciottenne, mentre nell'ottobre di quell'anno, lo steso Cooke veniva arrestato, reo di aver chiesto di poter alloggiare in una stanza di un motel 'per soli bianchi' . A Change Is Gonna Come fu registrata il 21 dicembre 1963, ma ai capi della RCA, non andava giù l'esplicito messaggio politico in essa contenuto (attuale e pieno di speranza, oltretutto), tanto da pubblicarla solamente dopo l'uccisione di Cooke, avvenuta in circostanze mai chiarite nel dicembre del 1964. La canzone, così, finì per diventare ben presto l'inno del Movimento per i Diritti Civili. Tante le versioni anche di questa canzone, una, però mi preme ricordare, quella dei Neville Brothers contenuta nel meraviglioso Yellow Moon del 1988.



Sono nato vicino al fiume, in una piccola tenda,
e come il fiume ho sempre corso
E' passato tanto, tanto tempo,
ma so che ci sarà un cambiamento, oh sì ci sarà
E' stato troppo difficile vivere, ma ho paura di morire
Non so cosa c'è lassù in cielo
E' passato tanto, tanto tempo,
ma so che ci sarà un cambiamento, oh sì ci sarà
Vado al cinema e vado in città
Qualcuno mi dice sempre: non andartene a zonzo
E' passato tanto, tanto tempo,
ma so che ci sarà un cambiamento, oh sì ci sarà
Ora vado a trovare mio fratello
Gli dico 'fratello per piacere aiutami'
Ma lui mi colpisce
e mi mette in ginocchio
Ci son stati momenti in cui ho pensato che non sarei durato molto
Ora penso di essere capace di sopportare
E' passato tanto, tanto tempo,
ma so che ci sarà un cambiamento, oh sì ci sarà

martedì 8 febbraio 2011

DRY THE RIVER - New Ceremony

Inflazionato o meno che sia, non si può negare che il nuovo folk-rock proveniente soprattutto dalla Gran Bretagna stia tirando fuori cose davvero eccellenti. Se vi sono piaciuti i Mumford & Sons e i Fleet Foxes, segnatevi il nome di questa band londinese, i Dry The River. I componenti del gruppo hanno tutti attitudini e radici musicali diverse, a partire dal batterista punk-rock del cantante-songwriter. Per adesso ci accontentiamo di questo singolo che esce il 7 marzo in attesa di ascoltare il loro album d'esordio. Gran bella canzone. Buon ascolto.

RUE ROYALE – Halfway Blind



Rue Royale, marito e moglie da Chicago, sono usciti con un nuovo album dal titolo, Guide To An Escape. Halfway Blind, la canzone che potete ascoltare.

lunedì 7 febbraio 2011

DEVOTCHKA - 100 Other Lovers

DeVotchKa
Freschi reduci da un tour mondiale, il quartetto multistrumentista di Denver, ha registrato il suo quinto album che si chiamerà "100 Lovers", in uscita il primo marzo. Il disco, prodotto da Craig Schumacher (Calexico, Neko Case) è stato registrato nel cuore del deserto dell'Arizona.

LOW nuovo album, C'Mon

Ancor più atteso il nuovo album dei Low in uscita il 12 aprile. La band del Minnesota, ormai simbolo del genere cosiddetto slowcore, ritorna con la canzone Try To Sleep (che potete ascoltare e scaricare, se volete, inserendo il vs. indirizzo mail), quale antipasto del nuovo lavoro che si chiamerà C'mon.  Più sotto, per chi volesse rinfrescare la memoria, il video Monkey, tratto dall'album The Great Destroyer.



THE PAINS OF BEING PURE AT HEART - Belong

Un'altra conclamata indie-band degli ultimi anni, The Pains of Being Pure At Heart escono il 29 marzo con il nuovo album Belong, dal quale potete ascoltare in streaming la nuova canzone omonima. A produrre il disco ci sarà Flood mentre al mixaggio ci penserà Alan Moulder.

venerdì 4 febbraio 2011

AUTOSTRADA PER IL "PARADISO"

[Un fine settimana diverso con alcune riflessioni "ecumeniche" a cura di Elvira. Buona lettura]
vignette da http://humour-ugb.blogspot.com

Tra tutti i vari rincari previsti per questo 2011, quello che mi tange meno è quello dei pedaggi autostradali, sarà che viaggiamo talmente poco! Ma la cosa che più mi ha impressionata è stato scoprire che anche l’autostrada per il paradiso, economica non è! Chi segue questo blog da un po’, saprà che quest’anno il mio primogenito è in età da prima comunione, e se lo scorso anno si rifiutava di frequentare messa e catechismo, quest’anno si è fatto furbo e facendosi due conti, ha capito che gli conveniva adeguarsi in cambio della festa e dei regali che riceverà e dato che noi genitori avevamo deciso di appoggiare la sua scelta, qualunque fosse stata, ci siamo dovuti adeguare anche noi. Così, Gianni è l’addetto alla messa domenicale, ed io alle riunioni con il parroco, il quale ha deciso di indirne una al mese, fino alla fine di maggio, della durata di circa DUE ore, due ore di catechesi non richiesta, spendendo tempo che non ho. La prima, si è conclusa con il prete che batteva cassa per l’acquisto dei banchi per le aule del catechismo, qualche giorno dopo ci sono stati chiesti altri soldi a favore di non so quale altra opera, ed ho motivo di credere che per i prossimi mesi,la canzone sarà sempre la stessa. Una mattina mi è capitato di sentire un intervista ad un prete , che diceva che nei primi secoli del cristianesimo, il battesimo avveniva in età adulta, quando era l’individuo a sceglierlo, ho sempre pensato che quella sarebbe la strada più giusta e che pertanto, anche la prima comunione dovrebbe essere una scelta consapevole e l’unica giustificazione che trovavo a questa brama di comunicare i bambini era di tipo politico: più pecore ci sono nel mio ovile, maggiore sarà il mio potere terreno, ma solo ora riesco a vederne anche il risvolto economico. Vuoi mettere pregare ogni domenica dall’altare i fedeli di mettere mano al portafoglio per partecipare a questa o quell’altra causa, e chiedere direttamente alle mamme di circa 60 bambini di contribuire alle spese parrocchiali “che tanto con tutto quello che spenderete per la festa ed i regali per i vostri figli, cosa saranno mai questi 10 euro?”. La riunione si è conclusa con un clamoroso autogol del parroco, che finiva dicendo che molti pensano che sia il vaticano a mantenere le parrocchie, ma non è così. Per sua fortuna le altre mamme non hanno prestato particolare attenzione a questa affermazione, mentre nella mia mente girava lo spot pubblicitario del don di turno che invitava la gente a devolvere l’8 per 1000 alla chiesa cattolica, perchè lui, grazie a quei soldi tanto bene aveva potuto fare . L’ho definito un autogol, perché quello che il parroco ignora è che ormai con tutti i libri, articoli di giornali, reportage televisivi , che raccontano la vera fine dei soldi destinati all’8 per 1000, in tanti, al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, chiedono esplicitamente di non barrare la casella relativa alla chiesa cattolica, e non si tratta solo di giovani, ma anche di persone di una certa età.
Altro momento di estremo fastidio, è stato quello in cui, una delle catechiste, invitava i genitori a portare i propri figli a messa la domenica “ perché questa è la strada che avete scelto VOI per i vostri bambini quando li avete battezzati…” quasi che avessimo firmato col sangue un patto inviolabile! ok…Andiamo sul pratico! Io sono cresciuta con un padre fortemente credente, che per me e i miei fratelli ha scelto il battesimo, la prima comunione, e tutto il resto del pacchetto, ma io, sin da quando ero bambina, la domenica sceglievo la strada più lunga per arrivare in chiesa, e trovavo la messa e il catechismo abbastanza noiosi, semmai erano la scusa perfetta per uscire di casa! In virtù di questo, capisco perfettamente la reticenza di mio figlio e le motivazioni frivole che lo spingono ad accostarsi a questo sacramento, ma ho l’impressione che la chiesa preferisca avere nel suo ovile 100 pecore zoppe piuttosto che solo 10 pecorelle sane, e così il tesseramento a tappeto continua, come se questi bambini non dovessero mai crescere ed essere in grado di decidere da soli quale posizione assumere nei confronti della religione. I miei avevano scelto per me, ma anche se mi avessero obbligata a farmi suora, non significa che io poi avrei avuto la vocazione! Addirittura qualche mese fa, un vescovo, proponeva di abbassare l’età della prima comunione a 6 anni, perché a quell’età i bambini sono già abbastanza maturi… quindi a sei anni sono maturi per fare la comunione, a 9 non lo sono abbastanza per decidere di non farla e devono intervenire i genitori e decidere (obbligarli) per loro…uhhmmm, c’è qualcosa che mi sfugge!
Ad ogni modo, per ora navighiamo a vista, non sappiamo fino a maggio la nostra strada dove ci porterà, ma se anche Lorenzo dovesse cambiare idea, consoliamoci, almeno l’autostrada per l’inferno… è gratis!
Elvira

giovedì 3 febbraio 2011

THE WHITE STRIPES last dance




The White Stripes hanno calato il sipario sulla loro carriera. Sul sito ufficiale, i fratelli White hanno dichiarato che il loro scioglimento non è dovuto nè a divergenze artistiche nè a problemi di salute di nessuno dei due, ma ad una miriade di ragioni che (ovviamente) non spiegheranno. The White Stripes, dicono, non appartengono a Meg e Jack, ma a tutti coloro che li hanno voluti comunque e con i quali hanno condiviso con loro questa grandiosa esperienza. La bellezza della musica e dell'arte sta nel fatto che resta per sempre se le persone lo vogliono.
Beh, quest'ultimo passaggio è vero, altrimenti non staremmo quì a ricordare costantemente i grandi del passato. Ma da oggi a vent'anni, dei White Stripes cosa ricorderemo?

mercoledì 2 febbraio 2011

DINOSAUR BONES - Royalty



Album di debutto di questa band canadese, l'8 marzo. Il titolo: My Divider. 'tHEir'Space.



THE KILLS - Satellite

Track artworkUn'altra uscita primaverile sarà quella a firma dei The Kills. Il giorno 5 aprile, infatti, vedrà la luce il nuovo album della band dal titolo Blood Pressures per la Domino Records. Alison Mosshart, cantante dei The Kills, torna così, tra i ranghi del suo gruppo d'origine, dopo le scorribande artistiche insieme a Jack White nei Dead Weather. Satellite, l'anteprima.


martedì 1 febbraio 2011

NudeSpoonsEuphoria, un nuovo blog


"Questa è la storia di un poeta, uno dei rari cesellatori di parole che inciampano nella musica, e si trovano catapultati in un mondo dalle zanne affilate dal quale vorrebbero fuggire, rimanendone invece invischiati dentro un perenne ed instabile equilibrio. Un poeta incespicato nel pop albionico, ma plastico abbastanza per evitare l’incontro col terreno grazie ad un supremo scatto di reni e delle dita da clown. Perché i poeti non sentono il dolore, fanno solo da tramite tra lo stesso e un foglio di carta".
Così comincia l'ultima storia raccontata da SirBilly, almeno così si firma (qualche sospetto sulla sua vera identità però ce l'ho). Nella mail che mi ha mandato mi ha segnalato il suo BLOG scrivendomi "Solo cover version (anche qui!), e non si parla di musica e basta. Oddio, in gran parte". Vale la pena. Racconti bellissimi, una penna invidiabile nel panorama odierno della blogosfera. Fateci un salto.

FLEET FOXES - Helplessness Blues

Ancora qualche mese di attesa, poi, il 3 maggio vedrà (finalmente) la luce il nuovo e attesissimo seguito dell'album d'esordio dei Fleet Foxes, che tanto ci rapì con le sue armonie vocali. L'album si chiamerà Helplessness Blues (et. subpop) così come il titolo della canzone che potete ascoltare e scaricare in anteprima.